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Fortitudo Bologna, a Trento la spinta per vedere il futuro più roseo. L’editoriale del lunedì

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Serviva una vittoria e vittoria è stata. La Fortitudo Bologna ha espugnato la BLM Group Arena battendo Trento per 64-78.
La Lavoropiù aveva quasi l’obbligo di vittoria per muovere la classifica che nelle ultime settimane tra rinvii e soste si era bloccata. È arrivata contro la Dolomiti Energia ed è arrivata dopo una prova di grande maturità.
La Effe si allontana dalle zone pericolose soprattutto alla luce di un calendario non certo dei più semplici con Dinamo Sassari, Milano, Brindisi ed in mezzo il recupero contro Varese.
Insomma la Fortitudo a Trento ha fatto quello che doveva fare.
Il protagonista assoluto della gara è stato Wesley Saunders che non solo ha dato seguito a quello che di buono aveva mostrato nella trasferta di Basketball Champions League contro Bamberg, ma si è superato.
L’ex Vanoli Cremona ha letteralmente dominato la partita con 26 punti (9/10 da due e 1/2 da tre), 14 dei quali solo nel secondo quarto. Trento non ha saputo mai trovare le contromisure al giocatore americano. Probabilmente complice qualche lettura sbagliare di coach Nicola Brienza che nel post-partita è stato esonerato.

La Fortitudo ha strappato il referto rosa grazie ad un ottimo secondo tempo. Il primo non è stato brillante, anzi se non fosse stato per Saunders forse staremmo parlando di altro. Si può dire un’Aquila (biancoblu, in questo caso va specificato) non sempre bella, ma sicuramente cinica. Luca Dalmonte ha letto perfettamente la partita, mettendo i suoi per lunghi frangenti della contesa a zona in difesa, particolare che ha bloccato e insabbiato gli ingranaggi degli avversari in maglia bianconera. 
Poi però nei secondi 20’ di gioco le cose sono cambiate. Buon approccio nel terzo quarto, ma soprattutto strepitoso quarto periodo. Saunders a guidare, ma molto bene anche Adrian Banks con 10 punti e altrettanti assist, Leonardo Totè con 10 punti e 9 rimbalzi e la coppia Tommaso Baldasso-Matteo Fantinelli schierata contemporaneamente.
Ed è proprio questa una delle chiavi di lettura della gara. L’intuizione di coach Luca Dalmonte di sfruttare un quintetto più piccolo. Saunders da 4 e Totè 5 con entrambi i playmaker in campo assieme a Banks. Il risultato è stata una grande fluidità offensiva e un bel spirito di sacrificio difensivo. Totè ha arginato magistralmente un centro fisicato come JaCorey Williams, Saunders ha tolto dalla partita Luke Maye e gli esterni trentini non sono praticamente mai stati pericolosi tranne qualche sporadica folata di Gary Browne.
Ognuno ha portato il proprio contributo. Anche lo stesso Banks che non ha messo a ferro e fuoco il canestro avversario, si è messo a totale disposizione della squadra. Lui marcato da uno dei migliori difensori del campionato, Kelvin Martin, ha saputo imbeccare i proprio compagni come dimostrano i 10 assist finali. Preziosi i canestri di Baldasso. Per l’ex Virtus Roma sono 9 i punti, tutti realizzati nell’ultimo e decisivo periodo.

Ad inizio terzo quarto la Fortitudo ha perso Pietro Aradori per un riacutizzarsi di quel problema alla coscia che l’aveva tenuto lontano dai campi nelle ultime settimane. Senza il numero 4 la squadra si è compattata e ha saputo trovare la chiave giusta per strappare un meritato successo.
Ora che la Lavoropiù è uscita dalla Basketball Champions League, avrà molto più tempo ed energie da dedicare al campionato. In questo momento si trova in un limbo composto da tante squadre. Con la sconfitta di ieri contro Cantù, Varese è l’indiziata principale a salutare la Serie A, a meno di eventuali stravolgimenti regolamentari che bloccheranno le retrocessioni.
Con Luca Dalmonte la Fortitudo, in Italia, vanta un record positivo di 5 vittorie a fronte di sole due sconfitte (Reggio Emilia e Trieste). 
Ora occorrerà capire cosa la Lavoropiù vorrà fare da grande. I prossimi impegni contro avversari di rango superiore saranno da questo punto di vista un viatico importante. Ottenere qualche punto contro le big significherebbe iscriversi alla corsa playoff. Altrimenti si dovranno fare altre valutazioni. 

 

Foto: Fortitudo Pallacanestro Bologna 103/ Valentino Orsini 

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