BasketFortitudo Bologna
Anumba, finalmente protagonista: la Fortitudo scopre un’arma in più
Dopo mesi difficili, l’ala biancoblù firma la sua prima vera partita stagionale e si prende la scena nel derby con Cento.
Dopo settimane passate più ai margini che sul parquet, Simon Anumba ha finalmente lasciato il segno con la maglia della Fortitudo. Nel derby perso 80-67 in casa della Sella Cento, ci sono stati anche dei segnali positivi: il classe 1996 è stato tra le poche note liete, tenendo alta la bandiera biancoblù in una serata tatticamente complicata.
Simon Anumba in Sella Cento – Fortitudo Flats Service Bologna (©Fortitudo Flats Service Bologna)
Il percorso di Simon non è stato semplice dall’estate a oggi. L’infortunio accusato in preseason lo aveva infatti costretto a uno stop di quasi due mesi, spezzando inevitabilmente la preparazione. Il rientro vero era avvenuto soltanto il 19 ottobre, nella gara poi persa contro la Juvi Cremona, ma il peso delle gerarchie ormai consolidate gli aveva concesso appena due minuti complessivi nelle precedenti giornate. Qualcosa è cambiato però alla Baltur Arena: stavolta Caja ha deciso di schierarlo in quintetto, un segnale forte, quasi un invito a ritrovare il proprio ritmo gara.
La gara per ripartire
Contro Cento, Anumba ha risposto presente. Primo marcatore per i biancoblù, i suoi primi punti stagionali sono arrivati in apertura di gara, preludio a una prestazione solida su entrambi i lati del campo. In 28 minuti in campo, il numero 6 ha conquistato 12 punti – 5/8 da due, 2/2 ai liberi –, 3 rimbalzi, mostrando una intensità continua. E aggiungendovi anche una valutazione lega di 13. Numeri che, da soli, non raccontano la totalità del suo impatto: la personalità con cui ha affrontato la partita è stata il vero valore aggiunto, al netto di un plus minus leggermente ingeneroso.
Simon Anumba in Sella Cento – Fortitudo Flats Service Bologna (©Fortitudo Flats Service Bologna)
L’elogio di Caja ad Anumba
E la crescita della Guardia/Ala non è passata inosservata neanche in panchina. Coach Caja, intervistato il giorno dopo la gara, ha riconosciuto il percorso dell’atleta: «Tra sosta e infortunio, era fermo da quattro mesi, e non era affatto automatico recuperarlo. Ha lavorato con il preparatore, ho visto progressi e gli ho detto che sarebbe arrivato il suo momento. Ha fatto bene, siamo felici di sapere che possiamo contare su di lui». Parole che certificano la fiducia conquistata sul campo, frutto di un percorso di lavoro quotidiano più che di un exploit isolato. E in un momento in cui la Effe ha bisogno dell’energia di tutti per sopperire ai numerosi infortuni, l’ottima prova di Anumba potrebbe essere un segnale decisamente importante per il futuro.
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