Caja post Juvi-Fortitudo (68-58): «Manca ferocia, bisogna capire cosa vuol dire giocare in Fortitudo»

La Fortitudo cade sul campo della Juvi Cremona 68-58 pagando un pessimo primo tempo sul parquet del PalaRadi. E dire che si era arrivati anche sul -5 nel finale di gara, ma un po’ per le rotazioni ridotte, un po’ per i centimetri e il consistente vantaggio della Juvi, alla fine siamo qui a fare i conti con la seconda sconfitta consecutiva dei biancoblù. La squadra di Caja si lecca le ferite, nonostante finalmente si sia visto, anche per poco più di un minuto, anche Simon Anumba in campo per i biancoblù.

Il postpartita di coach Attilio Caja

Ecco le parole di coach Caja a fine partita. «Faccio i miei complimenti a Cremona, che ha vinto meritatamente, con più energia e un impatto superiore a noi. L’inizio è stato così così, nonostante siamo rimasti vicini nei canestri eravamo senza energia e determinazione in difesa. Poi siamo cresciuti dietro, senza che l’attacco sia stato all’altezza. Ci è mancata energia, si veda il fatto che in due quarti non abbiamo nemmeno raggiunto il bonus. Manca ferocia. Società e pubblico meritano di meglio: tutti fanno sacrifici per arrivare alle partite, la società ci fa lavorare bene, i tifosi ci seguono in trasferta. Qualcuno non ha ancora capito cosa significa giocare a Bologna».

Sul fronte infortuni la Fortitudo naviga a vista: «Benvenuti sarà out per tutta la stagione, Mazzola non si sa quando rientrerà. E Anumba sì, è rientrato, ma era fermo da due mesi. Gli altri devono fare meglio, perché questo non è lo spirito Fortitudo. Gli avversari sono complicati, ma dipende anche da come li affronti. Panni ha messo 4 triple su 12 tentate, ma ha avuto l’atteggiamento giusto, mentre noi siamo stati passivi. Avevano voglia di vincere, noi no. Morgillo? Non ho un parere, se non che è un giocatore del Cremona» ha concluso Caja.

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