Fortitudo Bologna
Do You Speak Fortitudo? Pesaro battuta 94-85 e playoff raggiunti
La Fortitudo doma Pesaro grazie a uno strepitoso Freeman e un Gabriel da 30 punti. Si va ai quarti di finale playoff contro Cantù

FLATS SERVICE FORTITUDO BOLOGNA 94-85 CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO (32-18;24-24;19-22;-)
Flats Service Fortitudo Bologna: Ferrucci ne, Bonfiglioli ne, Vencato 4, Aradori 6, Gabriel 30, Battistini ne, Bolpin 6, Panni 5, Cusin 2, Mian 11, Fantinelli 8, Freeman 22. All. Caja.
Carpegna Prosciutto Pesaro: Petrovic 14, Cornis ne, Maretto 8, Imbrò, De Laurentis 4, King 4, Bucarelli 13, Lombardi 7, Zanotti 9, Ahmad 26. All. Leka.
No, Fortitudo-Pesaro non è una partita normale da vedere, nemmeno per chi questo derby lo ha già visto in tutte le salse. Meno male che la Fortitudo speaks english, anzi, spicca benissimo americano, perché se bisogna trovare una coppia di eroi per l’accesso ai playoff della Effe, senza dubbio è da cercare nella coppia americana Gabriel-Freeman (30-22), autrice di una prova straordinaria. Cantù, dunque, ma stasera l’Aquila vola alta su Bologna.
La cronaca di Fortitudo-Pesaro: primo tempo
Quintetti iniziali: Fantinelli, Bolpin, Mian, Gabriel, Freeman
Pesaro: Maretto, Bucarelli, Ahmad, Lombardi, Zanotti
2′ e mezzo e Gabriel ha già tirato 3 volte da 3: certo, l’unica dentro dopo una stoppata dalla stessa distanza, ma siamo davvero pronti a vivere una partita così? Si offende tanto, si difende pochissimo, e i 2 falli a carico di Bolpin in 5′ fanno già capire che servirà trovare la medicina giusta per contenere la verve marchigiana. Ci mette del buon suo Gabriel, che passeggiando dopo la sua terza tripla ricorda quasi il film Oppenheimer (e 8 rimbalzi, aggiungiamo), e belle cosine anche da parte di Freeman, già in doppia cifra prima del gong dei 10′. Ammortizza un pelo gli entusiasmi la tripla di Ahmad sulla sirena, ma è 32-18 a fine primo quarto.
Si risveglia dal torpore Pesaro, approfittando del calo nelle retrovie della Effe per ricucire qualcosina. Due triple consecutive della Vuelle valgono il -8 pesarese, contenuto comunque da un paio di rubate provvidenziali da parte di Fantinelli, già a 7 assist ma con 3 falli (sigh) sul groppone. La Fortitudo aggiusta la mira e arrivano 9 punti consecutivi di Bolpin e di uno straordinario Gabriel già in doppia doppia già con 17 sigilli sul referto. Pesaro continua a navigare tra la linea della doppia cifra dello svantaggio, la Effe torna a sbattersi dietro, 56-42 a metà partita.

Kenny Gabriel, 22 punti e 22 rimbalzi dopo 20′ (©Marco Melotti)
Secondo tempo
La gara riprende con la mesta uscita di scena di Vencato, zoppicante sul ginocchio sinistro, e il terzo fallo di Bolpin e Gabriel. Si alzano i toni e la caciara fa più bene a Pesaro che alla Fortitudo, dato che la squadra di Leka non si schioda da uno svantaggio consistente, sì, ma non di sicurezza. Si iscrivono anche Panni e Fantinelli all’Albo delle Triple Ignoranti e si vola sul +14, anche se sporcato dall’antisportivo di Bolpin, che gli costa il quarto fallo e la conseguente panchina. Ne approfitta Pesaro, che infila il -9 costringendo Caja a chiamate minuto per togliere gli allori dai didietro biancoblù. 75-64, la partita è ancora lunga.
A sprazzi come tutta la partita, Pesaro insegue, la Fortitudo prova a controllare, con risultati altalenanti. Pesaro cancella nuovamente la doppia cifra di svantaggio e anzi tocca il -8, complice l’evitabile tecnico a Cusin (su, un po’ d’esperienza!) e la capacità di fare qualsiasi cosa di Ahmad. Chi, se non Gabriel, apparentemente messo in frigo nel terzo parziale, per provare a chiuderla? La tripla da trentello dello statunitense vale il +11 a due giri di lancette, spezzando così le gambe agli ospiti, sfiancati dalla lunga rincorsa. Finisce tra il tripudio del Paladozza, che festeggia l’accesso, meritato, della sua Fortitudo ai play-in contro Cantù.
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