Fortitudo Bologna
La Effe da 0 a 100 – 10 statistiche di Urania-Fortitudo
La Fortitudo soffre oltremodo ma conquista 2 punti contro l’Urania Milano: rotazioni ridotte all’osso ma grande carattere per la squadra di Caja
One… Moore Time, canteranno d’ora in poi i Daft Punk. Come pochi giorni fa contro Cividale la Fortitudo rischia di vincerla senza patemi, prima di farsi rimontare e resistere, anche se stavolta, con un po’ più di difficoltà, agli assalti degli avversari dell’Urania. Questa volta è la banda guidata dal faro offensivo Alegent a uscire dal campo a testa bassa, anche se, per come si era messa a un certo punto, se l’Urania fosse tornata a casa da Treviglio con 2 punti in tasca sarebbero stati guai per i biancoblù. Arriva così la prima vittoria in trasferta per l’Aquila, che porta consé entusiasmo e la consapevolezza che, in termini di attributi, la squadra gira ben diversamente rispetto allo scorso anno. Ecco a voi 10 statistiche chiave di Urania-Fortitudo.
10 dati di Urania-Fortitudo
2 – I liberi messi da Guaiana nel secondo supplementare, peraltro con rimbalzo d’attacco, importantissimo, conquistato. Partita dopo partita, la guardia, anzi no, il 3, anzi no, il 4, insomma, Vincenzo sta dimostrando non solo di essere un giocatore che è arrivato con merito nella squadra biancoblù, ma anche, e soprattutto, di avere grinta per affrontare anche la battaglia del Fosso di Helm a mani nude.
5 – I falli di Sarto. Se qualcuno, per caso, avesse visto del fumo salire verso l’alto al Palafacchetti, non si preoccupi. Non si tratta dei petardi che sono esplosi ieri sera a Roseto, ma dell’incendio sulla panchina della Fortitudo, dove Caja avrebbe voluto incenerire ragazzone veneziano. Gestione falli a parte, altra partita con la mira alla Robin Hood dell’ala, bravo e paziente nel trovare ritmi e spazi.
6 – Gli assist di Della Rosa. Forse stiamo iniziando a capire il play pistoiese: più che andare al galoppo lui, ci spedisce gli altri. In fondo è quello che deve fare un regista, no? Chiamato alle armi dal primo minuto per la prima volta, il pistoiese non fa rimpiangere il capitano, spedendo verso il ferro i compagni. Bello, bravo e generoso.
8 – I giocatori che coach Caja aveva a disposizione, ricordando gli assenti Mazzola, Anumba e Benvenuti. Maratona di 50′ diluita solo su 16 gambe complessive, prova che, in quanto a cosiddetti e voglia di fare, questa Fortitudo ha un bel da dire contro chiunque.
12 – I rimbalzi di Moretti. Di Heineken non ne vogliamo più, grazie. I Bulls avevano Dennis Rodman, la Fortitudo Samuele Moretti. 46′ di lezioni su come si gioca tutto cuore e, per chi non lo avesse ancora capito, che la classe operaia è la più amata, per distacco, dal mondo biancoblù.
Urania-Fortitudo: una gara chiusa, poi riaperta
21 – Il massimo vantaggio della Fortitudo sull’Urania. Motivo, forse, per il quale considerare un mercoledì sera fuori dalla norma un po’ più umano e dannatamente fortitudino: se non si soffre, non è la Effe. Per evitare che i propri tifosi muoiano tutti prima dei 40 anni per problemi cardiaci, forse, è il caso di migliorare questa statistica, traballante anche contro Cividale.
32 – I punti a fine gara di Moore. Se la tabellata contro i friulani al Paladozza aveva mosso, tra qualche malizioso detrattore, la polemica della fortuna e soprattutto delle tempistiche, dopo l’uscita meneghina tali bocche faranno bene a mandar giù amarissima saliva. Il buon Lee ci sta riabituando a cosa voglia dire avere un americano con zero fumo e arrosto,invece, da sfamarci una città intera. Capitan concretezza, soprattutto quando la palla pesa.
(©Fortitudo Pallacanestro)
35 – La valutazione a fine gara di Sorokas. Si spezza la schiena da ogni parte del campo e, se a fine gara finisce stremato, è perché butta anima e cuore anche nello stirare la divisa a partita conclusa. Insieme al collega con le treccine, un inno, finalmente, alle cose fatte in silenzio, con umiltà, coralità e, soprattutto, bene.
50 – Il totale dei punti segnati dall’Urania nel secondo tempo. Come dicevamo, chiudere le partite deve diventare una delle caratteristiche di questa Fortitudo. Poi sì, si potrà questionare in merito ai ranghi ridotti e, perché no, alla valanga di falli chiamati ai biancoblù, ma i soldini per fare la famosa lira sono proprio (e soprattutto) questi.
62 – I punti complessivi di Gentile e Taylor. Tengono in piedi la baracca dell’Urania, quando i 2 punti sembravano essere agilmente destinati a entrare nella saccoccia biancoblù. Fatto 30, anzi 31 l’uno, 31 l’altro, tante delle fortune dell’Urania passeranno da queste parti, anche se ieri sera, purtroppo e per fortuna (nostra), è andata male.
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