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Fortitudo Bologna

La Effe da 0 a 100 – 10 statistiche di Cento-Fortitudo

La Fortitudo tonfa a Cento e perde contatto con Pesaro, prima con 4 punti di distacco. Ora testa alla gara casalinga contro Forlì

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La effe da o a 100 crediti 100cuorirossoblù
(©1000cuorirossoblù)

Un tempo per domarli, un tempo per tripleggiarli, un tempo per ghermirli e nel buio incatenarli“. Forse è questo che ha chiesto coach Di Paolantonio alla sua Cento all’intervallo del match con l’Aquila, tanto è stata roboante la reazione biancorossa nei secondi 20′ di gioco. La Effe esce di scena facendo la conta di quelli buoni, non nel senso che ci prendono, ma che camminano sulle proprie gambe. Anumba a parte, non una gran serata, diciamo. Ecco 10 statistiche di Cento-Fortitudo.

La effe da o a 100 crediti 100cuorirossoblù

(©1000cuorirossoblù)

10 statistiche di Cento-Fortitudo

0La casella di Gamberini alla voce “palle rubate”. Il piccolo di casa di fionda come un condor sul grande Davis e gli frega il pallone, prima che l’arbitro interrompa il gioco alzando i due pollici per indicare la palla a due. Che poi poco sarebbe cambiato nel quarto, nel tempo, nella gara e nell’universo in generale, ma fa bene vedere giovani leve provarci anche con chi fisicamente potrebbe fare di te uno stuzzicadenti. Lo chiamavano Davide. 

5 I giocatori in doppia cifra di Cento. Lo dice con amarezza Caja in conferenza stampa, quasi soffrendo, dovendo constatare che, nel secondo tempo, a segno sono andati solo 2 dei suoi. Suona l’Inno alla gioia un po’ per tutti i biancorossi, prima bombardieri, poi invasori anche in area. Col duo americano a dirigere l’orchestra. Zecchini d’oro.

8I tentativi da 3 di Sarto. Solo 3 punti dalla distanza per l’ala, in un momento non eccezionale per quanto riguarda la balistica. Il veneziano, questa volta, appare più appannato della sottoscritta durante le interrogazioni di fisica, al tempo. A un certo punto smette pure lui, scoraggiato, provando a cercar fortuna ad altre latitudini del campo, senza successo. Desaparecido.

Alvise Sarto crediti Fortitudo Pallacanestro

Alvise Sarto (©Fortitudo Pallacanestro)

8 bisI rimbalzi di Sorokas. Ai quali si aggiungono anche 23 punti e 4 falli subiti, unico, insieme a Della Rosa, a tirare la carretta quando la retina sembrava distante quanto la Polinesia Francese. Quando molla lui la catena di sfalda rapidamente, ma è bello vedere che le spalle della Effe sono ben coperte da uno che sembrerebbe in grado di aprire le cozze a mani nude e cavalcare gli squali con lazo e camperos. MVP.

16I punti di Della Rosa. Ohi Gianluha, he hrescita! Sembra che l’ascensore del playmaker toscano stia salendo senza fermarsi, visto che dalla partita sul campo di Pistoia ha sfoderato una serie di prestazioni una più convincente dell’altra. 5 triple che raccontano quanto effettivamente sia stato l’attacco a salire di livello, ma anche una buona difesa e qualche lettura più che furba. Poi ci sarebbero quelle 4 palle perse, ma la boccia la perde solitamente chi la tocca di più, quindi va bene così. Rose rosse per te.

Gianluca Della Rosa (©Fortitudo Pallacanestro)

Gianluca Della Rosa (©Fortitudo Pallacanestro)

21 Il fatturato del secondo tempo della Fortitudo. Mancava anche l’energia per alzarsi, a un certo punto, figuriamoci di riuscire a vincere una partita dove Cento ha iniziato a uno e ha finito… a cento all’ora, appunto. Meno di un terzo dei punti segnati nei primi 20′, un dato che spesso era valso la W dell’Aquila, in altre occasioni. Sen manca la benza, non basta la mobike. Con un filo di… no, niente.

29I minuti in campo per Anumba. Sembrava ormai chiaro che il buon Simon fosse destinato alle reti del mercato, visto lo 0 nel minutaggio a Mestre, poi Caja decide di far saltare la copertura e lo spedisce nel quintetto. E saranno 12 punti complessivi, un po’ d’incursioni facendo a spallate in area e, checché ne dica un plus/minus ingeneroso, l’ex Rimini si fa benvolere alla grande alla sua prima apparizione degna di essere definita tale in biancoblù. Testimone di ciò l’ovazione per lui a fine primo quarto. La rondine.

40 I secondi che ha giocato Guaiana prima di infortunarsi. Una storta che fa dire ahia, ma se non altro esce sulle sue gambe dal parquet. Chiamate Maga Magò, per favore. Anzi, no, Mago Merlino. O il Mago Forrest, Harry Potter, di quel girolì. Vabbè, insomma, chiamate qualcuno che riesca a levare ‘sto malocchio. La maledizione.

400 I pupazzi raccolti durante il Teddy Bear Toss. Al mio segnale, scatenate l’inferno, e quando entra la tripla di Davis arriva un po’ di tutto in campo, rigorosamente morbido e peluchoso. Scena vista ogni giro intorno al sole da oltre una decina d’anni, ma è sempre divertente vedere la pioggia di animaletti invadere il parquet e i giocatori a dar giù di gomito per liberare la pista.

2000Le persone alla Baltur Arena ieri sera. A vincere veramente sono loro, i tifosi Effe e Sella insieme, bravi e corretti nel reciproco scambio di cori, abbracci, baci, eccetera. Si chiude inneggiando da un lato e dall’altro in maniera incrociata a Virtus e Ferrara, con toni diversamente amorevoli. Ma fa ovviamente tutto parte del gioco. Il tuo nemico è il mio nemico.

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