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Fortitudo Bologna

La Effe da 0 a 100 – 10 statistiche di Juvi Cremona-Fortitudo

La Fortitudo perde al PalaRadi contro Cremona e si prepara alla sfida casalinga contro Verona. Ecco 10 dati della gara di domenica

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La effe da o a 100 crediti 100cuorirossoblù
(©1000cuorirossoblù)

Eccoci di nuovo qui, a chiederci cosa mai passerà nella mente dei 12 in maglia Aquila e che cosa avrà mai di fatto di male la Fortitudo al Padreterno, visto che ogni anno ci troviamo a chiederci come e perché la squadra sia puntualmente falcidiata dagli infortuni. Nella serata stortissima, poi storta, poi di nuovo stortissima di Cremona due giorni fa sono pochi i dati da salvare, a eccezione del buono fatto da Della Rosa, Guaiana e, perché no, del finalmente uscito spontaneo al vedere Anumba in campo. Ecco a voi 10 dati di Juvi Cremona – Fortitudo, terminata 68-58.

10 dati di Juvi-Fortitudo

1,04 I minuti di Anumba sul parquet al PalaRadi. Giusto una manciata, sul finire del secondo quarto, sufficienti per prendersi un tiro (corto) sulla sirena. Un po’ pochini per farsi un’idea ma, contando proprio tutte le sfighe capitate all’Aquila ultimamente, almeno…

4I canestri messi a segno da Alessandro Panni. Non stiamo parlando degli 87 punti di Myers, per carità, ma come ha confessato Caja in conferenza stampa è stata la determinazione a rendere la prova dell’ex positiva. “Panni ti stende” è ancora una profonda verità, purtroppo…

Panni Effe 0-100

4 bis I rimbalzi in più conquistati dalla Fortitudo rispetto a Cremona (38-34). Ancora una volta, la voce positiva delle palle scodellate sotto al ferro si rivela non automaticamente indice di vittoria assicurata. Poi sì, il fatto che a conquistarle sia stato principalmente il bravo Sorokas insieme al supporto di Moretti è ancor più notevole, visto che per marcare Barbante e Bortolin serviva più che la scala una gru, ma oltre ad agguantarla servirebbe anche metterla dentro, la palla.

5I punti di Guaiana. Dato che potenzialmente non ha nulla di stratosferico, è vero, ma ciò che spicca nella prestazione del siciliano è l’incredibile mole d’energia che è stato in grado di portare con sé sul parquet. Chiamato a fare i conti con gente alta il doppio di lui, la serata del trapanese è stata, oltre che incoraggiante (unico +/- positivo a fine gara insieme a Della Rosa), un forte segnale di carattere, anche se di indizi, in realtà, ne avevamo già avuti parecchi.

6Le triple messe a segno dalla Fortitudo. Dato spia del bassissimo numero di punti messi a segno dall’Aquila, dall’arco si è sparato con la stessa mira di Taddeo dei Looney Tunes. E poi certo, Sarto avrà patito l’emozione della nazionale, Imbrò l’emozione di… boh, comunque, serata no per la banda che di triple ne deve mettere.

Difesa in crescita, attacco da aggiustare

6 bisIl plus/minus di Della Rosa. Finalmente in Della Rosa che ci aspettavamo, anche se, ovviamente, con ampi margini di miglioramento. Imprevedibile in attacco, dove arrivano anche 2 triple, e anche un po’ più in ritmo in regia, dove perlomeno offre alternative ai compagni, imprecisi in fase di finalizzazione. Avanti così.

 7 I punti segnati dalla Fortitudo nel secondo quarto. Uno in più della sfida con Pesaro, e non si sa se è una buona o una cattiva notizia. E certo, la reazione c’è stata, così come quella contro i colleghi marchigiani. Ma se bisogna sempre sprofondare a -20 per ricordarsi che toh, si sta giocando, allora è probabile armarsi di cemento e cazzuola, per difendere il proprio canestro.

11 I rimbalzi di Sorokas. Serata ondivaga per il lituano, al quale va dato atto di essere un giocatore che si spende in una maniera incredibile per la causa biancoblù. Non sempre presente e preciso in attacco, ma per recuperare la palla andrebbe anche a carponi, per terra, nel fango, con Ultimo sparato nelle orecchie. Spartano.

Paulius Sorokas (©Fortitudo Pallacanestro)

21 I falli fatti dalla Fortitudo. Come lamentato da Caja nel postgara, per ben due quarti si è arrivati a fine tempo nemmeno in bonus. Un atteggiamento troppo gentile per una squadra che, come si dice, e ridice, e ridice, deve fare della difesa la sua arma principale.

68 I punti fatti da Cremona. Almeno, vedendo il bicchiere non mezzo pieno, ma con qualche dito d’acqua, non è arrivata la solita ottantina di punti da parte degli avversari, statistica che collocava la Effe ai piani bassi della speciale classifica delle migliori difese. Poi, essendo onesti, nell’ultimo quarto Cremona per qualche momento non avrebbe fatto canestro nemmeno se il ferro si fosse dilatato raggiungendo la circonferenza di una barile. Ma questi non sono affari che ci riguardano.

 

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