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Fortitudo Bologna

La Effe da 0 a 100 – 10 statistiche di Fortitudo-Cividale

La Fortitudo mantiene il Paladozza imbattuto e supera 78-81 un coriaceo Cividale. Ora testa alla sfida di mercoledì contro l’Urania Milano

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La effe da o a 100 crediti 100cuorirossoblù
(©1000cuorirossoblù)

In una partita aperta, chiusa, poi riaperta, poi richiusa, la Fortitudo fa valere il fattore campo contro Cividale, conquistandosi i altri 2 punti in classifica e, soprattutto, lanciando un segnale al campionato: occhio. Chiaramente sarebbe sciocco stappare lo champagne inneggiando alla promozione, ma sarebbe ugualmente ingiusto, a mio avviso, limitare la descrizione della gara a un “La tripla di Moore era fuori tempo massimo“. Ecco a voi 10 dati chiave della tra Fortitudo e Cividale, terminata 78-81.

Fortitudo-Cividale in 10 numeri

oo – Il tempo che mancava quando il pallone tabellato da Moore è entrato dentro la retina, sancendo così definitivamente la vittoria biancoblù. Buono? Sì. Non regolare? Forse, ma non saremo certo noi a decretarlo. Per A…Moore, nuovo slogan biancoblù sbloccato.

1 – Le stoppate di Sorokas. Per quanto il numero non sia da capogiro, è il momento a fare la differenza: Cividale che prova a rientrare, un solo possesso di vantaggio, Francesco Ferrari che corre verso il ferro… e Sorokas che dice alla prossima. Altra prestazione da carro armato per il lituano che, in quanto a ruggiti e atteggiamento in campo, sta dimostrando di avere pochi eguali.

1 bis – Il posto occupato dalla Fortitudo in classifica. Temporaneo, vero, e a parimerito con altre 9 squadre, ma che male c’è a guardarsi un po’ intorno dall’alto?

3 – I falli commessi da Imbrò in 10′. Serve ancora tempo per vedere il cecchino che ha regalato più dispiaceri alla Fortitudo in tempi recenti fare quello che sa fare. Avanti, avanti, che il campionato è lungo. Servirà incrociare una delle terribili ex per vedere il vulcano per ora spento sprigionare fuoco?

5 – Le triple messe dentro da Sarto. La metà di quelle complessivamente segnate dalla Effe. Se il suo mestiere fosse quello che cita il suo cognome, sarebbe Armani; se fosse architetto, sarebbe Renzo Piano; se fosse un cantante, sarebbe Ruggero Dei Timidi. In definitiva, geniale.

Alvise Sarto crediti ChatGPT

(©ChatGPT)

8 – I rimbalzi catturati da Moretti. Il ragazzone marchigiano continua la sua marcia trionfale verso il cuore di tutti i paladozziani, sbattendosi davanti e dietro nel parquet e, soprattutto, lottando alla Rocky sotto al ferro. Craniata contro i cartelloni a lato del campo cercando di conquistarsi una palla vagante, come si fa a volergli più bene di così?

12 – Gli assist complessivi di Fantinelli e Della Rosa. Detto che la coppia in regia ha ancora tanto di più da dare, soprattutto dalla sponda pistoiese, alla fine dei conti il fatturato in termini di palloni smazzati in giro non è affatto malvagio. Alla ricerca di Nemo, andranno a vedere insieme al cinema, anche se il pesciolino avrà forse i baffetti e la cadenza toscana. Coraggio, Gianluca, che il Paladozza ha voglia di applaudirti.

13 – Le palle perse dalla Fortitudo. In una serata a tratti di dominio, la voce PP ha permesso a Cividale di rientrare in gara nel finale. Poi certo, se Moore ne perde 4 ma mette la tripla della vittoria, la ragione ce l’ha lui. Aggiustare, per provare a chiudere con un pelo in più di serenità. Ma, d’altronde, che Fortitudo sarebbe senza questo tipo di brio?

14 – I minuti in campo di Guaiana. La partita del 25enne siciliano la raccontano, più che i numeri, gli occhi di chi ha visto la gara. Difesa alla morte su Ferrari, energia davanti e dietro e, se ancora capita qualche pasticcio in attacco, lo perdoneremo volentieri, con anche l’alibi, denunciato in primo luogo da Caja nel postgara, di aver giocato tutto il tempo fuori ruolo. Cuore Aquila, va benissimo così.

16 – I punti di Mastellari. Suona la sveglia e l’ex di turno, insieme ad Amici, non fa esattamente di tutto per farsi amare dalla sua ex squadra. Filotto di canestri da far tremare il Paladozza, provando a vendicare, forse, la sconfitta che il fortitudino Conti gli inflisse qualche mese fa nella finale dei Gardens. Scherzi a parte, prova maiuscola (e da migliore in campo per i friulani) per lui, anche se non si può dire lo stesso per il collega con il 31…

 

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