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La Effe da 0 a 100 – 10 statistiche di Fortitudo-Pesaro

La Fortitudo perde l’imbattibilità al Paladozza e paga caro un secondo quarto pessimo (6-23) contro la Vuelle Pesaro

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La effe da o a 100 crediti 100cuorirossoblù
(©1000cuorirossoblù)

Disdetta, questa volta la pozione di Mago Merlino non regge gli intrugli di Morgana e costringe l’armata biancoblù a cercare in fretta l’antidoto. Peccato, perché si sa quanto il mondo Fortitudo tenga, per usare un eufemismo, alla gara contro i pesaresi, presentatisi al Paladozza con quella sana faccia da poker di chi sa che da perdere non ha nemmeno una caramella. Il tonfo a terra poi la risalita, roba che mette in mostra cuore e attributi della squadra di Caja, ma per vincerla il giuoco del basket prevede che la palla entri anche dentro il cesto. Alla prossima, dunque, ci si vede in marzo, sperando di essere al completo da un lato e dall’altro. Ecco a voi 10 dati di Fortitudo-Pesaro (74-81).

10 statistiche di Fortitudo-Pesaro

4I falli fatti da Imbrò in meno di 12′ di utilizzo. Detto che in questi casi non è tanto il quanto, ma il come, l’ex di turno esce con l’ennesima luna storta dalla serata paladozzaina, dove probabilmente se le rotazioni non fossero state ridotte all’osso difficilmente si sarebbe rivisto in campo dopo la sfuriata con Caja. Che poi chissà, magari si stava solo animatamente parlando di quanto sale mettere sul pesce nella grigliata del prepartita, ma non ci è dato saperlo.

5I giocatori in doppia cifra di Pesaro. La beata gioventù biancorossa dimostra ancora una volta che il Paladozza fa paura ma non a chi, quando ci si sollevavano scudetti, muoveva a malapena i primi passi o addirittura doveva ancora nascere. Insomma, la Vuelle si poggia su radici verdi, ma resistenti, che chissà se dell’antica rivalità tra Fortitudo e Vuelle hanno sentito parlare o l’hanno vista sul campo.

6I punti messi a segno dalla Fortitudo nel secondo quarto. Se fosse un film, sarebbe uno di quei cinepanettoni dove al ridere alle battute dei protagonisti si sentono i neuroni fare le valigie e abbandonare la nave. Anzi, peggio, perché la risata è solo dettata dal fatto di aver pagato il biglietto d’ingresso al cinema, e non per altri esilaranti motivi. Poi, è chiaro: meglio sbagliare con la palla che viaggia piuttosto che rivedere gli assoli snervanti di Gabriel, ma la pallacanestro è un gioco che, come recita il nome, implica che la sfera entri dentro la retina, soprattutto quando i tuoi avversari nello stesso tempo ne mettono dentro 23.

6 bisIl fatturato complessivo di Sarto. Il 25enne canna una gara dove sarebbe stata utile come l’aria un po’ di sana arroganza dalla lunga del veneziano, ma il 2/10 complessivo dal campo avvilisce il giocatore, che lascia con l’andare del gioco indietro qualcosa anche in difesa. Nel calderone anche 5 rimbalzi, che zuccherano un poco la pillola ma non la fanno scendere meno amara di quanto effettivamente sia.

Fantinelli, Sorokas e Moretti sugli scudi

9,38I minuti in campo di Della Rosa. Uscito precocemente anche lui per 4 falli, anche la sua, come quella di molti, è una serata che non sa di carne né di pesce, a esclusione della grigliatona fossaiola. Va bene il canestro più bello della serata ma, escluso quello, per ora manca ancora la gamba per dare ritmo ai compagni e l’occhio dietro alla testa che si richiede a chi è in regia.

11 Gli assist di Fantinelli. Dato incompleto, peraltro, visto che la prestazione del capitano è stata condita dalla bellezza di 12 rimbalzi e 8 punti, con tripla doppia sfiorata. Detto che il veterano biancoblù dovrà diventare, per forza di cose, più coraggioso nel prendersi responsabilità al tiro, il rimontone dell’Aquila è griffato in buona parte #MF21.

Gianluca Della Rosa crediti Fortitudo Pallacanestro

Gianluca Della Rosa (©Fortitudo Pallacanestro)

12La differenza a rimbalzo tra le due squadre. E il positivo, questa volta, è nel tabellino della Fortitudo (48-36). Si perdono partite anche dominando sotto al ferro: amara scoperta. Non che il dato sia preoccupante, anzi, ci piace un bel po’: e allora, però, si aggiusti il mirino.

19Il massimo vantaggio raggiunto da Pesaro, peraltro sul finale di terzo quarto. Roba da far tremare le vene e i polsi, come direbbe il Sommo Poeta, ma alla fine dei conti la risposta è arrivata, anche se il lavoro non è stato completato. Prendere il buono della risalita, ecco.

20 I punti di Sorokas. Silenzioso nella prima metà gara, ruggisce tutto ciò che ha nei polmoni nel secondo tempo, rendendosi baluardo dell’affannosa risalita dal terzo quarto in poi. Chiama a gran voce la Fossa, che lo segue, ma il leone deve andare a caccia non solo nel finale di partita. Utilissimissimo, ma non decisivo, cosa che ha già dimostrato di poter essere.

Una gara di percentuali basse al tiro per la Effe

36La percentuale al tiro da 2 della Fortitudo. E va bene, magari buzzer come quello di Della Rosa a fine primo quarto se ne vede uno ogni scioglimento dei ghiacci, ma i sottomano a tu per tu col cesto sbagliati come domenica al Paladozza sono quelli che, a conti fatti, fungono da ago della bilancia della partita, con i 6 punti di secondo parziale a fare da padroni. Statistiche troppo basse in generale, e soprattutto quando l’avversario fa 61%.

5570 I cuori che battono al Paladozza per Moretti. Ok, abbiamo barato, perché le statistiche di questa rubrica vanno da 0 a 100. Ma è impossibile guardare il lungo biancoblù e non cadere innamorati della sua verve da scippatore di palloni. Per quanto siano piovute scettiche critiche sul ragazzone con la 33 in agosto, dati alla mano nel bis in 4 giorni è stato tra i più positivi, facendo, peraltro, reparto praticamente da solo. Ah, e 5570 sono stati i seggiolini occupati domenica sera. Non male, eh?

Moretti

 

 

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