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Fortitudo Bologna

Bentornata, Fortitudo! Scafati schiantata 94-64 all’esordio al Paladozza

Il Paladozza sorride alla Fortitudo: l’Aquila cresce nella seconda metà di gioco e con un terzo quarto monstre (33-13) supera Scafati

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Matteo Fantinelli crediti Fortitudo Pallacanestro
Matteo Fantinelli (©Fortitudo Pallacanestro Bologna 103)

FLATS SERVICE FORTITUDO BOLOGNA 94-64 SCAFATI (26-21;8-16;33-13;27-14)

Flats Service Fortitudo Bologna: Moore 12, Sarto 15, Della Rosa13, Sorokas 22, Imbrò 3, Guaiana, Fantinelli 8, Mazzola 7, Barbieri ne, Moretti 13. All. Caja

Scafati: Walker 19, Chiera ne, Iannuzzi 2, Mollura 3, Allen 6, Mascolo, Bortolin, Pullazi, Caroti, Fresno. All. Crotti

Qui le statistiche complete

Che dire: bentornata, Fortitudo! L’Aquila cresce nel secondo tempo, trovando finalmente spazio e ritmi dei suoi protagonisti, Della Rosa, Sarto e Sorokas in primis, e superando alla fine senza troppi patemi una mai doma Scafati. La difesa finalmente fa il suo, l’attacco spara non a salve e Caja, tutto sommato, può dire che la squadra fatta a sua immagine e somiglianza inizia a prendere le sue sembianze.

La cronaca di Fortitudo-Scafati: primo tempo

Quintetti iniziali:

Fortitudo: Fantinelli, Moore, Sarto, Sorokas, Moretti

Scafati: Mascolo, Allen, Mollura, Walker, Iannuzzi

Che strano sapore iniziare la stagione nel silenzio: il Paladozza, in protesta nelle ultime vicende dell’LNP, sembra aver premuto il tasto muto fino ai primi possessi della gara. Partenza discreta per la Effe, dinamica sotto al ferro, sostanziosa dietro, con (meno male) anche un discreto piglio a rimbalzo: dopo 3′ si viaggia sul 10-4 casalingo, con Moretti che si fa perdonare qualche leggerezza e Scafati, in realtà, che sembra non aver preso le misure col parquet. Moore si muove bene dappertutto (a parte che con la spazzola, visto il Pukka-style), Mazzola entra mostrando mosse da cosiddetto ingiocabile e la Fortitudo chiude avanti il quarto, anche se la tripla sulla sirena di Walker sulla sirena fa saltare Caja come un petardo sulla panchina. 10′, 26-21 in favore biancoblù.

La Fortitudo beneficia dell’ingresso trionfale della Fossa e soprattutto delle gole finalmente spiegate al Paladozza. Buone cose da Guaiana, soprattutto in termini energetici, e pure Mazzola si sbatte parecchio sotto al ferro, non venendo però sempre premiato, ma il tabellino grida appena 2 punti dopo quasi 5′. Meno male che nemmeno Scafati pare prenderci, nemmeno quando le porte sembrano essergli spalancate. Mazzola si schianta a terra in seguito a un impatto con Walker e la Fortitudo cala, facendosi agguantare sul pari (30-30): Caja s’infuria coi grigi e Scafati ne approfitta per mettere il naso avanti, mentre manca il ritmo nelle soluzioni della squadra di casa. Pasticcio ospite con l’ultimo pallone, 34-37 alla pausa lunga.

Alvise Sarto crediti Fortitudo Pallacanestro

Alvise Sarto (©Fortitudo Pallacanestro)

Secondo tempo

La Fortitudo rientra con un’arma in più, Sarto. L’ala lavora bene sotto al canestro e l’Aquila tocca in un amen il +6, ritoccato poco dopo, finalmente, da un Sorokas poco prolifico ma di grande energia. Ora è una Effe grintosa, aggressiva, e Scafati inizia a faticare anche in soluzioni che prima venivano semplici. Della Rosa mette una pezza a un avvio generoso ma frenetico piazzando 6 punti consecutivi, ma a prendersi la scena è Sorokas, che con 2 triple consecutive fa esplodere il palazzetto intero: +17 (67-50) con ancora un tempo da giocare.

L’ultimo quarto inizia con una sola squadra in campo, la Fortitudo: tripla di Imbrò, prova di forza di Moretti, Crotti chiama minuto sul -20 cercando di mettere un freno a quest’ondata biancoblù. Sorokas macina sotto al ferro, Sarto continua a colpire da ogni distanza e, nonostante la solita frenesia in regia di Della Rosa, al giro di boa del quarto la Effe conduce addirittura viaggiando sul trentello di vantaggio. Non serve forzare, contenti tutti, Sorokas MVP, +30 (94-64).

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