Fortitudo Bologna
Hic Sunt Leones – Asterix e Obelix
Una Fortitudo troppo incerottata cade sul campo di Bergamo nonostante lotti per 40′: domenica si va sul campo di Rimini
Hic Sunt Leones (S2, E14) – Scusate la latitanza, ma la stagione invernale porta con sé grandi acciacchi e, come normale, anche gli anticorpi a volte vanno in settimana bianca. Beati loro. Anyway, periodo dove magari in Fortitudo non ci si soffia il naso, ma sicuramente ci si interroga su come fare per rendere i giocatori biancoblù un po’ più resistenti, al freddo fuori, e in campo dentro. Si dice che Attilio Caja si sia diretto, subito dopo la partita a Bergamo, in Armonica, nel nord-ovest francese, alla ricerca di un antico druido chiamato Panoramix che possa dargli la ricetta della sua pozione magica.
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Ora, chi non ha mai letto o visto Asterix e Obelix (smettete subito di leggere) non può saperlo, ma i Galli utilizzavano una pozione che gli permetteva di essere invincibili in guerra, arroccati com’erano nell’ultimo trapuntino di Francia non conquistato da Cesare. Ecco, forse in Fortitudo potrebbe proprio funzionare in questa maniera: nelle mura di un Paladozza (quasi) inespugnabile se non dai Piceni (anche detti pesaresi), l’Aquila vola alto, ma quando c’è da andare a fare scorribande in giro per l’antica Italia, beh, l’epilogo spesso e volentieri è più simile a quello della battaglia di Teutoburgo piuttosto che di Zama.
Bergamo-Fortitudo, un finale amaro
Tu quoque, Stefanini, che a Bononia nascesti nel ’99. Insomma, a castigare nel finale una pur coraggiosa Fortitudo è stato proprio un bolognese, ma è anche da dire che Caja, a gara finita, ha solo saputo elogiare i suoi per come hanno affrontato la sfida bergamasca, nonostante le tante defezioni all’ultimo minuto (come l’assenza di capitan Fantinelli o i primi 6′ fatali di Harris) e le varie tragiche notizie sullo stato di salute di Mazzola, oltre a quelle dei già noti Benvenuti e Moore.
Insomma, con 5 giocatori in meno e con De Vico ancora a prendere le misure al parquet si è giocato col coltello tra i denti, fotta, e anche se la palla è più uscita che entrata dal ferro, forse Caja ha offerto un po’ di casoncelli a tutti, sulla via del rientro. O risotto alla certosina, chissà.
Valerio Mazzola (©Fortitudo Pallacanestro)
Verso Rimini
Alla fine della fiera l’unica buona notizia è che dovrebbe (forse) tornare Moore in tempo per domenica e che a oggi la classifica non è tutto sommato così tragica, con Cividale che è risalito e Brindisi che ha la ghiotta occasione di piazzarsi al comando in solitaria dato il rinvio della partita con Mestre. La Fortitudo, dal canto suo (e dal quinto posto), deve pensare ai fatti propri: domenica si gioca ad Ariminum, per gli amici Rimini, luogo amico di Augusto e Tiberio, che vi costruirono rispettivamente Arco e Ponte.
Oltre ai sicuramente tanti tifosi fortitudini architetti che si fionderanno in Romagna per ammirare le architetture romane, speriamo che faccia ritorno in tempo anche il buon Caja dall’Armonica: questa pozione, a oggi, serve veramente come il sale nella pasta. Sperando, ovviamente, che la forma fisica non diventi come quella di Obelix, ecco.
Hic Sunt Leones (©Fortitudo Pallacanestro)
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