Fortitudo Bologna
Hic Sunt Leones – In missione per conto di…
Hic Sunt Leones – Clean sheet in gennaio per la Fortitudo, ma non è il momento di fermarsi: domenica si va a Brindisi

Hic Sunt Leones – Cadremo nella banalità, ma continuare a sentire la parola “missione” uscir fuori qua e là sull’Internet altro non può fare che riportare la mente alla coppia più famosa di Hollywood appunto, in missione per conto di Dio. Un duo atipico e un po’ strambo, che canta cose come Everbody needs somebody to love, cose così. Immaginiamo che tutti abbiano capito di chi stiamo parlando. Di Fabio Mian e Pietro Aradori. Pare siano stati avvistati poco dopo la vittoria contro Vigevano ordinare in una tavola calda scalcinata 4 polli fritti e una coca, con l’aggiunta di pane bianco tostato.
Hic sunt leones, ma anche i Blues Brothers
Finalmente adesso lo abbiamo scoperto. Caja non è tornato alla Fortitudo per caso: è stato merito di una volontà superiore, la stessa che ha messo in circolazione quelle meravigliose magliette col santino di Artiglione. Insomma, la Fortitudo è in missione. Caja è probabilmente arrivato in città a bordo di una Cadillac (poi scambiata con un microfono, per cultori), un paio di occhiali neri e un orologio digitale, rotto. Per adesso la missione procede bene: recuperata la Banda (anche se all’appello manca ancora qualcuno), si viaggia spediti verso l’obiettivo. Tenendo qualcuno con guinzaglio qua e là, visto che l’attenzione è sempre difficile da mantenere. Meno male che a tenere il palco contro Vigevano ci ha pensato la coppia di ali più in forma dell’Aquila, Mian&Aradori.
Forse a qualcuno pare difficile immaginare il duo d’attacco correre da un lato all’altro del parquet in perfetta sintonia, eppure è proprio quello che si è visto domenica al Paladozza. Più della metà dei punti segnati nell’ultima uscita stagionale dalla Effe porta la firma del duo occhiali neri e camicia. Non male, pensando ai dubbi che a inizio anno poteva aver destato un’accoppiata con tanti punti nelle mani, sì, ma che necessariamente avrebbe dovuto girare bene. Si prende le luci della scena anche Vencato, spesso nell’ombra di un Fantinelli che sta vivendo la sua miglior stagione. Punti, rimbalzi, assist: nel caso ci fossero ancora scettici in merito a uno dei nuovi volti biancoblù, potrà dire “Ho visto la luce“, restando in tema, dopo Vigevano.

Luca Vencato (©Valentino Orsini)
Il coraggio di crederci
Ripetiamolo: a questo punto siamo tutti in missione. Lo sono i giocatori, lo è Caja, lo è la società. Lo sgambettone di Udine a Rimini è arrivato dopo una lunga rincorsa, ma non è detto che di colpi di scena non possano essercene di ulteriori. Think, think, dovrebbe cantare qualcuno prima di ogni partita, dato che a questo punto (frase banale) ogni sfida è fondamentale. Non che sia semplice, chiaramente: a crederci c’è anche un’altra buona metà di serie A2, uno stuolo di squadre che proprio come la Fortitudo, in un momento o in un altro della stagione hanno dimostrato di avere le carte in regola per ambire a qualcosa di più. E allora che diritto ha, la Fortitudo, di crederci più degli altri?
Semplice, hic sunt leones. La sfida con Vigevano ha messo in luce che nessuno è indispensabile anche se sono tutti fondamentali, che si possono vincere le partite anche se si è stanchi e con le gambe svuotate dalle battaglie di pochi giorni prima, che per uno che esce, ce n’è uno che entra con la stessa fame. La Fortitudo interscambiabile di Caja, l’apoteosi del piccolo capolavoro che il tecnico pavese fece nemmeno un anno fa. “Ho visto la luce”, ripeterebbe qualcuno sulle note di Sweet Home Chicago, “Ho visto la Fortitudo“, correggerebbe qualcun altro con negli occhi il clean sheet di gennaio.

Attilio Caja (©Valentino Orsini)
Brindisi: attenzione, Fortitudo
Coraggio e gambe in spalla, dunque, perché la strada da percorrere a bordo della Blues-mobile verso il Palace Hotel è ancora molto lunga. Domenica non ci saranno terremoti, inondazioni o cavallette che tengano: Brindisi è uno snodo fondamentale per proseguire la rincorsa verso l’alto, un potenziale trampolino di lancio che sarebbe oro per la Fortitudo.
Non che gli avversari pugliesi siano il cliente migliore da affrontare per l’occasione: hanno tutti ancora lucide nella memoria le immagini della fatica che fece l’Aquila per chiudere ogni spiraglio a Ogden e compagni all’andata. Sperando che l’epilogo sia più dolce di una fidanzata abbandonata all’altare con un lanciafiamme in mano, sarà il campo a dire la sua. Ma non temere, Fortitudo, non: d’altronde, sei in missione per conto di…

Hic Sunt Leones (©Fortitudo Bologna Pallacanestro 103)
Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook
