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Fortitudo Bologna

Hic Sunt Leones – Cuci e scuci diventi maestro (o Sarto)

Tra la trasferta vincente di Pistoia e la sfida di vertice con Brindisi di sabato sera al Paladozza: la Fortitudo vuole continuare la striscia positiva

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Hic Sunt Leones crediti 1000cuorirossoblù
(©1000cuorirossoblù)

Hic Sunt Leones (S2, E10) – “Cuci e scuci diventi maestro“. Dirà ancora così qualche zdora bolognese, e dirà così la Fortitudo dalla partita a Pistoia in poi, visto che oramai, in quanto a racimolare vantaggi vertiginosi e poi giocarsi le partite punto a punto, l’Aquila sta diventando una maestra, appunto. E il detto calza a pennello anche col nome dell’Ercole della spedizione pistoiese, del Cristoforo Colombo di terra toscana, di Sant’Alvise da Venezia che 24 ore dopo il giorno dei morti ha restituito la vita a quelle povere anime in apnea davanti alla tv. Insomma, pani, pesci (e bombe) sul conto di Sarto, grazie.

Sarto e Moore, nome in codice di Batman e Robin

Insomma, alla fine dei conti si sarebbe potuto anche perdere, visto che il duo americano di Pistoia aveva la stessa ispirazione dei topolini di Cenerentola nel cucirle l’abito. E dire che c’erano quasi riusciti, con una pioggia di triple subite quasi insolita anche per una squadra come la Fortitudo, che abitualmente deve fare i conti con percentuali bulgare più o meno da chiunque passi dal convento biancoblù. Quando si gioca contro la Effe la mettono più o meno tutti da dovunque, Verona esclusa. Quella tripla di Johnson, quasi casuale per chi la ricorda, poteva trasformarsi nella pietra tombale della Fortitudo, dopo aver addirittura scavallato la doppia cifra di vantaggio nel terzo quarto. Un istante prima di cantare “Ho trovato, ho trovato” (in inglese, con accento toscano), però, a trovare la soluzione è la Fortitudo, tripla, liberi e via. La mezzanotte suona per Pistoia.

Solitamente, se la minestra nel calderone non gira, è difficile che la pietanza riscuota grande successo. Un po’ come accaduto al PalaCarrara, con Fantinelli a scodellare meno del solito e Della Rosa solido, sì, ma più applicato nel prenderne il meno possibile dietro che nello smazzare cioccolatini davanti. E allora a mettersi in proprio, alla fine, sono quei due con i guanti più morbidi di tutti, l’accoppiata Moore-Sarto, e peccato che si sia giocato dopo il 31 ottobre a Pistoia, visto che probabilmente i piccoli tifosi biancorossi avrebbero scelto proprio loro come costume di Halloween. Uno bravo nel capire che a tirare da più vicino al ferro è più probabile fare centro, l’altro che, se fosse stato al luna park, avrebbe portato a casa una valanga di orsi di peluche. Meglio per lui, che avrà ancora spazio in camera, e meglio per la Fortitudo, che si gode il proprio gioiello.

Lee Moore (©Fortitudo Pallacanestro)

Lee Moore (©Fortitudo Pallacanestro)

Verso Fortitudo-Brindisi: eliminare i momenti di down

Alla fine il copione della Effe ultimamente si sta rivelando sempre abbastanza simile: una partenza così così, la sfuriata, poi un progressivo controllo, anche se a volte si è toccato la terra ferma con lo squalo incollato alle caviglie. Poi rimasto a digiuno, sì, ma se da un lato è giustodire che questa Fortitudo sta convincendo sempre più per quanto intensità e applicazione, è anche vero che i poveri cuori dei tifosi biancoblù vorrebbero arrivare al 40′ con un po’ meno patemi, magari, senza che, riavvolgendo il filo, il cuci e scuci diventi un gioco un po’ troppo pericoloso. Ma finché Cenerentola si veste a festa piuttosto che farsi stracciare l’abito dalle sorellastre, beh, va bene così. Anche per le tasche dei vari cardiologi bolognesi.

Ora Brindisi, una di quelle squadre, come diceva giustamente Caja a “Palla A2”, che fa respirare profumo di serie A, un po’ per la storia del club, un po’ per la presenza di quel diavolo della Tasmania del basket che è Andrea Cinciarini, uno di quelli che vorresti che ti passasse anche il sale a tavola e la birra il sabato sera, tanta è l’affidabilità in regia dell’ex Azzurro, nonostante l’anagrafe dica 40 il prossimo 21 giugno. Tutti insieme appassionatamente al secondo posto, Fortitudo e Brindisi si contenderanno l’arrivo in vetta (nel caso in cui Pesaro dovesse perdere in casa con Scafati) o il merito di essere ancora sulla stessa curva di questo lungo inseguimento della banda pesarese. In sintesi, una di quelle partite dove è bene sperare che la ruota si fermi ancora sulla fetta biancoblù, visto che di rogna, quest’anno, l’Aquila ha già fatto il pieno.

Hic Sunt Leones ©Fortitudo Bologna Pallacanestro 103

Hic Sunt Leones (©Fortitudo Pallacanestro)

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