Fortitudo Bologna
La Effe da 0 a 100 – 10 statistiche di Fortitudo-Scafati
La Effe supera di 30 Scafati e aspetta domenica al Paladozza Cividale per un altro big match. Ma quali sono i dati chiave della sfida coi campani?
Che fosse importante vincere, chiaro. Superare di 30 una delle dirette pretendenti al salto di categoria, forse, non era quello che ci si sarebbe aspettati fino a metà partita domenica, in quel del Paladozza. La Fortitudo schianta ai 200 km orari una Scafati che vaga tra le tenebre per ampi tratti di partita, complice la serata piena di protagonisti tra le file biancoblù e, finalmente, una difesa cajesca. Insomma, di crepe, stavolta, se ne sono viste poche. Ecco a voi 10 statistiche chiave della gara contro la compagine campana.
10 dati di Fortitudo-Scafati
1 – Il codino che dovrebbe farsi Moore durante la gara. Il look in stile Pucca non convince più di tanto i fashion guru sugli spalti, ma finché porterà bene, caro Lee, i nostri occhi ti perdoneranno.
5 – I giocatori in doppia cifra dell’Aquila. Sarto, Sorokas, Moretti, Della Rosa e Moore si ritagliano un ruolo da assoluti protagonisti in fasi differenti della partita: un tandem a 12 posti in grado di sfruttare una corrente alternata che però, a differenza di altre uscite, non si stacca mai.
6 – Gli assist di Della Rosa. Va bene, le critiche di frenesia al pistoiese sono piovute come proiettili tra l’esterna a Roseto e la casalinga paladozziana (spiccano anche 4 palle perse), ma tutto sommato, se la palla arriva a chi deve, male non fa, anzi.
Gianluca Della Rosa (©Fortitudo Pallacanestro)
14 – Le palle perse di Scafati. La squadra di coach Crotti perde ben il doppio dei palloni della Fortitudo (7) subendo oltremodo il pressing asfissiante della squadra di casa. Ritoccano forse la statistica i pasticci finali dei gialloblù, a gara largamente decisa, ma la voce PP è specchio della grande prova difensiva dell’Aquila.
16,6 (%) – La percentuale dall’arco di Imbrò. 1 tripla messa a segno su 6 tentate. Ok, c’è ancora da crescere, ma intestardirsi dalla lunga a un certo punto della gara era pressocché inutile. Un piccolo passo indietro rispetto a Roseto, dove il siciliano era stato tra i più positivi. Gambe in spalla, ragazzo, che il pubblico sa bene (sigh) cosa sei in grado di fare.
Coppia Moretti-Sorokas, lunghi da grandi occasioni
29 – I minuti in campo di Moretti. Secondo in questa voce, dietro solo all’onnipotente Sorokas, si è abbozzato, in qualche angolo del Paladozza, a un timido “Moretti MVP?“. La risposta di Caja è stata che il classe ’98 è la definizione di “classe operaia in Paradiso”: prendila come vuoi Samu, sei comunque roba che in Fortitudo è destinata a badilate d’amore.
31 – Il +/- di Sorokas. Diciamo che il Dio del basket per qualche minuto domenicale ha deciso di farsi una passeggiata a Bologna, regalando un giro di giostra al buon Paulius, vista l’onnipotenza cestistica che il lituano ha mostrato nella seconda metà di gara. Da aggiustare la partenza, ma chiedere più di così varrebbe domandare al giocatore di fermarsi a pulire il parquet a fine gara.
44 – I rimbalzi totali della Fortitudo. Un’enormità se confrontati a quelli di Scafati, 30 complessivi. La Effe cattura tutto quello che le capita a tiro e, quando non ci arriva con le gambe, fa di tutto per arrivarci con una cattiveria agonistica quasi inedita in questa Fortitudo ’25-’26. 7 per Sorokas e 6 a testa per Mazzola e Moretti, ma la casella della lotta sotto al ferro premia tutti i giocatori entrati in campo per l’Aquila.
Paulius Sorokas festeggia coi tifosi (©Fortitudo Pallacanestro)
94-64, un +30 impressionante della Effe
60 – I punti segnati nel secondo tempo dalla Effe. 26 quelli segnati nello stesso periodo di Scafati. Chissà, magari la squadra di Crotti avrà esagerato con le lasagne all’arrivo in terra felsinea, ma l’impressione è che il diesel inserito da Sarto a inizio terzo quarto sia stato un beneficio non indifferente per i vari Sorokas, Della Rosa e tutta la compagnia cantante. Continuare.
64 – I punti complessivi concessi a Scafati. Si era discusso in lungo e in largo come fosse possibile che una squadra come la Fortitudo fosse alla disperata ricerca di una quadra difensiva dopo un bis deludente tra Supercoppa e Roseto. La risposta di Caja è stata quella di spedire la squadra in cantiere, chiedendo a 10 carpentieri di presenziare domenica al Paladozza, ore 18, con rinnovo alla settimana successiva in caso di vittoria. Scherzi a parte, magari non sarà questa la gara della maturità, ma almeno quella per capire ciò che Caja vorrebbe ogni settimana.
Coach Attilio Caja (©Fortitudo Pallacanestro)
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