Fortitudo Bologna
La Effe da 0 a 100 – 10 statistiche di Mestre-Fortitudo
Una Fortitudo incerottata supera anche Mestre e si prepara al derby con Cento. Superlativo Sorokas, ma ottima gara da parte di tutti
Lo ammettiamo, il basket visto ieri non è stato esattamente un Argentina-USA in semifinale olimpica del 2004, ma è anche vero che, date le meste premesse della trasferta lagunare, uscire senza ginocchia sbucciate e con altri 2 punti in saccoccia poteva sembrare irreale, per certi. E Mestre non sarà la squadra dei Monstars, sia chiaro, ma una Fortitudo che ruota in 7 (con Anumba in panca e il giovane Gamberini a far rifiatare qualcuno in regia) ed controlla per quasi 20′, beh, in pochi effettivamente avrebbero potuto aspettarsela. Una Fortitudo fortitudina, finalmente. Ecco 10 dati di Mestre-Fortitudo, terminata 58-81.
10 dati di Mestre-Fortitudo
1 – I quarti dove la Fortitudo ha segnato meno di venti punti. Il terzo, per l’esattezza, dove comunque il fatturato è stato di 18. A volte tanta difesa vuol dire poco attacco, a volte hai un Sorokas indemoniato che farebbe canestro anche se avesse uno sciame di api ad aggredirlo. Segnerebbe, e le metterebbe tutti a sedere, con le ali basse, a chiedere scusa. Il Titiro dei nostri tempi.
2 – La classifica della Fortitudo. Rieti perde di 20 con Bergamo in casa e la Effe vince, motivo per il quale, a oggi, la banda di Caja festeggia la seconda piazza in solitaria. “L’è ancora longa“, si dice da queste parti, ma per adesso va bene così.
4:40 – I minuti per Gamberini. Torna in campo dopo lo spazio in Fortitudo-Torino (non tra i giovanotti di Gassman, ma nella partita vera) e paga un po’ d’entusiasmo, visto il doppio sdeng da 3 e 2 palle perse. Con Moore fuori dai giochi potrebbe arrivare più spazio? Forse. Comunque, i compagni vogliono nuovi motivi per portare le paste dopo allenamento.
Federico Gamberini (©Fortitudo Pallacanestro)
5 – Le triple segnate da Mestre. Per chi l’ha sentita in radio, il mantra era solo uno: “Il ferro gli dice no“. Per quanto un po’ ripetitivo, lo speaker diceva il vero: alla squadra di casa non è entrato praticamente nulla, complice una serata così così delle principali bocche da fuoco (Curry 4/10 da 2, Giordano 3/12 dal campo). Non è sempre domenica. E infatti era mercoledì.
8 – I rimbalzi di Guaiana. Seconda uscita stagionale nel quintetto, chiamato a portar palla un po’ più spesso rispetto a quanto fatto nelle ultime gare, dove sostanzialmente si è dovuti andare avanti a blocchi e legnate. Solito lavoro sporchissimo dietro, e peccato che il ferro lo premi meno di quanto avrebbe meritato in alcuni frangenti. Viene in mente una famosa gag di Orsolini: “Perché non tiri di destro?“. “Perché sarebbero guai per tutti“. Ancora in attesa dell’attacco del siciliano, per ora una difesa attenta e coriacea basta e avanza alla causa biancoblù.
10 – Le triple tentate da Sarto. 2 quelle messe a segno. Si incaponisce dalla distanza, peccando, ma ha mani talmente educate che quando non ciuffano (nel senso di far ciuf, non di rubare, per i meno avvezzi al termine) quasi è normale stranirsi. E quando ne entrano pochi i punti sono comunque 12, per dire. Si rende comunque utilissimo in ogni frangente: 5 rimbalzi, 4 assist. In fin dei conti, in partite del genere va anche bene tenere qualche cartuccia in canna. Il compagno che fa la verifica e dice che è andata male, ma quando la prof consegna ha preso 8.
17 – Gli assist complessivi della Fortitudo. Non è una serata alla Stockton per nessuno, ma a vedere il tabellino l’unico 0 alla voce assist è di Moretti, che ha mani meno delicate rispetto al resto della compagnia. Ancora in crescita Della Rosa, brillante, ordinato, perfetto, ordinaria amministrazione per Fantinelli. E il resto della compagnia a seguire.
Gianluca Della Rosa e Valerio Mazzola (©Fortitudo Pallacanestro)
26 – I minuti in campo di Moretti. Un po’ per necessità, un po’ perché c’era bisogno di scuotersi, il centro che aveva fatto dimenticare di Dennis Rodman per qualche partita è finalmente tornato. Meno devastante rispetto ad altre uscite, va bene, ma punti e rimbalzi del degno baffuto erede di Mazzola che si sbatte sotto al ferro e sfiora la doppia cifra. É baffo time, again. Iniezione di fiducia.
34 – La valutazione di Sorokas. Forse non è un giocatore di basket, ma un messia venuto a Bologna per liberare la Fortitudo da tutti gli errori commessi negli anni precedenti nella scelta degli stranieri. Fa un po’ quello che vuole da ogni lato del campo, e oltre ai 27 punti a referto firma anche la doppia doppia da 10 rimbalzi e 5 falli subiti. L’amico che quando il professore ti chiama per l’interrogazione si alza e si offre volontario, evitandoti il 2 diretto. E che prende 6, senza aver aperto libro, perché era fuori a fare aperitivo. Idolo delle folle.
Paulius Sorokas (©Fortitudo Pallacanestro)
61.4 – I punti di media concessi dalla Fortitudo nelle ultime 5 partite. Banalità, ma le vere squadre cajesche sono quelle che difenderebbero anche sulla cartaccia che il tifoso lancia verso il cestino. Lo diceva anche un vecchio allenatore di pallanuoto: se il portiere para, al massimo la partita finisce 0-0. Anche se lo sport è diverso, la sostanza resta quella.
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