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Fortitudo Bologna

Sorokas: «Sto bene, domenica ci sarò. Il Paladozza? Non vedo l’ora»

Le parole del lituano a Canale 88: la voglia di Sorokas è tanta, di scendere in campo e iniziare la sua prima stagione in biancoblù

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Paulius Sorokas crediti Fortitudo Bologna
Paulius Sorokas (©Fortitudo Pallacanestro Bologna 103)

Paulius Sorokas, una delle colonne della Fortitudo 25-26, è stato ospite di Canale 88. Il lituano è stato certamente in più positivo nella mesta partita in semifinale di Supercoppa contro Forlì, mettendo a referto ben 21 punti e soprattutto dando prova di una grinta e una garra che troveranno certamente tanto amore dalla sponda fortitudina. Qui le sue parole nel corso della trasmissione.

Le parole di Paulius Sorokas

Come sta andando a Bologna? «Stiamo lavorando tanto, non ho ancora avuto molto tempo per vedere la città: spero di poterla conoscere meglio col passare del tempo».

Domenica ci sarai o hai avuto problemi coi crampi? «Nessun problema, ho fatto allenamento pieno oggi e sarò pronto per la prima di campionato».

Venerdì è arrivata la prima sconfitta dopo un precampionato di sole vittorie. «Ci dispiace. Abbiamo fatto bene per i primi 15′, poi nel terzo quarto avremmo dovuto fare meglio. Dobbiamo mettere più energia e fare quello che ci chiede il coach. Domenica saremo pronti».

Coi compagni come va? «Bene, siamo tutti nuovi e ci vorrà un po’ di tempo per adattarci, ma saremo una squadra che lotterà in difesa e userà la velocità con tutti i giocatori. Al coach piace quando la palla si muove, non c’è un leader, tutti possono essere protagonisti. Sera dopo sera, conta avere subito lo spirito di chi vuole vincere» ha continuato Sorokas.

Paulius Sorokas (©Fortitudo Pallacanestro)

Paulius Sorokas (©Fortitudo Pallacanestro)

Come ti trovi con Caja? «Bene, negli anni passati ho affrontato le sue squadre, conosco io suo sistema. In estate me lo ha spiegato e mi piace. Serve intelligenza cestistica, capacità di trovare i punti deboli dell’avversario e giocare di squadra. Sono arrivato perché mi piace il suo modo di lavorare, cerco ogni giorno di inserirmi un po’ di più. Con il tempo ci inseriremo sempre meglio»

Ti ritieni un leader? «Nello spogliatoio, perché in campo non ce n’è uno. Ho esperienza, quando ero più giovane era un grande aiuto se qualche esperto mi aiutava. E mi piace quando i ragazzi mi ascoltano, non sono uno che rompe tanto, sanno che se parlo è perché dico cose giuste. Ciò è reciproco, possono essere anche loro ad aiutare me. Questo è il lavoro dello spogliatoio».

Che campionato ti aspetti? «É la seconda lega più forte del mondo, l’Italia deve esserne orgogliosa. La cosa importante è sempre pensare alla prossima partita, tutti qua sono pronti e forti e daranno battaglia. Lo saremo anche noi, ci stiamo lavorando dal 4 agosto».

Su Lee Moore che ci dici? «É il mio vicino di casa. Fa parlare il suo gioco, è molto intelligente e si è inserito bene, lo vedo negli allenamenti. Poi il tifoso magari conta solo i punti, ma noi vediamo quelle tante cose extra che riesce a fare: è un ottimo giocatore, è bello averlo in squadra».

Giocare al Paladozza: ti emoziona l’idea? «Ci ho pensato durante l’estate, al momento della chiamata. É stato un mese e mezzo di preparazione, ancora non ci siamo allenati, ricordo come era da avversario, e posso solo immaginare come sarà a giocarci da padrone di casa».

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