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Fortitudo Bologna

La Effe da 0 a 100 – 10 statistiche di Pistoia-Fortitudo

La Fortitudo batte Pistoia a domicilio e si prende il secondo posto alle spalle di Pesaro. Decisivo Sarto con 32 punti, Moore scatenato nel finale

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(©1000cuorirossoblù)

Alla fine conta vincerle, partite così, e se è necessario andare sopra di 16 punti per entusiasmare una gara che di bello aveva poco, beh, allora ben vengano anche le baraonde finali, i soliti crepacuore biancoblù e via dicendo. Al PalaCarrara la Fortitudo prima vince, poi scende di giri, poi riesce a cavarsela in qualche rocambolesca maniera, presa per mano da un Alvise Sarto che domenica sera ha dovuto offrire da bere anche ai ragni negli scantinati del Lumosquare e un Lee Moore che, alla fine della fiera, si sta rivelando spesso e volentieri l’uomo giusto nel momento giusto nei finali di partita. Vittoria arrivata negli ultimi secondi, e via andare. Ecco 10 statistiche chiave della vittoria per 76-81 della Fortitudo a Pistoia.

10 dati di Pistoia-Fortitudo

1 – Le triple di Moore messe a segno. Un dato curioso, tenendo conto che l’americano è uscito dal campo con la bellezza di 22 punti segnati e la palma di uomo decisivo negli istanti finali. Male dalla lunga, ma totale dominio in avvicinamento al ferro, con quel bel basket fatto di penetrazioni e tiri in sospensione che fa alzare dal divano e battere le mani. In una serata dove s’è sparato da ogni distanza, un po’ di quel basket che non sa di NBA, guarda caso, proprio da un americano.

5 – I tiri da 2 segnati da Pistoia. Su 20 tentativi, per giunta. Confrontando il dato con i tiri da 3 (19 su 43 tentati), diventa chiaro come in una partita possa fare tutta la differenza del mondo la capacità di mettere dentro anche gli asciugamani dalla panchina, ma che non implichi automaticamente il vincere.

10 bis – Il plus/minus di Della Rosa. E che numero sarà mai, direte voi. Oltre a essere il miglior dato della squadra, insieme a Moore, l’ex capitano del Pistoia ha offerto quella che è stata per distacco la sua miglior prestazione in Fortitudo. Attacco difesa, una regia esponenzialmente meno caotica rispetto a qualche uscita precedente. E poi, come giusto che sia, un’accoglienza da pelle d’oca e applausi a ogni canestro segnato. Roba che nel basket si vede poco, oggi.

Lo striscione di bentornato del Pistoia Basket per Gianluca Della Rosa crediti Pistoia Basket

Lo striscione di bentornato del Pistoia Basket per Gianluca Della Rosa (©Pistoia Basket)

13 – Gli assist complessivi della Fortitudo. Un numero ben più basso rispetto alla media (21.3) della squadra che ne distribuisce più di tutta la serie A2 (170 complessivi). Con un Fantinelli meno tuttofare rispetto al basket da insegnare in Accademia delle scorse gare e un Della Rosa vigoroso ma più impegnato dietro che davanti, le manine fatate della Effe si concedono una serata meno brillante del solito. Che poi, se vinci, te ne dimentichi in fretta.

Punti e rimbalzi, serata da scuola basket

17 – I punti segnati dalla Fortitudo nel primo, secondo e quarto quarto. Numero che solitamente porta con sé sfighe inenarrabili, alla fine è sintomo della veemenza offensiva dell’Aquila, che si regala nel parziale più prolifico (il terzo) anche un trentello che rischia di segare le gambe di Pistoia. Il basket è uno sport per scaramantici, si sa, ma ogni tanto capita anche che la Rai trasmetta la Fortitudo e questa non perda. Che meraviglia.

25 – I minuti in campo per Mazzola. Buttato nella mischia come Michael Jordan nel mondo dei Looney Tunes in Space Jam, passando dal campo da golf al quintetto titolare al PalaCarrara, in fin dei conti Mazzola resta sempre la solita vecchia volpe, utile quando c’è da salire di giri, anche se non gli perdoneremo mai di essersi accorciato il baffo sansonico.

Valerio Mazzola (©Fortitudo Pallacanestro)

Valerio Mazzola (©Fortitudo Pallacanestro)

32 – I punti di Sarto. Sarà anche bravissimo a cucinare, avrà un talento nel cantare e da piccolo disegnava la Gioconda con gli occhi bendati. Ah, e probabilmente era il primo della classe in matematica e ha finito di leggere Il Conte di Montecristo in 3 giorni, la sera prima di iniziare la prima elementare. Insomma, meno male che quel giorno Alvise scelse di giocare a pallacanestro, e meno male che st’estate ha scelto di fare una capatina a Bologna, innamorandosi poi di tortellini e lasagne.

43 – I rimbalzi complessivamente catturati dalla Fortitudo. Serata di dominanza pura sotto al ferro, ago della bilancia della vittoria in terra toscana. 10 per il rientrante Mazzola, poi a scendere, come gli 8 di Sorokas e i 6 a testa per Fantinelli e Sarto. Braccia lunghe e cuori forti, robina che piace tantissimo in biancoblù. In questa voce, dietro solo ai 40.1 di media di Brindisi con 38.3 a gara. Quanto ispirano le torri a Bologna.

Americani di Pistoia decisivi, ma vince la Effe

49 – I punti complessivi di Knight e Johnson. Uno con il nome-incubo per chiunque sia uscito da Lettere, l’altro con un look da apache nativo americano, la coppia a stelle e strisce pistoiese è stata non solo spina nel fianco della Fortitudo, ma ha letteralmente scagliato nella retina tutto quello che gli è passato tra le mani. Anche la lavagnetta di Della Rosa, quello in veste biancorossa. L’ultima tripla, che sarebbe valsa l’overtime, o chissà che altro, però, non fa ciuf.

100 – La percentuale ai liberi della Fortitudo. In una gara dove i falli sono stati ad ampi tratti l’ago della bilancia biancoblù, in negativo, è arrivata finalmente una serata da bollino completamente verde nella voce tiri liberi. Certo, ne ha tirati 8 Sarto, che ieri sera avrebbe fatto centro anche nel cestino della dirimpettaia del PalaCarrara, se avesse voluto.

Lee Moore e Alvise Sarto crediti Fortitudo Pallacanestro

Lee Moore e Alvise Sarto (©Fortitudo Pallacanestro)

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2 Commenti

1 Commento

  1. Fratm

    4 Novembre 2025 at 1:23

    Bella rassegna, e gran bell’articolo 🤟🏻💙

    • Elisa Fiorini

      4 Novembre 2025 at 11:22

      Grazie mille!

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