Riccione Basket Cup, stasera Fortitudo-Cividale alle 20:30

Archiviata la prima amichevole con Rieti (positiva), la Fortitudo di coach Caja si prepara alla seconda uscita amichevole stagionale. Questa sera la Effe scenderà in campo alla Riccione Basket Cup, al Playhall di viale Carpi, evento alla sua prima edizione che ha raccolto ben 3 delle realtà di più alto livello della serie A2: Cividale, Pesaro e Fortitudo, mettendo da parte la mancata partecipazione di Forlì, non senza polemiche.

La Riccione Basket Cup 2025

Nella giornata di ieri Cividale ha superato abbastanza agilmente Pesaro 66-79, trascinata da Freeman e Cesana (11), Mastellari e Marangon (10), insieme al top scorer e miglior giocatore under 20 d’Europa Francesco Ferrari (14). Pesaro si è presentata a ranghi ridotti, provando a fare leva su un Miniotas da 17 punti ma perdendo poi terreno, cedendo sulla lunga distanza. E si, ripetiamolo, si tratta solo delle prime amichevoli, dove il risultato non fa minimamente testo. Però vincere fa sempre più piacere che perdere, indubbiamente.

Dopo aver lasciato l’onore agli altri di aprire le danze del torneo romagnolo, è tempo anche per la Fortitudo di scendere in campo e dare continuità alle belle cosine che sono uscite fuori dall’amichevole con Rieti. Alla Riccione Basket Cup la Effe farà subito i conti con il proprio passato incontrando Deshawn Freeman, che nelle ultime due stagioni è stato il perno dell’attacco biancoblù. Cividale sarà un ottimo banco di prova per testare ulteriormente una difesa che è parsa molto solida (si vedano gli appena 56 punti lasciati segnare a Rieti) e il talento di Moore, autore di 21 punti sempre contro i colleghi reatini. Appuntamento contro Cividale stasera alle 20:30 al Playhall, mentre domani, sabato 23 agosto, l’Aquila se la vedrà ala stessa ora con Pesaro nella giornata di chiusura della Riccione Basket Cup.

Deshawn Freeman lo scorso ano in Fortitudo (©Marco Melotti)

Impressioni

Le impressioni, a oggi, sono positive: belle facce, frasi d’amore per la causa biancoblù, Caja apparentemente contento. I presupposti, almeno per definire l’Aquila un gruppo di bravi ragazzi e seri lavoratori, ci sono senza dubbio. Si dovrà capire poi come gireranno le cose, se Anumba tornerà in fretta, se e quanto andrà impiegato Alberto Conti, “catapultato” al Palazola in seguito all’infortunio dell’ex Rimini. Ai microfoni si sentono dichiarazioni disparate, da chi, come Moore, sostiene che la prima o la seconda categoria non gli fa differenza, ma gli interessa solo vincere; chi come Sorokas si complimenta per il livello della serie A2, il più alto in Europa; chi, come Mazzola, ha scelto la Fortitudo come forse ultima sfida personale prima della fine della carriera. E altri, altri ancora. Le motivazioni, disparate, sono tante e tutte valide.

E allora sotto col lavoro, indifferentemente dal curriculum col quale i giocatori si sono presentati a Bologna: per Caja la filosofia è solo una, ed è lavorare. Con un gruppo così folto di giocatori che Bologna l’hanno vista solo dall’altro lato, Fantinelli e Mazzola a parte, servirà ancora un po’ di tempo per completare l’ambientamento e diventare quello che da queste parti si chiama un cuore Fortitudo. Un assaggio è arrivato lunedì pomeriggio, col solito accorato saluto di più di 1000 persone davanti al Paladozza, ma il percorso in biancoblù è appena iniziato.

I tifosi della Fortitudo Bologna (©Fortitudo Pallacanestro Bologna 103)

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