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FORTITUDO – Come si può dar ragione a Drucker? – 23 ago

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La domanda è di quelle che hanno risposta scontata. Come si può dar ragione a Drucker? Semplice, non si può. Non si può perchè la Fortitudo attuale, oltre ad avere diverso codice di affiliazione Fip ha anche – e questo è il punto chiave del discorso – diverso nome, Fortitudo Pallacanestro 103 questa la denominazione attuale. Quindi è impensabile che la FIBA possa accogliere un ricorso del genere, applicando, come da parole dell’avvocato Grassani su Il Resto del Carlino, una norma del 2014 a un lodo del 2010. La giustificazione è di quelle banali: sul sito attuale della Fortitudo103 c’è la storia della vecchia Fortitudo e questo basta per dire che la nuova società è collegata alla vecchia?

 

Sharon Drucker chiede 350.000 euro per il contratto del 2008-2009 non rispettato dalla vecchia società di Gilberto Sacrati. Firmò un triennale ma, di fatto, non fu mai tesserato e non allenò mai la Effe. La Fiba gli ha dato ragione bloccando i tesseramenti della Effe. Assurdo, se si considera che la società attuale, oltre ad avere diverso codice di affiliazione FIP e diversa denominazione, ha anche una partita IVA diversa.

 

Sembrava strano che la Fortitudo e i suoi tifosi potessero vivere un’estate tranquilla visti gli ultimi anni e quest’anno ci ha pensato Drucker a turbarla. Questo il commento di Muratori su Il Resto del Carlino: “La FIBA parla di continuità sportiva? E’ la stessa federbasket a smentire questa comunità: i premi di addestramento della Fortitudo di Sacrati, prima radiata dalla FIP e poi fallita in tribunale, non sono in alcun modo riconducibili alla 103 e in nessun modo estensibili ad una compagine societaria completamente diversa. Vorrei anche ricordare che i trofei di quel club non sono di nostra proprietà. Sa che fine hanno fatto i soldi dei NAS della Fortitudo di Sacrati? Dal 2010 li trattiene la federazione. Ma c’è anche un’altra questione. Perchè a distanza di 5 anni, col fallimento chiuso, ci creano questo problema pur sapendo che noi abbiamo codice di affiliazione diverso, partita IVA diversa e anche nella composizione societaria siamo una cosa completamente diversa, pur sapendo che i trofei non sono nostri? Questa vicenda sfavorisce economicamente e sportivamente la Fortitudo 103 che già deve giocare due gare fuori Bologna per la squalifica del campo. Come se ne esce? Delle due l’una: o ci ridanno i soldi dei premi NAS della Fortitudo trattenuti dalla FIP, e parliamo di oltre un milione di euro, o con quei soldi ci pagano tutti coloro che non sono stati soddisfatti dal fallimento della vecchia Fortitudo, lasciandoci iscrivere immediatamente gli americani, senza causarci altri danni”.

Muratori e Grassani sono stati chiari, Boniciolli anche. Bisognerà lottare ancora contro un’assurda sentenza della FIBA.

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