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FORTITUDO: ecco il bis! battuta Bergamo (66-56) in gara 2- 12 mag

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Dopo la bella e sofferta vittoria di gara 1, la Fortitudo ospita Bergamo per gara 2 delle semifinali Playoff. Gli uomini di Boniciolli, chiamati a bissare il successo di Domenica, hanno sofferto parecchio anche a causa di un secondo quarto da 2 punti in 8’ di gioco. La svolta alla partita l’hanno data, indubbiamente, la tripla di Candi sul finire di quarto e il tecnico rimediato da coach Galli.

LA PARTITA (22-14; 31-31; 51-42; )  – Boniciolli sceglie uno starting five composto da Sorrentino, Carraretto, Valentini, Samoggia e Iannilli. Proprio quest’ultimo, dopo aver preso 17 rimbalzi in gara 1, si presenta a gara 2 segnando 4 dei 6 punti iniziali e fornendo a Valentini l’assist per il momentaneo 4-2. La squadra di Galli prima trova i tiri liberi del pareggio con Chiarello, poi con Bona ottiene il primo vantaggio dell’incontro (8-11) costringendo Boniciolli al timeout. L’uscita dal minuto è di quelle da grande squadra: 4-0 di parziale firmato da Candi e Raucci e timeout che questa volta deve chiamarlo l’allenatore di Bergamo. Raucci spalle a canestro continua a portare a scuola i giocatori di Bergamo ed è proprio un suo canestro a fissare il punteggio sul 17-13. Con un parziale di 10-0, interrotto solo da un uno su due ai liberi di Guffanti, i biancoblu chiudono il primo quarto sul 22-14. In avvio di secondo quarto, dopo una persa banale di Valentini è Magini dalla lunga a riavvicinare Bergamo, poi con un parziale di 0-7, suggellato dalla schiacciata di Mercante,la squadra di Galli tocca anche il meno uno (22-21). La Fortitudo, causa attacchi confusi e palle perse sprofonda anche a meno 7 con le triple di Guffanti e Bona e i canestri di Masper. Gli uomini di Boniciolli riescono a produrre solo 2 punti in 8’ di gioco e Bergamo scappa via sul 24-31. A rompere il digiuno di punti ci pensano i tiri liberi, prima quelli di Candi e poi quelli di Raucci. A 30’’ dalla fine e sul punteggio di 28-31, coach Galli chiama timeout per organizzare l’ultimo attacco, ma la Fortitudo riesce a far commettere infrazione di 8 secondi agli ospiti e nell’azione successiva è una tripla di Candi a mandare le due squadre al riposo sul punteggio di parità: 31-31.

L’allenatore di Bergamo contesta in modo molto acceso quell’infrazione e le proteste gli costano un tecnico che fa iniziare il terzo quarto con due tiri liberi a favore della Fortitudo. Dopo l’uno su due di Carraretto ai liberi, Montano e Candi confezionano un mini parziale di 5-0 per il 37-31. Come già accaduto innumerevoli volte in questa stagione è Matteo Montano a dare il la all’affondo decisivo dei suoi: 7 punti con annessa tripla e fallo per la doppia cifra di vantaggio dei biancoblu (44-34). La Fortitudo prende poi il largo con un altri due falli e canestro, prima quello di Davide Lamma (49-38), poi quello di Samoggia, con il terzo quarto che si chiude sul 51-42. Nell’ultimo quarto Bergamo torna anche a meno 6, ancora con un canestro di Masper (53-47), ma ci pensa Carraretto a ricacciare indietro i tentativi di rimonta degli ospiti. La squadra di Galli si ritrova anche a meno 4 a poco meno di 2’ dalla fine, grazie a un canestro di Chiarello (60-56), poi Lamma riesce a far perdere palla a Bona ed esplode in un’esultanza rabbiosa in cui c’è tutta la sua voglia di vincere questa serie. Iannilli realizza il canestro del 62-56 e Bergamo nell’ultimo minuto di gioco si vede costretta a far fallo sistematico per cercare di rimontare. I tiri liberi di Lamma e Carraretto mettono il punto esclamativo sulla vittoria finale: vince la Fortitudo 66-56.

LA CHIAVE – La tripla di Candi a fil di sirena nel secondo quarto ha cambiato l’inerzia della gara, fin lì tutta dalla parte di Bergamo dopo un pessimo secondo quarto degli uomini di Boniciolli.

MVP – Leonardo Candi.

TABELLINI – ETERNEDILE FORTITUDO: Candi 12, Valentini 2, Lamma 5, Iannilli 10, Samoggia 2,  Montano 12, Sorrentino 2, Raucci 11, Carraretto 8, Italiano 2.

BERGAMO: Deleidi, Bona 6, Cortesi 4, Mercante 7, Magini 7, Guffanti 6, Azzola, Chiarello 11, Zanelli 5, Masper 10.

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