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Fortitudo, ora è tutto nero. L’editoriale del lunedì

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Il momento è indubbiamente complicato, troppo complicato ed inaspettatamente complicato. Chi si sarebbe aspettato di vedere la Fortitudo Bologna dopo sei giornate fanalino di coda della nostra Serie A e in una situazione che definirla borderline forse è persino riduttivo? Forse nessuno, nemmeno i più disfattisti o – come si dice a Bologna – i “mai goduti”. 

La Lavoropiù esce ancora sconfitta. Questa volta al PalaPentassuglia contro una Happy Casa Brindisi in grande forma, come dimostra il secondo posto in classifica in solitaria dietro alla corazzata dell’Olimpia Milano.

Finché fiato e gambe hanno retto, c’è stata partita, poi però nel secondo tempo i salentini hanno preso il là e Bologna li ha potuti solo guardare con il binocolo. D’Angelo Harrison, Darius Thompson e i lunghi di Frank Vitucci hanno messo sul parquet tutto il loro talento e lo strapotere nei confronti dei felsinei fino al 100-74 conclusivo.
Quella a Brindisi era una tappa segnata sul calendario, per tutta una serie di motivi, ma in particolare perché segnava il ritorno al PalaPentassuglia di Adrian Banks. Nel palasport vuoto, il grande ex di turno ci ha messo tutto sé stesso per emergere: 23 punti con 7 assist in 33’ di impiego.
La Fortitudo Bologna senza due titolari – Matteo Fantinelli e Ethan Happ – ed il proprio sesto uomo – Tre’Shaun Fletcher – è in emergenza totale.
In settimana alla corte di Meo Sacchetti è arrivato l’espertissimo Marco Cusin con un contratto mensile come tappabuchi nel reparto lunghi. L’ex centro della Nazionale però a Brindisi ha dimostrato di essere indietro di condizione e non ancora inserito negli schemi della sua nuova (forse provvisoria) squadra.

Forse i biancoblu faranno qualche altra operazione in entrata nei prossimi giorni. Il nome caldo e chiacchierato è quello di Wesley Saunders, vecchia conoscenza di Sacchetti a Cremona. Insieme alla Vanoli hanno fatto vedere ottime cose, ma – come dimostra il rendimento di Happ – a Bologna è un’altra cosa. Arriverà quindi Saunders? Rumors sempre più crescenti dicono di si, il GM della Fortitudo, Marco Carraretto, frena la trattativa. Nei prossimi giorni si vedrà.
Intanto però la stagione va avanti e la Lavoropiù perde i pezzi. Durante la partita con Brindisi, Leonardo Totè ha subito un infortunio alla caviglia. Non sembra troppo grave come problema, ma va comunque monitorato. Certo che per un ruolo già così scoperto, un bene non può essere. Con i soli Stefano Mancinelli, Marco Cusin e Todd Withers (macchina da statistiche e poco più), il rischio di essere corti c’è ed è evidente. 

Al di là delle evidenti sfortune, c’è il solito dato che fa storcere il naso un po’ a tutti: la difesa. Nelle ultime due partita ufficiali, con Brindisi e con Bamberg in Basketball Champions League, l’Aquila ha subito 100 punti. È indubbiamente un dato troppo elevato, nonostante la nomea che diversi elementi del roster siano cattivi difensori. Subire così tanti punti significa non essere mai in partita e non avere praticamente mai una chance di vittoria. Soprattutto se diversi pezzi pregiati sono ai box.
La prossima giornata contro Treviso, che si giocherà sabato sera all’UnipolArena, sarà il primo grosso viatico della stagione. Un risultato positivo – magari con qualche volto nuovo arrivato in settimana – sarebbe ossigeno puro per Sacchetti, altrimenti in caso di ennesima sconfitta andranno fatti ragionamenti più ampi e probabilmente prese decisioni importanti. La società, infatti, è chiamata – forse per la prima volta dalla rinascita – ad assumersi delle responsabilità pesanti che poi determineranno il futuro della squadra.

 

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