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Fortitudo-Piacenza: le pagelle “ad orologio”

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I primi due quarti raccontano una partita, i secondi due un’altra. Nella prima la Fortitudo è spavalda e concreta, nella seconda si scioglie fino alla resa supplementare (76-84). Occasione persa nonostante le emergenze infortuni, che pesano sui 40′ minuti e rimandano all’ultima giornata della fase 2 la definizione dell’avversaria playoff. Le pagelle ad “orologio”:

SHOW TIME

– Francesco Candussi (27 pt/9 rim/1 ass): o lui o niente. Sia in gestione ordinaria sia straordinaria, la Fortitudo lo cerca e a lui si affida che fa il possibile quando la situazione si fa critica. Basti pensare che quasi un terzo dei punti biancoblu sono suoi. 

 

GARBAGE TIME

– Matteo Fantinelli (8 pt/5 rim/9 ass): fino a che Piacenza non gli prende le misure, fa quello che vuole servendo assist in tutte le salse. Quando poi gli avversari si chiudono, le vie per lui si chiudono e la Effe va in tilt. 

– Saliou Niang (4 pt/10 rim/2 ass): i 10 rimbalzi dicono che a canestro salta a segno così come il minutaggio dimostra la fiducia che ormai si è guadagnato. Forse funziona più da esterno alto che basso. 

– Nazzareno Italiano (15 pt/6 rim/1 ass): il suo avvio arrembante lo salva dalla bocciatura completa così come i 43 minuti forzati sul parquet. Va a braccetto con la squadra, dopo il primo tempo perde il ritmo gara, uscendone progressivamente. 

– Simone Barbante (4 pt/2 rim/0 ass): non è Candussi anche se ci prova. Sfrutta bene i centimetri a difesa del pitturato, non altrettanto in fase offensiva.

– Lorenzo Bonfiglioli (0 pt/1 rim/0 ass): sarà anche la necessità ma vede aumentare la sua presenza sul parquet. In 9′ sul campo si propone poco in attacco ma non si fa scrupoli nel pressing a difesa della propria area. 

– Coach Luca Dalmonte: due facce della Fortitudo, una che gestisce con maestria e l’altra che lo manda in confusione. Almeno le carte le ha scombinate. 

 

OUT OF TIME

– Valerio Cucci (9 pt/9 rim/3 ass): irrequieto. Se impiega più del solito a sbloccarsi, non riesce a dare il solito contributo alla squadra prendendosi responsabilità che forse avrebbe potuto lasciare a qualche compagno. Il diverbio finale con il tifo, rivela il suo nervosismo. 

– Miha Vasl (9 pt/4 rim/3 ass): 6 palle perse senza riuscire a controbilanciarle con un apporto sostanzioso dall’arco (quello per cui è arrivato). Da mani nei capelli quando deve gioca da playmaker. 

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