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Fortitudo, un disastroso epilogo già annunciato

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L’epilogo peggiore, quello che nessuno avrebbe voluto, ma quello che – sotto sotto – tutti si aspettavano da tempo. Una fine quasi annunciata, una retrocessione che fa malissimo al cuore, al morale e alla piazza che vive 365 giorni all’anno per la Fortitudo e per i colori biancoblu.
La Effe saluta la Serie A e la Serie A saluta la Effe. La condanna è stata l’imbarazzante sconfitta al PalaDozza contro un pessima Napoli: il 56-64 finale è la dimostrazione del livello basso che si è visto ieri sera in Piazza Azzarita. Ci voleva veramente poco per battere questa GeVi, invece gli “eroi” di Antimo Martino hanno tirato fuori la peggiore prestazione offensiva dell’anno. Chi doveva prendersi la squadra sulle spalle, ha ciccato completamente l’appuntamento. E – anche se indelicato – questa volta è giusto fare anche nomi e cognomi: in primis quel Pietro Aradori che tanto millanta attaccamento alla maglia, poi a ruota un Robin Benzing da 0/10 dal campo e un Jabril Durham inguardabile da settimane. Non sono bastati i volenterosi Geoffrey Groselle e Matteo Fantinelli.
Emblematici delle poche idee espresse per tutto l’anno gli ultimi 4 minuti di blackout totale. Scelte scellerate in campo, dove si è provato ad andare solo con le – scarse – individualità come per esempio le incaponite di Branden Frazier e Gabriele Procida.
E allora A2 sarà. Ma già da oggi deve cominciare una nuova stagione in casa Fortitudo, ben più importante e delicata di quella dei verdetti del campo.
Questa società ha fatto il suo corso, è già andata oltre al proprio tempo facendo solo del male a questo club. Le scelte scellerate degli ultimi anni sono infinite e persino difficili da ricordare tutte. L’immagine della Fortitudo – agli occhi di tutto il panorama del basket italiano – è stata calpestata. La Effe è parsa quasi come la barzelletta del movimento e questo non è ammissibile per la storia e la gloria di questo club.
Ora è il momento di farsi da parte e lasciare il timone a chi ne è più competenze… se veramente si ama la Fortitudo come millantato da mesi. Questa società in A2 e in futuro non è più spendibile ed è abbastanza evidente. Anche la Fossa dei Leoni nelle ultime settimane si è esposta direttamente con striscioni: gli ultimi di ieri (“CON MURATORI E PAVANI SIAMO SENZA UN DOMANI” e “LIBERATE LA FORTITUDO”) sono stati emblematici. Altrimenti – come in realtà quasi sempre si è data l’idea – ci si è solamente riempiti la bocca di “fortitudinità” e “amore per la Fortitudo” calpestando quei valori e quegli ideali che vivono nei cuori dei veri tifosi da sempre. 

 

Foto Fortitudo Pallacanestro 103 

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