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Fortitudo, un successo che è ossigeno. L’editoriale del lunedì

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Il 2022 della Fortitudo Bologna si apre con un successo, voluto, importante e tanto sperato. La Kigili si impone 101-94 contro Varese in quello che è stato il primo (speriamo uno dei pochi) scontri salvezza.
I biancoblu – forse per la prima volta in stagione – si sono presentati all’impegno con le vesti di chi aveva i favori del pronostico per un roster più lungo e completo.
Infatti, nonostante l’assenza dell’ultimo minuto di James Feldeine, alle prese con un dolore lombare che sarà rivalutato nei prossimi giorni, la Fortitudo ha potuto contare su tutti (o quasi) i suoi effettivi.
E questo nell’economia della partita ha pesato tantissimo. Varese è andata ben oltre le più rosee aspettative, ruotando sette giocatori e rimanendo in partita – se non addirittura sfiorando il colpaccio – fino all’ultimo secondo.

 

Non è stata, tuttavia, la gara più brillante della Effe in stagione. Si sono viste tanti errori e disattenzioni. Soprattutto in difesa. Concedere 94 punti (48 nel primo tempo) ad una Varese così malmessa sono eccessivi. L’errore più grave è stato senza dubbio quello di lasciare l’Openjometis imporre il proprio ritmo. Si è corso molto e questo ha penalizzato sicuramente la Kigili.
Ma questa è stata solo la prima partita dopo uno stop forzato di 20 giorni in cui gli allenamenti a disposizione sono stati veramente pochi. Perciò gli errori si potevano e dovevano mettere in preventivo.

 

Andando alle note positive, non si può che non elogiare la prestazione di Benzing. Per una notte Robin si è travestito da Batman. Il tedesco è stato il protagonista assoluto, uomo chiave e decisivo nel finale concitato. Nel quarto periodo si è preso la squadra sulle spalle (17 punti realizzati!) e l’ha trascinata alla vittoria: triple, finte con arresto e tiro, penetrazioni… insomma 29 punti (top scorer della partita) e 33 di valutazione.
Ottimo l’esordio del neo acquisto Branden Frazier. Antimo Martino l’ha premiato lasciandogli il campo nei minuti conclusivi di gara: l’ex Zielona Gora ha dimostrato di poter essere un’arma importante dalla panchina. Discreto anche il rientro in campo dopo tanto tempo di Leonardo Totè, ma molto bene Geoffrey Groselle. Il lungo è ormai diventato il punto di rifermento dell’area biancoblu e se – come contro Varese – mette a segno anche i tiri liberi…Per concludere Pietro Aradori in difficoltà per quasi tutta la partita, ma poi nel finale si è reso protagonista e buone cose si sono viste anche dal greco Vasilis Charalampopoulos. Rivedibili le prove di Jabril Durham e Gabriele Procida.

 

Insomma la Fortitudo ha vinto una partita sofferta e forse è stato il miglior modo per strappare il referto rosa in vista della gara di dopo domani contro la Dinamo Sassari. Il parquet sarà sempre quello amico del PalaDozza, ma servirà un altro tipo di gara e approccio, soprattutto difensivo. Inutile dire quanto – per la classifica – sarebbe fondamentale strappare un altro successo. 

 

Foto Fortitudo Pallacanestro Bologna 103 

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