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Fortitudo – Una straripante Casale travolge i biancoblù, la serie si chiude sul 3-1 – 4 Giu

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LA PARTITA

Vittoria senza appello quella della “Effe” sabato, che ha spinto i tifosi a divorare i ticket disponibili per gara 4 già nel post partita di gara 3. Questa sera la squadra di Pozzecco è chiamata all’impresa, contro una Casale che dopo essersi scottata con la rovente atmosfera del Paladozza, cercherà di non farsi trovare impreparata.

Primo possesso della gara di marca piemontese, che sblocca subito il tabellino con Sanders da dentro l’arco. Ritmi altissimi da ambo le parti, Casale muove benissimo il pallone e grazie a Tomassini, Martinoni e Bellan prende il largo. Il play piemontese incide un solco nella prima frazione, mandando a referto 8 punti nel primo quarto. Notte fonda per i biancoblù, costretti a forzare le giocate offensive di fronte al muro eretto da Casale. La squadra di Ramondino approfitta della difesa morbida della Fortitudo, affondando nella metà conclusiva di parziale ben 18 punti. Cinciarini segna due punti per rialzare il capo, Denegri e Severini sbattono la porta in faccia ai biancoblù con 5 punti, mandando in archivio il quarto sul punteggio di 9-30. Secondi 10’ subito di marca casalinga, McCamey entra sul parquet e va subito a segno. Casale smorza i toni degli avversari: Martinoni mette a referto subito 7 punti, seguiti dalla tripla di Tomassini. Rosselli e Mancinelli cercano di colmare il distacco, ma Blizzard e Denegri vanificano gli sforzi dei biancoblù. Con il quarto agli sgoccioli, Blizzard si guadagna un giro in lunetta che frutta 3 punti, diventati 4 a seguito del tecnico a Pozzecco, successivamente espulso all’intervallo.

Il libero di Tomassini inaugura il secondo tempo, ma poco dopo Cinciarini segna in appoggio al tabellone con fallo, concretizzando il gioco da 3 punti. Fortitudo più compatta, che trova più continuità in attacco grazie a Gandini e Mancinelli, quest’ultimo autore di 6 punti, conditi da una schiacciata in transizione. Subentra la stanchezza per i giocatori, che si manifesta in un momento di sterilità realizzativa a cavallo alla metà del quarto. Martinoni interrompe il digiuno di Casale con due liberi, seguiti da una tripla. Manovra avvolgente per gli ospiti, che trovano la via del canestro grazie a Bellani e Blizzard, lasciati liberi di segnare indisturbati. McCamey, Fultz ed Italiano combinano per 5 punti, mandando le squadre all’ultimo periodo di gioco. Rientro dal mini break che vede subito il botta e risposta tra le due formazioni, chiuso dalle triple di Rosselli e Mancinelli. Parziale di 6-0 per la Fortitudo, spezzato dai 6 punti di Martinoni. Reazione dei biancoblù con McCamey, che mette in fondo al sacco gli ultimi 7 punti della “Effe”. Cronometro agli sgoccioli, ultimo possesso per Casale, che vince per 67-82, dopo aver preso le redini della gara sin dal primo quarto.

TABELLINI

(9-30; 24-52; 42-68; 67-82 )

Consultinvest Fortitudo: Cinciarini 9, Mancinelli 19, Okereafor 3, Fultz 2, Murabito ne, Montanari ne, Chillo, Gandini 4, McCamey 15, Rosselli 12, Pini 2, Italiano 1. All. Pozzecco.

Novipiù Casale: Ielmini , Denegri 9, Tomassini 12, Valentini , Blizzard 14, Martinoni 25, Severini 6, Cattapan, Bellan 5, Sanders 9, Marcius 2. All. Ramondino.

 

POSTPARTITA

Pozzecco: “Voglio innanzitutto ringraziare i miei giocatori, perché mi sono affezionato, abbiamo lavorato insieme ed abbiamo dato il massimo. Ringrazio Pavani per avermi concesso quest’opportunità, perché tornare qui alla Fortitudo è stata una delle cose più belle della mia vita. I tifosi sono stati incredibili, continuare a sostenere la squadra in un momento così difficile è stato bellissimo. Questo è stato un percorso molto faticoso per me, ma gratificante, speravo finisse in modo diverso. Nel mondo dello sport siamo condizionati troppo dal risultato. Questa squadra merita sicuramente la A1, ma ci sono cose che vanno oltre a questo. Infine complimenti a Casale, che ha meritato questa finale. Mi dispiace ma non voglio parlare di altro, perché credo che la qualificazione ce la siamo giocata negli ultimi minuti di gara 1”.

Cosa ti ha convinto fin dall’inizio che questa squadra andasse difesa?

“Per etica, per come sono fatto io, per come sono i giocatori. Ho cominciato ad allenare questa squadra perché ero convinto che potessimo fare bene. Ho avuto fiducia in questi ragazzi e ce l’ho ancora, io scendo in campo con loro”.

Il tuo discorso sembra quasi un discorso di addio: lo è?

“Non è il momento adatto per parlare di queste cose, non mi interessa parlare di questo. Quello che mi interessa è abbracciare i miei ragazzi. Ero già convinto di preparare la trasferta domani, bisogna sempre essere ottimisti. Mi dispiace aver dato questa impressione, anche se parlare del domani non mi piace. Lo farò con la società, ma non è questo il momento adatto”.

Un commento sull’arbitraggio e sulla tua espulsione?

“Sono un grande estimatore di Collina, un giorno mi disse: “Quando arbitro Pippo Inzaghi so che gioca sul fuorigioco, quindi devo stare attento a questo, sennò rischio di sbagliare professionalmente. Non è possibile che io sia un professionista pagato profumatamente, mentre gli arbitri no. Casale gioca in un certo modo, l’arbitro è costretto a saperlo. Così come deve sapere che noi abbiamo giocatori che fanno infrazione di passi in partenza. Sulla mia espulsione penso di aver fatto bene, volevo dare una scarica alla squadra. Ma non voglio commentare ulteriormente, perché poi diventano protagonisti e non lo sono, non lo sono mai stati e mai lo saranno. Ma lo dico in loro favore, perché ricevano un trattamento economico diverso, che permetta di fare valutazioni diverse sul loro operato”.

                                                                             

Ramondino: “C’è grandissima soddisfazione da parte nostra per la qualificazione, è un risultato storico per il club e la città. Se possiamo festeggiare dopo una partita di questo livello, umano e tecnico, penso sia la giusta fotografia di quello che questa squadra incarna”.

Ti aspettavi un andamento simile della gara?

“Io credo che abbiamo fatto una partita non diversa da gara tre, ma abbiamo avuto più continuità oggi. Siamo stati bravi a fare il nostro gioco, ciò ha creato frustrazione tecnica negli avversari, probabilmente anche questo ha influito nel creare parziali importanti”.

Preparazione della gara e similitudini con gara 3?

“Non sono d’accordo sull’andamento di gara tre: la creazione delle occasioni è stata ottimale, ci è mancata la concretizzazione delle stesse. Le scelte durante la partita sono state giuste per 25 minuti, oggi in più abbiamo messo in campo più intensità”.

                                                                            

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