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Guida alla Fortitudo 23/24

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Foto di Valentino Orsini/Fortitudo Pallacanestro

Estate terminata anche per la Fortitudo che domani sera entra sul parquet per il sua prima uscita ufficiale. L’appuntamento è la Supercoppa contro Piacenza, poi toccherà a Cento ed eventualmente ad altre in caso di esito positivo.

Un’estate senza paure ma comunque movimentata e caratterizzata da tanti avvicendamenti, societari e di roster. Probabilmente si fa prima a scrivere chi sia rimasto, la risposta è semplice: Aradori, Panni e Fantinelli, pilastri ormai stabili di un microcosmo modificato quasi in toto. 

Dalla presidenza al coach, dal GM ai giocatori stessi; è il momento di capire, provarci almeno, cosa aspettarsi dalla stagione 23/24 della Effe. Facciamolo in modo schematico rispondendo ai più classici degli interrogativi cestistici.

Roster per ruolo agli ordini di coach Attilio Caja (confermato Matteo Angori come assistant coach): 

Guardie: 21 Matteo Fantinelli (c), 11 Alessandro Panni, 9 Riccardo Bolpin, 3 Luigi Sergio, 0 Nicola Giordano.

Ali: 4 Pietro Aradori, 5 Alberto Conti, 44 Celis Taflaj, 33 Deshawn Freeman.

Centri: 35 Mark Ogden, 36 Alessandro Morgillo. 

Probabile quintetto base: Fantinelli, Bolpin, Aradori, Freeman, Ogden. 

Punti di forza: 

Indubbiamente ripartire con un’ossatura italiana collaudata nella categoria e che condivide il parquet da diverse stagioni. In A2 la coppia Aradori-Fantinelli sa fare la differenza e continuerà a farla. La certezza pressoché matematica di una differenza è data anche dal Paladozza. Si sa e si ripete sempre come la Fossa e tutto il Palazzo siano il sesto uomo perfetto, va sottolineato considerando una campagna abbonamenti già decollata. 

Incognite: 

La linea di backup. Chi sarà chiamato in campo a gara in corsa è in grado di dare un’apporto che non faccia rimpiangere i cosiddetti “titolari”. Considerando la distribuzione dei punti nelle amichevoli il dubbio è più che legittimo così come il conseguente: lo starting five quanti minuti di qualità ha? Contro Udine, per il momento la prova più ficcante per i biancoblu i 5 scelti per la palla a 2 hanno giocato rispettivamente: Fantinelli 29′, Bolpin 27′, Aradori 26′, Freeman 25′, Ogden 33′.

Punto Americani: 

Prendere abbagli è sempre dietro l’angolo, però le prime impressioni fanno ben sperare. Ogden e Freeman, più il primo del secondo, hanno ben impressionato durante la preparazione ed i primi test. Il pivot canestro lo sa fare e anche con semplicità alzando la probabilità che il gioco offensivo passi dalle sue mani e si costruisca molto vicino al ferro. Sarà la prima opzione dentro l’area, lasciando invece spazio ad Aradori dal perimetro. L’esito della storia con Davis e Thornton non dovrebbe ripetersi.

Punto Italiani:

Fatto tesoro delle conferme di Aradori e Fantinelli e di ciò che hanno portato e porteranno in dote alla Fortitudo, anche riavere Panni è prezioso se impiegato con intelligenza e se soprattutto lui saprà dosare energie fisiche e nervose. Gli entranti, invece, sono da scoprire, o meglio, è da scoprire, come scritto in precedenza, che aiuto possono dare alla causa. Bolpin avrà un ruolo centrale da navigata, nonostante i 26 anni, guardia LNP; conosce il campionato e le squadre che ci giocano, furbizia ed esperienze saranno fondamentali. Anche Giordano potrà trovare spazi importanti per supportare le prime scelte; solamente 20 anni ma già due stagioni in A2 e tutto da guadagnare. Dubbi maggiori, invece su Sergio, veterano della categoria ma 35 anni e non esattamente proveniente da un ultimo anno brillante compromesso dalla rottura del tendine d’achille a gennaio. Infine Morgillo, chiamato ad interpretare il ruolo di ombra di Ogden e, per forza di cose, importante quando l’americano necessariamente rifiaterà.

Dubbio Taflaj:

L’albanese ex Torino non sta trovando spazio, per ora, nelle rotazioni di Caja. Con che prospettive si è unito al roster?

Possibile sorpresa: 

Alberto Conti. Volutamente non inserito tra gli italiani, il bolognese è alla grande occasione della carriera. Il grande salto in A2 nella sua città è il palcoscenico ideale per farsi trasportare dall’entusiasmo ed entrare in sintonia con compagnia di squadra e piazza. Da tenere d’occhio con attenzione. 

Obiettivi stagionali:

Va analizzato un girone decisamente livellato verso l’alto per capire dove può arrivare la Effe. Fino a febbraio quindi, prima della seconda fase, si dovrà combattere per arrivare più in alto in classifica e, soprattutto, vincere quegli scontri diretti utili poi in primavera ed in chiave playoff. Oltre alle due retrocesse Trieste e Verona, la Fortitudo ritroverà Forlì, Udine e Cento. Centrare la quinta posizione su 12 potrebbe rappresentare un primo traguardo alla portata.

Da domani chiacchiere a quasi zero, parola al campo.

 

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