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il Resto del Carlino – Scontri fuori dal Palazzo, arrivano le condanne

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Giustizia è fatta. Era il 22 aprile 2018 quando, fuori dal Paladozza, avvenne una guerriglia che portò a trentotto denunce, un ferito, dieci daspo e due obblighi di dimora. Ieri, due anni dopo, il tribunale ha emanato la sentenza definitiva: 16 condanne abbreviate e 12 assoluzioni decise dal giudice Levoni, con pene che girano dai 4 mesi a un anno. L’avvocato Gabriele Bordoni, difensore degli imputati, ha espresso la sua: “Un episodio censurabile, anche se resta il mistero su come sia stato possibile che gli ultrà varesini siano giunti indisturbati a contatto con quelli della Virtus”.

I fatti avvennero proprio nel pre-gara di Virtus-Varese: sei mesi dopo, la Digos chiuse l’indagine con misure cautelari nei confronti di tue tifosi varesini, ritenuti responsabili dell’aggressione al virtussino. Entrambi dovevano rispondere di lesioni aggravate e di rissa, porto e utilizzo di oggetti atti a offendere. Secondo le accuse mosse da Rossella Poggioli, pubblico ministero, gli ultrà di Varese – poco prima della gara -, avevano sostato in un bar vicino a Palazzo e, muniti di spranghe e catene, avevano attaccato i tifosi bolognesi. Il gruppo era stato identificato dalla Digos e bloccato dalla polizia: vennero perquisiti anche i mezzi, che erano pieni di altre armi. Secondo quanto citato dal capo di imputazione, tutti portavano passamontagna, sciarpa, cappello con visiera e felpa con cappuccio “per rendere improbabile la loro identificazione”. 

Morale della favola: per diciassette la Procura aveva chiesto pene da un anno e mezzo, ma solo 10 dei 38 imputati iniziali hanno però scelto la via del dibattimento.

Fonte: il Resto del Carlino – Nicola Bianchi

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