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La striscia bianconera si ferma a Mantova – 21 gen

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Mantova stoppa la corsa bianconera. Il finale è 77-74. (parziali: 18-15; 35-29; 60-47)

 

DINAMICA GENERALE MN: Giachetti 10, Daniels 9, Vencato 1, Albertini n.e., Timperi, Candussi 15, Casella 7, Amici 20, Corbett 13, Gergati, Bryan 2, Rinaldi n.e. All. Martellossi.

SEGAFREDO BO: Spissu 13, Umeh 12, Pajola 1, Spizzichini 5, Petrovic n.e., Rosselli 15, Michelori 9, Berti n.e., Oxilia, Penna 3, Lawson 16. All. Ramagli.

 

Più di due mesi e mezzo. Tanto è durata la cavalcata dei bianconeri, quest’oggi caduti per mano di Mantova. Padroni di casa che hanno legittimato il vantaggio per quasi tutta la contesa, raggiungendo un distacco massimo che ammontava sino a 21 punti di margine. Virtus che ha avuto il merito di non disunirsi e crederci sino in fondo, trovando addirittura il vantaggio dopo un recupero incredibile. Peccato che questa volta gli ultimi possessi abbiano premiato le sorti avversarie e non quelle dei bolognesi. Ma veniamo alla cronaca del match. Segafredo che si schiera con il classico quintetto base in cui ritorna il giovane Oxilia. In campo sin dalle prime battute anche Spissu e Lawson nonostante gli infortuni alle caviglie patiti da entrambi in settimana. Dopo qualche istante di ritardo dovuto alla risoluzione del problema alla retina di uno dei canestri, la partita comincia su ritmi piuttosto blandi, salvo poi accendersi in un lampo. Umeh riporta i suoi in parità a quota 8 ma i padroni di casa rispondono con un 10-0 di parziale, inaugurato dalla pioggia di bombe esplose dal tandem Giachetti-Daniels. Immediato il timeout di Ramagli utile a spegnere il fuoco mantovano e risvegliare i suoi che, finalmente, ritrovano la propria difesa. Le palle recuperate danno fiducia alla Virtus: contro break firmato dall’acciaccato Lawson che, ancora con il tiro pesante, ne segna sei in fila. Ospiti comunque costretti ad inseguire al 10’ sul punteggio di 18-15. Il match stenta a decollare complice i tanti errori dal campo che non consentono ad entrambe le compagini di prendere il sopravvento l’una sull’altra. Dopo 4’ di digiuno Candussi trova la via del canestro, imponendosi a rimbalzo offensivo nel cuore della difesa ospite. La stessa continua a latitare, offrendo una seconda chance a Casella che non sbaglia. Spizzichini prova a caricarsi in spalla i compagni segnando un paio di canestri importanti che lasciano Bologna ancora sotto nel punteggio ma comunque a contatto (26-21). Lawson è più forte del proprio dolore andando ad inchiodare la bimane nel traffico delle maglie mantovane. Una svista della terna regala palla ai padroni di casa, bravi ad approfittarne con la successiva tripla a bersaglio di Daniels. Il contest da oltre l’arco prosegue sull’asse bianconero Penna-Lawson a cui Giachetti risponde con la stessa moneta prima della pausa lunga. Il distacco rimane invariato sul punteggio di 35-29.

Al rientro in campo l’energia di Mantova non si è per nulla esaurita. La striscia positiva da oltre l’arco continua sull’asse Amici-Giachetti, grazie al quale gli uomini di coach Martellossi tentano la fuga. Rosselli segna un facile layup ma non basta. Troppe le perse bianconere a cui si aggiungono i molteplici errori dal campo che spianano la via ai padroni di casa, abili nel portarsi sino a +21. Ramagli gioca l’inevitabile carta della zona che lo ripaga con un immediato 0-5, prontamente interrotto dal timeout del coach mantovano. Umeh si accende con una tripla delle sue, esagerando poi nelle azioni seguenti che lo portano a commettere un fallo antisportivo su cui Bologna non paga dazio. L’ultimo periodo si apre nuovamente con un parziale bianconero sull’asse Rosselli-Spissu, valido per il -9. Capitan Michelori segna dalla media un ottimo jumper, ergendosi poi a condottiero d’esperienza di una difesa tornata ad essere piuttosto solida. Spissu colpisce nuovamente dalla distanza, costringendo Martellossi al timeout, utile per rianimare i suoi. Corbett risponde alla stessa maniera, seguito a ruota da Amici, vera spina nel fianco della Segafredo. Ennesimo antisportivo fischiato dalla terna che, forse, si lascia scappare un po’ di mano la gestione della contesa nel momento più delicato. Bologna torna ad una sola lunghezza di svantaggio guidata dal solito Spissu, bravo poi a regalare il controsorpasso ospite con una “lacrima alla Navarro”. Michelori è perfetto dalla linea della carità portando i suoi addirittura sul +5 (67-72). Giachetti risponde con la stessa moneta prima di uscire per falli, mentre a Oxilia non riesce il tentativo di imitare il proprio capitano, offrendo così a Casella la possibilità, non fallita, di impattare nuovamente il match. Rosselli è glaciale dalla lunetta riportando i bianconeri al comando delle operazioni. Sul fronte opposto Candussi beneficia di troppa libertà a rimbalzo offensivo, convertito poi in due facili punti. Amici sbaglia nel momento topico della gara scivolando malamente ma trovando, grazie all’aiuto della dea bendata, lo spiraglio per il passaggio a Candussi, bravo a raccogliere un pallone sporco e tramutarlo in una bomba che straccia la retina del canestro bianconero sulla sirena del 40’. Al PalaBam può partire la festa di Mantova che si impone sulla capolista per 77-74.

 

Gara dai due volti quella degli uomini di coach Ramagli che hanno subito l’impatto dei padroni di casa per quasi metà gara, trovandosi anche pesantemente in svantaggio. Da sottolineare poi l’inversione di marcia della Segafredo che ha reagito con veemenza e pazienza, sapendosi adattare tatticamente al match sfruttando le debolezze avversarie. Virtus che esce dalla contesa a testa alta, sapendo di aver messo in campo tutte le energie psico-fisiche disponibili, in una situazione che rimane di emergenza. Imperativo ora recuperare le energie in vista di un’altra trasferta complicata in quel di Ravenna, attuale terza forza del campionato. In attesa che il mercato possa portare in dote un rinforzo utile alla causa e ad ampliare le rotazioni di Ramagli. Stay tuned. 

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