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La Virtus espugna Belgrado 75-77 mettendo la ciliegina su un girone d’andata esaltante!

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Foto Virtus Pallacanestro


PARTIZAN MOZZART BET BELGRADO – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA 75 – 77 (18-23, 18-18; 19-19, 20-17)

Partizan Belgrado: Vukcevic, Leday 5, Koprivica n.e, Punter 12, Jaramaz 12, Nunnally 19, Adjusic, PJ Dozier 5, Ponitka 2, Kaminsky 10, Caboclo 10. All: Z. Obradovic 

Virtus Segafredo: Cordinier 9, Lundberg 16, Belinelli 14, Pajola 1, Dobric, Mascolo n.e, Cacok 4, Shengelia 10, Hackett 10, Polonara, Dunston 3, Abass 10. All: L. Banchi 

Tiri liberi: PRZ 11/17 ; VIR 15/17

Tiri da due: PRZ 20/34 ; VIR 16/26

Tiri da tre: PRZ 8/26 ; VIR 10/28

Rimbalzi: PRZ 32 ; VIR 28

Falli: PRZ 21 ; VIR 20 

Arbitri: MOGULKOC – SUKYS – UDYANSKYY 

Ultimo turno del girone d’andata per la Virtus Segafredo Arena che si presenta alla Stark Arena con un record più che positivo di 11-6, la squadra di Obradovic particolarmente in forma tenterà di accorciare in classifica per riproporsi ancora una volta ai playoff. Partita dall’altissimo livello tecnico tattico ed emozionale vista anche la cornice dei 18.000 tifosi bianconeri presenti sugli spalti dell’arena di Belgrado. 

La cronaca 

Partizan: Dozier, Punter, Ponitka, Vukcevic, Caboclo

Virtus: Hackett, Belinelli, Cordinier, Shengelia, Dunston 

Buon avvio per le Vu Nere che mantengono calma e sangue freddo in un ambiente come sempre incandescente alla Stark Arena, ottimi possessi iniziali su entrambe le metà campo forzando alcune palle perse ai padroni di casa, risultato di 6-9 per i bianconeri dopo i primi 5’ di gioco. La difesa arcigna dei bianconeri, le geometrie offensive create da Shengelia permettono alle Vu Nere un primo tentativo di fuga sul +9 a 2’ dalla fine del primo quarto che costringe Obradovic al primo timeout. I ragazzi di Banchi arrivano anche sul +11, ma sul finale esce fuori il talento dei serbi che piazzano un parziale di 7-2 che vale il 18-23 sulla prima sirena. 

Avvio negativo dei felsinei che subiscono un 5-0 iniziale prontamente fermato dalla tripla del neo entrato Abass che si fa trovare pronto in angolo. La risposta al parziale casalingo è notevole con una Virtus che corre bene il campo e grazie alle conclusioni di Lundberg e Abass si porta nuovamente sul +9 obbligando Obradovic al timeout. Ritmi altissimi alla Stark Arena, intensità fisica da playoff e Vu Nere che trovano anche il +13, Caboclo però piazza subito la risposta dall’angolo riaccorciando sul -10 prima e sul -8 poi con la conclusione di un brillante Nunnaly. Confusione e percentuali che calano a picco negli ultimi due minuti di primo tempo che si chiude con un buon 36-41 per gli ospiti. 

 

Primo minuto ancora confusionario per entrambe le compagini in campo, poi è ancora la Virtus ad uscire prima con un parziale di 5-0 ancora frutto della pressione difensiva dei vari Hackett e Cordinier, il primo con una rubata lancia Belinelli alla tripla in transizione che obbliga ancora Obradovic al timeout, a poco serve vista la tripla di Cordinier del nuovo +13 Virtus. Il match diventa un botta e risposta di parziali, con i padroni di casa che piazzano un 9-0 importante che obbliga questa volta coach Banchi al timeout, dal quale capitan Belinelli esce fuori con una conclusione dai 6,75. A 2:50’’ dalla fine del terzo quarto un’apparente distorsione della caviglia sinistra di Daniel Hackett fa tremare i bianconeri, il numero 23 viene sostituito da Pajola e Punter sigla il -2. Dozier commette una grave ingenuità commettendo il suo quarto fallo su Cacok per poi vedersi fischiare un fallo tecnico per proteste che lo estromette per il resto della gara, situazione che frutta ben tre punti per i bianconeri. Terzo quarto denso di eventi e caratterizzato da tante pause, le Vu Nere riescono a contrastare i tentativi di rientro dei padroni di casa e si portano agli ultimi 10’ di gioco sul 55-60. 

Avvio ancora ad altissimi ritmi, questa volta per entrambe le compagini che si equivalgo sul 5-5 dopo 1:30’’ di gioco, con il Partizan che trova un Kaminsky fino al momento inesistente. Rientra Hackett per gli ultimi 5’ di gioco sul 63-67 Virtus, aggiornato da Jaramaz sul -2 al quale risponde proprio il numero 23, Kaminsky però fa 3 portando i suoi sul -1 e facendo esplodere ulteriormente la Stark Arena. Hackett e Lundberg fanno 2/2 ai liberi, portandosi su 68-73 a 2:30’’ dalla fine, frutto di tante ottime difese bianconere, che arrivano anche grazie ai continui cambi di quintetti effettuati da Luca Banchi. Leday porta a -3 il Partizan, poi Hackett sbaglia una tripla ben costruita e Nunnaly porta i suoi sul -1, Banchi chiama timeout con 1:11’’ dalla fine. Suiccede di tutto, prima Shengelia perde palla, Leday sbaglia dall’angolo in transizione, Caboclo cattura il rimbalzo ma sfonda su Toko, 39’’ alla fine con palla in mano Virtus sul 72-73. Iffe Lundberg sfrutta tutti zitti i 24 secondi a disposizione poi attacca il ferro mettendo a segno il +3 per i suoi, Obradovic chiama timeout per disegnare la successiva azione offensiva del Partizan con 18 secondi sul cronometro. Cordinier fa una grande difesa, spende poi il suo quinto fallo e manda Punter in lunetta, il 7 bianconero fa 2/2, Belinelli viene subito fermato con un fallo e il capitano nella bolgia di Belgrado mette a segno un glaciale 2/2. Punter subisce il fallo di Pajola a 4’’ dalla fine che evita ai serbi la possibilità di tentare la tripla del pareggio, l’ex Virtus fa 1/2, a rimbalzo Jaramaz e Lundberg buttano fuori la palla e gli arbitri all’istant replay assegnano la palla al Partizan con 3.5 secondi dalla fine, Kaminsky sbaglia la conclusione finale e le Vu Nere espugnano uno dei campi più difficili d’Europa con una prestazione assoluta che recita 75-77.

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