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Lunga battaglia al Paladozza: Piacenza passa ai supplementari 76-84

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Foto di Valentino Orsini/Fortitudo Pallacanestro

FLATS SERVICE FORTITUDO BOLOGNA – ASSIGECO PIACENZA 76-84 (25-16; 19-13; 13-28; 15-15; 4-12)

 

Statistiche:

Fortitudo: Bonfiglioli, Aradori ne, Natalini, Barbante 4, Vasl 9, Candussi 27, Fantinelli 8, Niang 4, Italiano 15, Cucci 9, Mingotti. All.Dalmonte.

Piacenza: Gajic 10, Franceschi ne, Miaschi 24, Galmarini, Pascolo 2, Querci 13, Mc Gusty 4, Soviero 4, Sabatini 15, Cesana 12. All.Salieri 

 

Tiri liberi BO 12/15 PC 15/21

Tiri da 2 BO 17/36 PC 18/38

Tii da 3 BO 10/35 PC 11/40

Rimbalzi BO 52 PC 43 

Falli BO26 PC 19

 

Arbitri: Boscolo, Pecorella, Lupelli.

Quintetti iniziali: 

Fortitudo: Fantinelli, Niang, Italiano, Cucci, Candussi.

Piacenza: Sabatini, Miaschi. Mc Gusty, Gajic, Pascolo.

 

Se l’approccio aveva fatto ben sperare, ecco che il secondo tempo riporta la Flats Service con i piedi per terra anzi la fa sprofondare nella gara che aveva condotto benissimo fino a quel punto. Candussi non si risparmia ma rimane troppo isolato al momento del dunque, quello in cui Piacenza crea lo scarto che la rimette in partita e la conduce poi alla vittoria. Senza Aradori, in panchina ma non disponibile, Italiano e Cucci fanno gli straordinari facendo sentire l’affanno finale. Quest’ultimo a partita terminata si scontra con la Fossa e torna furibondo negli spogliatoi. Non che il risultato in sé contasse tantissimo, ma per la Fortitudo si tratta di un’altra situazione gettata all’aria dopo un buonissimo avvio.

Lo sciopero del tifo nel primo quarto si ripete anche se la partenza convincente della Fortitudo è accompagnata dagli applausi. La scelta dello starting five votato alla fisicità, come anticipato da Dalmonte alla vigilia, ripaga l’intuizione con un 10-0 nei primi 3′. I biancoblu trovano le soluzioni più semplici mentre costringono Piacenza a forzare l’attacco, in grado di sbloccarsi solo da tre con Gajic dopo quasi 4 minuti. L’inerza rimane tutta dalla parte della Effe, trascinata dalla precisione di Italiano e Candussi (entrambi in doppia cifra già nel primo quarto) oltre l’arco e in post basso. Gli ospiti faticano a spezzare l’assolo bolognese, segnando col contagocce e continuando a concedere spazi troppo ampi sul perimetro che la formazione di Dalmonte non si lascia sfuggire aumentando il proprio gap con il passare dei minuti. Cesana prova a scuotere i suoi prima da tre poi dalla media sfruttando il calar del ritmo a fine primo quarto benché i primi 10′ di gara (25-16) parlino biancoblu.  

Come ormai noto, salgono i decibel del Paladozza per spingere Bologna a confermare quanto di buono fatto nel primo periodo. Spazio a Bonfiglioli per permettere a Niang di tirare il fiato mentre Cucci e Italiano rimangono saldamente al proprio posto a mantenere il canovaccio vincente e convincente anche in avvio di secondo periodo. Piacenza infatti resta a bocca asciutta per altri 3′ permettendo ai padroni di casa di salire fino a +14 (30-16) e dimostrarsi capace di scendere poche volte sotto la doppia cifra di vantaggio. Ci pensano ancora Candussi e Italiano a prendersi la responsabilità della finalizzazione e a cercare anche la giocata da highlights con alterne fortune ma giustificati da un punteggio sempre più rassicurante e dalla non risposta della squadra di Salieri, ingabbiata in un meccanismo di difficoltà dal quale sembra non riuscire ad emergere, commettendo anche le più elementari infrazioni. Il canestro di Candussi in tandem con Fantinelli sottolinea il trend e manda le squadre all’intervallo sul 44-29. 

Le stesse scelta della partenza non sembrano ugualmente efficaci. Piacenza pare aver preso le misure e pronti via è protagonista di un 10-0 che la riporta a -5 (44-39) obbligando Dalmonte al time-out dopo 1’40” nella pripresa. La scossa, però, la assorbono ancora gli ospiti, veloci in campo aperto e sorretti da Gajic e Miaschi. Effe in balia del gioco piacentino e incpace di reagire se non con il nervosismo utile soltanto all’impatto e poi sorpasso ospite. In meno di 3′ si ribaltata la partita tra i boati del Paladozza in  disaccordo con la terna arbitrale e il punteggio che da 44-29 di fine primo tempo passa 44-45. Serve un altro minuto per vedere nuovamente Bologna tornare a segnare grazie all’appoggio di Barbante, squillo fortitudino che interrompe il dominio avversario e rimette in moto la Flats Service, autrice di due triple che la riportano avanti (51-49) a metà del terzo quarto. Anche sotto le plance il pressing si fa più intenso ribloccando parzialmente l’Assigeco nella medesima spirale dei quarti precedenti. Parzialemente perché la Fortitudo n on riesce più a prendere il largo portando la sfida dalla propria parte. Ci prova con il doppio lungo (Candussi-Barbante) ma senza fare la differenza. Il 57-57 a 10′ dal termine lo testimonia.

Un’equilibrio che le premesse della secondo tempo non prevedevano ed invece il blackout biancoblu ha consentito rinsavendo solo a danno già compiuto ma ridisegnando completamente la partita. La palla persa di Vasl che propizia il vantaggio di Sabatini dopo pochi secondi mette in guardia la Effe che reagisce però con prontezza e si riporta sulla giusta traiettoria ringraziando un Candussi in versione Karl Anthony Towns dalla distanza. Quando il rtimo decide di rallentare, il punteggio si inchioda sul 62-62 fino al canestro di Cesana che vanifica molti degli extra possessi catturati in attacco dai biancoblu. E’ comunque ancora tutto in bilico a 5’30” dalla fine, quando Cesana è costretto al forfait per un colpo subito al fianco. La guida cambia dopo quasi ogni possesso rendendo tecnicamente prezioso il minuto di pausa a 3’22” dal termine sul 66-67. La Fortitudo si mette nelle mani del solito Candussi per gli ultimi possessi, Piacenza in quelle di Miaschi anche se l’esito è ancora lontano dall’essere chiaro quando sul cronometro manca ancora 1’10”. Si entra allora nel minuto finale dove ogni azione è soppesata; ancora Candussi per il 70-69 che a 54” dalla fine detta il momento del time-out per disegnare le ultime azioni. Ma una partita del genere, per come si è sviluppata, ha ancora qualcosa in serbo. Sabatini pesca il jolly da tre che riporta avanti l’Assigeco (70-72), Cucci è freddo dalla lunetta e rimette tutto in discussione. Altro giro, altro time-out, questa volta con 21” ancora di gioco. L’ultimo? No, nonostante il recupero capitale di Italiano a centrocampo, nessuno segna e si va all’overtime sul 72-72.

Sabatini battezza ancora una volta il quarto dai 6,75 metri, ripetendosi un paio di possessi dopo e creando in appena 60 secondi un break che mancava da diversi minuti (74-80). Anche se il tempo sarebbe ancora dalla parte dei biancoblu, la forza per chiudere sembra scarseggiare mentre Gajic fa crescere il bottino ospite e Miaschi recupera un palla decisiva in difesa. Il tempo scorre ma la Effe non segna più o quasi più. A Piacenza non resta che gestire tempo e possessi mantenendo la lucidità necessaria  ai liberi e prendersi il successo che scavalca proprio Bologna in classifica e rimanda all’ultima giornata della fase 2 il verdetto circa la posizione entrambi occuperanno sulla griglia playoff. Dopo 45′, al Paladozza finisce 76-84.

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