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Non riesce l’impresa alla Fortitudo: Forlì supera i biancoblù 61 a 51 e vince la Coppa Italia LNP

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Crediti : Valentino Orsini - Fortitudo Flats Service Bologna


Il tabellino

 Unieuro Forlì – Flats Service Fortitudo Bologna 61-51 (15-15, 9-17, 18-13, 19-6)

Unieuro Forlì: Todor Radonjic 13 (1/1, 3/4), Xavier Johnson 12 (2/6, 1/5), Daniele Cinciarini 12 (0/1, 3/6), Federico Zampini 10 (1/2, 0/3), Kadeem Allen 9 (4/9, 0/3), Davide Pascolo 3 (1/1, 0/1), Luca Pollone 2 (1/2, 0/1), Fabio Valentini 0 (0/0, 0/3), Giacomo Zilli 0 (0/1, 0/0), Maurizio Tassone 0 (0/0, 0/2), Edoardo Zilio 0 (0/0, 0/0)

Tiri liberi: 20 / 28 – Rimbalzi: 35 8 + 27 (Xavier Johnson 9) – Assist: 5 (Federico Zampini 2)

Flats Service Fortitudo Bologna: Mark Ogden 12 (2/4, 1/7), Matteo Fantinelli 12 (6/7, 0/4), Deshawn Freeman 12 (5/7, 0/0), Riccardo Bolpin 4 (0/0, 1/5), Alberto Conti 4 (2/4, 0/5), Alessandro Morgillo 3 (1/1, 0/0), Alessandro Panni 2 (0/2, 0/5), Celis Taflaj 2 (1/2, 0/4), Vitalii Kuznetsov 0 (0/0, 0/0), Nicola Giordano 0 (0/0, 0/0), Luigi Sergio 0 (0/0, 0/0)

Tiri liberi: 11 / 15 – Rimbalzi: 34 8 + 26 (Mark Ogden 10) – Assist: 5 (Riccardo Bolpin 2)

Dopo il successo contro Trapani, non riesce a completare l’impresa la Fortitudo Flats Service Bologna che crolla 61 a 51 contro la Unieuro Forlì. Dopo un primo tempo in controllo, senza Aradori e complice l’infortunio di Freeman, la Effe si spegne psicologicamente nell’ultimo quarto. La squadra di Caja ripartirà la prossima settimana dalla sfida di campionato contro Latina, cercando di lasciarsi alle spalle la dolorosa sconfitta. La Unieuro Forlì di Antimo Martino vince così la Coppa Italia LNP 

La cronaca del match

La Fortitudo Flats Service Bologna affronta la Unieuro Forlì, reduce dalla vittoria di misura contro Cantù, in finale di Coppa Italia LNP. Al Palazzetto dello Sport di Viale Tiziano a Roma la squadra di Antimo Martino arriva con qualche ora di riposo in più rispetto all’avversaria. La Effe scende in campo senza Pietro Aradori a causa di un colpo subito al braccio sinistro dal numero 4 biancoblù in semifinale. Forlì, attualmente prima classificata in solitaria nel Girone Rosso, è attualmente una delle formazioni più accreditate per la promozione, mentre la Fortitudo vuole viaggiare sull’onda dell’entusiasmo dopo il roboante successo contro Trapani, che è costato la panchina a Coach Daniele Parente. In stagione, le due squadre si sono già affrontate in due occasioni nel corso della Stagione Regolare: nella prima al PalaDozza ha avuto la meglio la squadra di Caja per 73 a 63 grazie ad uno straripante Aradori, mentre al ritorno hanno vinto i biancorossi per 77 a 74 dopo un tempo supplementare. 

Conti titolare in sostituzione di Aradori. Freeman vince la palla a due ma il primo possesso biancoblù con il tiro di Fantinelli finisce sul ferro. Anche Forlì nella prima azione non trova la retina, ed è Ogden a sbloccare il risultato con due punti sotto canestro. Johnson risponde con un ottimo Step Back cadendo all’indietro, ma è botta e risposta dall’altro lato con due nuovi punti segnati da Freeman. La formazione romagnola al netto di alcune difficoltà di costruzione riesce ad arrivare comunque al ferro: l’ex NBA Allen segna in transizione e guadagna il libero supplementare per il primo vantaggio biancorosso. Zona schierata per Bologna che in due occasioni consecutive recupera palloni e si riporta in vantaggio. Bolpin successivamente sorprende la difesa di Martino e guadagna due liberi, ma ne segna soltanto 1 su due e nelle azioni che seguono sbaglia dall’arco in due occasioni. A metà primo quarto, partita estremamente equilibrata tra le due squadre, che si equivalgono dal punto di vista atletico e fisico: 7-7. Sotto le plance in fase offensiva Forlì è molto più presente a rimbalzo, giocando con pazienza e guadagnando extra-possessi continui in attacco, mentre la Fortitudo risponde con un attacco più concreto ed un giropalla rapido. Percentuali scarse fin qui per i biancorossi, complice una difesa a zona di Caja che toglie ritmo all’attacco avversario. Ritmi offensivi molto bassi comunque per entrambe le squadre, attente a non scoprirsi in difesa e arrivate presto in bonus falli. Solo le accelerazioni di Fantinelli e le palle perse di Pascolo, limitato da Morgillo, aumentano la velocità del gioco. Radonjic con una tripla sblocca il punteggio per Forlì dopo che la squadra di Martino era rimasta a secco per alcuni minuti, e in seguito ancora Pascolo ritrova la perfetta parità. Errori continui dai 6.75 per entrambe le squadre. Poca velocità, percentuali deficitarie (1 su 7 e 0 su 7 dall’arco), ritmi bassissimi in questa fase, complici le difese molto compatte che limitano il gioco avversario e una evidente stanchezza per gli impegni ravvicinati. Il primo quarto si chiude con un Air Ball di Ogden, dopo i due liberi di Panni e il canestro di Pascolo in transizione: 15-15. 

Zampini viene cancellato da Morgillo con una stoppata in apertura di secondo quarto, ma Pascolo esegue similmente dall’altro lato del parquet. Tante forzature in costruzione offensiva, in una delle quali Morgillo commette il secondo fallo in pochi minuti. Freeman rientra in campo e realizza subito un canestro da sotto canestro, spostando il corpo con intelligenza ed avvicinandosi al ferro in Post Basso. Ogden e Freeman continuano a cercarsi e trovarsi, collaborando in fase offensiva con grande equilibrio e applicando efficacemente i fondamentali. Dopo un errore di transizione in seguito al quale commette un fallo in attacco, Conti segna un tiro da due dall’angolo toccando la linea, ma sbloccandosi al tiro. Poco dopo, tenta dall’altro lato dell’arco una tripla che finisce sul primo ferro. Compito difficile per l’ex MVP di Serie B in questa serata, anche vista la sua assenza nella semifinale contro Trapani: chiamato a sostituire il numero 4 biancoblù, si prende diverse responsabilità, consapevole del maggior minutaggio di questa sfida. Buona circolazione di palla per Forlì, che non riesce però a trovare continuità al tiro con un tragico 1 su 11. Anche la Effe fatica a trovare buoni angoli di tiro: contestualmente, Conti si carica sulle spalle troppi tiri, sbagliando però nel tentativo di strafare e farsi notare. L’ennesimo errore da tre fa infuriare Caja, che lo costringe inevitabilmente alla sostituzione. In un momento in cui nessuna delle due squadre riesce a trovare la via della retina, Fantinelli e Allen in Pick And Roll si alternano con due canestri. Sempre Allen segna ancora: 4 punti consecutivi in contropiede sfruttando una disattenzione difensiva biancoblù, riportando Forlì ad un solo possesso di svantaggio. Con la solita soluzione Alto-Basso sull’asse Ogden-Freeman, il Centro USA trova il gancio sotto canestro e arriva il massimo vantaggio Fortitudo fino a questo momento: +6. Bologna lavora bene sugli scarichi a Freeman, con quest’ultimo che riesce a farsi trovare sempre pronto, mentre la squadra di Antimo Martino non riesce a trovare continuità offensiva, cercando piuttosto soluzioni individuali. Dopo il Time Out chiamato dal Coach biancorosso, Bolpin approfitta dei nuovi schemi avversari per segnare da tre. Senza le classiche uscite dai blocchi di Aradori, la Effe in questa frazione ha trovato lo schema adatto al gioco avversario: servire Freeman sul pitturato, il quale tiene alle spalle il difensore e a guadagna falli per andare in lunetta. Cinciarini prova a riportare in scia la sua squadra con una tripla che va solo a rete, ma Bolpin serve Freeman, che risponde sotto canestro. Bologna è chirurgica nel punire le mancate coperture delle linee di passaggio avversarie. All’intervallo lungo, dopo essere stata in vantaggio anche di doppia cifra, Ogden tenta il tiro sulla sirena da metà campo, ma Forlì esegue un buon adeguamento difensivo e lo ferma. Parziale di 17 a 9 a favore dell’Aquila in questo quarto: i biancoblù, seppur stanchi, appaiono più concentrati e determinati. 

Ogden con un ottimo tiro da tre segna allo scadere dei 24 secondi in apertura del secondo tempo. Valentini prova a rispondere ma conferma solamente le percentuali pessime della serata di Forlì dall’arco. I biancorossi tentano di aumentare i giri e la velocità di gioco, visto il netto divario in termini di punteggio, ma riesce ad alleggerirlo soltanto grazie ai liberi. Dopo un errore di Taflaj, che manda Johnson in lunetta, Forlì torna sotto la doppia cifra di svantaggio, cercando una scossa sotto il profilo psicologico. Ancora Zampini in penetrazione attacca in terzo tempo, e Forlì prova a ritrovare le risorse mentali necessarie per completare una insperata rimonta. Le tante palle perse e i molti errori da una parte e dall’altra continuano a mantenere bassi i ritmi, complici le molte chiamate arbitrali a fermare il gioco. Conti si smarca bene in diverse occasioni, e si prende buoni tiri in questa fase, senza però trovare mai la via della retina. Al quinto minuto del terzo quarto, Cinciarini frana con il braccio sul volto di Freeman, ferendolo alle palpebre. Il Centro viene quindi sostituito per farsi medicare. Tegola per la Fortitudo, che dopo Aradori perde anche il suo Centro. Sull’asse Cinciarini – Allen, Forlì approfitta di questa assenza e si riporta a -7. Senza due titolari, la Effe si trova in estrema difficoltà offensiva. Conti parte in contropiede ma viene stoppato con diversi metri di vantaggio sull’avversario, a conferma dell’ennesima prova negativa stagionale. La Effe, spenta offensivamente e psicologicamente, non trova la via della retina, forzando spesso con appoggi al vetro senza ritmo. Riesce però a mantenere le distanze grazie ad una buona difesa ed a Ogden e Morgillo, i quali aggrediscono il ferro con buone iniziative personali. La tripla di Radonjic riapre però il risultato: -3 per Forlì grazie al montenegrino. Caja decide di chiamare Time Out, cercando di trovare risorse in attacco da parte dei suoi giocatori, che non trovano più concretezza in fase offensiva. Con un gioco molto fisico e aggressivo, Forlì strappa più volte il pallone dalle mani della Fortitudo, che mantiene comunque un leggero margine. La terza frazione si chiude 42 a 45.

Ancora Radonjic dall’arco. Schema disegnato per il tiratore biancorosso, che va a segno e trova immediatamente la parità in apertura di quarto quarto. Poco dopo, fallo tecnico chiamato a Caja per una protesta in seguito ad una mancata chiamata arbitrale. Con Cinciarini, Forlì firma il sorpasso ai liberi. Senza Freeman nè punti di riferimento offensivi, la Effe perde rapidamente concretezza e lucidità e non riesce a ritrovare la via del canestro. Si sblocca in questo quarto la Effe con Morgillo, che dalla lunetta riporta ad un solo punto di svantaggio il risultato. L’uno contro uno di Zampini mette in difficoltà Panni, che lo soffre enormemente in contenimento per la sua esplosività e dinamicità, e anche lui segna dalla lunetta piccola. In seguito, Fantinelli prova a reggere sulle sue spalle la squadra con due canestri di classe ed eleganza ed un rimbalzo decisivo. Inerzia del match completamente spostata a favore di Forlì, ma la Effe prova a reggere grazie al suo Capitano e a mantenere la parità. Dopo alcune controverse scelte arbitrali, Johnson allo scadere dei 24 secondi segna una tripla decisiva, e Forlì trova i 4 punti di vantaggio. Panni tenta di rispondere, ma senza successo. Tra extra-possessi biancorossi e tiri casuali di Taflaj, la Effe esce psicologicamente dal campo senza trovare più la via del canestro. Bologna non esegue più in costruzione ma tenta tiri vuoti e privi di ritmo. Il passaggio dietro la schiena di Zampini che manda Radonjic a canestro e l’Air Ball di Panni spengono le speranze biancoblù. Gli ultimi tentativi della Effe sono solamente forzature. Il canestro di Cinciarini fa definitivamente alzare bandiera bianca agli avversari. La Unieuro Forlì supera così 61 a 51 la Fortitudo e vince la Coppa Italia LNP

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