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Partita “pigra” al Forum ma nulla può la Fortitudo: Milano vince 74-64

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ARMANI EXCHANGE MILANO – KIGILI FORTITUDO BOLOGNA 74-64 (19-23; 18-13; 20-13; 17-15)

 

Statistiche:

Milano: Kelly, Melli 6, Leoni, Tarczewski 4, Ricci 7, Biligha 6, Hall 3, Baldasso 5, Daniels 8, Alviti 10, Bentil 10, Datome 15. All.Messina

Fortitudo: Frazier 22, Zedda ne, Aradori 5, Durham 7, Manna ne, Procida 12, Benzing 15, Feldeine ne, Charalampopoulos 3, Toté ne, Groselle, Borra. All.Martino

Tiri liberi  MI 6/8 BO 12/14

Tiri da 2  MI 16/36 BO 11/28

Tiri da 3  MI 12/28 BO 10/23

Rimbalzi  MI 38 BO 30

Falli  MI 20 BO 17

 

Arbitri: Sahin, Paglialunga, Capotorto.

Quintetti iniziali:

Milano: Hall, Kell, Datome, Melli, Bentil.

Fortitudo: Durham, Frazier, Aradori, Benzing, Groselle.

Se il pronostico pre-partita appariva abbastanza scontato, lo sviluppo della gara lo è meno fino all’ultimo quarto. Poco spettacolo e tanti errori che mantengono in equilibrio la partita, poi al 30′ un’Olimpia infarcita di co-protagonisti e con la testa all’Eurolega mette la freccia definitiva lasciando la effe (priva di Feldeine e Toté) in fondo alla classifica. Buone le prove offensive di Frazier e Procida mentre per l’Armani Melli e Bentil si dividono il premio di MVP.

Solito avvio caratterizzato da un ritmo basso per Milano su quale la Fortitudo si adagia sbloccando la gara dopo quasi due minuti con Frazier. Ne serve uno in più all’Olimpia per segnare i primi punti della propria partita e aprire un parziale di 9-0 a mettere in chiaro le proprie intenzioni. 11-4 a metà primo quarto con due triple di Daniels a marcare la differenza, Kell costretto ad abbandonare il campo per infortunio . Prende il comando dell’azione offensiva biancoblu Robin Benzing che con 8 punti consecutivi firma prima l’impatto e poi il sorpasso 11-14 dopo 6’30”. Momento di difficoltà per gli uomini di Messina, limitati sotto canestro dal fisico di Borra; ancora una volta è ottimo il suo impatto sul match. L’ex di turno Baldasso cerca e trova il pareggio al secondo tentativo dalla distanza dando il via ad un confronto dai 6.75 metri con Durham ed Alviti protagonisti. Oltre alle triple, gli altri canestri arrivano dai tiri liberi che il bonus propone alla Fortitudo, capace di chiudere il primo periodo in vantaggio (19-23).

Certamente l’intensità che Martino aveva chiesto alla vigilia ai suoi non è mancata nei primi 10′ minuti come non viene meno all’inizio del secondo quarto. Si tratta però solo dei primi possessi, poi il gioco dei padroni di casa accelera diventando più difficile da seguire, parziale di 5-0 che segna il controsorpasso (26-25) dopo 2’30” nel periodo. Non si fa scivolare via la partita, però, la Kigili. Procida, coadiuvato da Frazier, trova punti preziosi per restare a contatto mentre l’Olimpia ruota con grande frequenza il suo quintetto alla ricerca di soluzioni sempre diverse anche se spesso si affida alla non sempre precisa mano di Alviti. Punteggio inchiodato per diversi minuti sul 29-29, quando, a 4′ dall’intervallo il tap-in in reverse dunk di Procida regala spettacolo e, soprattutto, il nuovo vantaggio fortitudino. Serve la collaudata coppia italiana Melli-Datome per rimettere sulla giusta via una Milano, addormentata da troppi giri di lancetta. La partita si mantiene in equilibrio, anche Frazier colpisce da 3 punti, vicino al canestro, invece, segnare pare difficile per tutti. Inedito quintetto tutto azzurro per Messina nel tentativo di mettere il naso avanti a fine primo tempo, ci riesce ma solo minimamente. 37-36 a metà gara. 

La seconda frazione di gioco ricalcherà o differirà dalla pigrizia del primo? I primi indizi portano ad indicare la prima delle due opzioni, tant’è vero che il primo canestro è trovato da Bentil dopo quasi 3′. Sono numerosi, infatti, gli errori, anche banali, da parte di entrambi gli attacchi. Sotto lo sguardo del campione olimpico Filippo Tortu sugli spalti, il ritmo di gioco resta lento per tutti. Per tutti tranne per Bentil (segnalato dalla nostra redazione nei giorni scorsi come pericolo principale), l’unico a segnare in avvio di terzo quarto permettendo di portare suoi fino al +10 (46-36) a metà periodo circa. Dopo oltre 5′ Frazier sblocca la ripresa della Fortitudo. Ci è voluto molto ma finalmente si alzano i giri del motore di Milano con Datome che spara a segno dalla distanza. Litiga con il ferro Aradori ed allora sono Procida e Frazier a proseguire l’iniziativa offensiva della effe. 53-45 a meno di 2′ dalla penultima sirena. In una serata dalle percentuali basse al tiro, basta un po’ di precisione in più per fare la differenza. Sul finire del periodo la mano di Ricci è quella più precisa e riporta Milano sul +8 (57-49) a 10′ dalla fine.

Al minuto 31′ segna i suoi primi punti di giornata Aradori che si accende mettendone a segno 5 consecutivi. Non è l’unico ad essersi acceso, però, al numero 4 biancoblu rispondono Devon Hall e Davide Alviti per il momentaneo massimo vantaggio casalingo (67-54) oltre a registrare una pressione difensiva che comincia a mettere in seria difficoltà gli avversari a 5′ dalla fine. Senza strafare ma mantenendo il controllo sulla partita, l’Olimpia fa scorrere il cronometro senza correre rischi; ultimi tentativi frenetici ma non altrettanto precisi per la Fortitudo che non riesce ad impensierire i padroni di casa. E’ l’inerzia che basta agli uomini di Messina per portare a casa una vittoria con ampissimo turnover e ritornare al vertice della classifica. Al Forum finisce 74-64, nulla può la Fortitudo contro una squadra più forte sotto ogni aspetto. 

 

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