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Punto Virtus – Alla ricerca dell’assetto finale

Eurolega alle spalle per la Virtus, è ora tempo di focalizzarsi sulla corsa scudetto che vedrà i bianconeri impegnati nel mantenimento del primo posto in classifica andando alla ricerca dell’assetto finale

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Virtus Bologna negli spogliatoi
©Virtus Pallacanestro

Sembrerà strano dirlo ma la Virtus Segafredo Bologna sta vivendo, dopo circa due mesi, la sua prima settimana con ben sei giorni per preparare una partita. L’Eurolega è ormai alle spalle, un nono posto in classifica che non lascia spazio a delusioni, se non a quelle di chi nella prima parte di stagione si era illuso di poter partecipare alle final four (per qualche mezz’ora idea inculcatasi anche nella testa del sottoscritto).

Ora però il focus può spostarsi completamente su quello che per tutti è il grande obiettivo, lo scudetto. Tre settimane piene si prospettano davanti ai bianconeri che affronteranno Tortona e Trento prima di iniziale i playoff (sabato 11/05 o domenica 12/05). Ora la squadra di coach Banchi ha un solo obiettivo mantenere la prima posizione andando alla ricerca dell’assetto finale prima dei playoff.

Contro Reggio Emilia

La sfida vinta lunedì sera contro la Reggiana per 83-73 ha un valore ben più alto dei soli due punti in classifica. La squadra di coach Priftis stava diventando la bestia nera delle Vu Nere ed affrontarla dopo le due sfide di Istanbul e Vitoria poteva rappresentare una grossa insidia. La risposta degli uomini di Banchi però è stata eccellente, gara indirizzata con 57 punti nel primo tempo e gestione del vantaggio nel solito calo fisico (questa volta giustificato) del secondo.

Le perplessità sulla gestione degli uomini nel terzo quarto rimangono diverse, ma complice la gara imprecisa al tiro dei biancorossi i 26 punti dei secondi 20′ di gioco sono bastati per mettere in cassaforte il risultato.

L’assetto finale

I pretoriani di Luca Banchi sono rimasti fin dall’inizio della stagione i soliti sette “senatori”, c’è stato l’ingresso tra questi di Iffe Lundberg, gli sprazzi di fiducia per Abass e l’inserimento accompagnato da una sempre migliore condizione fisica di Zizic. Ora che mancano solamente due gara alla fine della stagione regolare e l’Eurolega è stata salutata bisognerà capire quali saranno le gerarchie con cui il coach vorrà arrivare a giocarsi lo scudetto.

Il primo punto riguarda Ognjen Dobric: l’ala serba nelle ultime tre in LBA ha giocato solamente quattro minuti, mentre nelle due gare di play-in ha visto il campo per soli 29 secondi. Chiaro segnale di esclusione nelle rotazioni? Sembrerebbe di si, ma il coach grossetano ha spesso stupito nella gestione del numero 13 bianconero e la sua presenza tra i 12 dipenderà sempre di più dalla gestione del pacchetto lunghi e nella fattispecie di Jordan Mickey. Questo perché gli stranieri da poter utilizzare saranno sempre sei e i posti di Lundberg, Shengelia, Dunston (con alcuni riposi nelle prime serie), Cordinier e Zizic sembrano ormai garantiti, così come quello di Lomazs ormai relegato alla tribuna.

Jordan Mickey

Quello dello statunitense è un caso particolare, in scadenza di contratto e con un rinnovo che al 99,9% non ci sarà, il suo utilizzo era calato per alcune settimane. L’atteggiamento in campo del numero 25 è stato spesso ai limiti dell’irritante, i numeri sono sempre stati abbastanza positivi, se si facesse croce sulle palle perse (3 in cinque minuti ad Istanbul) o sulle conclusioni da tre punti prese fuori ritmo che non trovano neanche il ferro.

Ora, come sopracitato il suo utilizzo però dovrebbe ridursi all’osso, lasciando spazio alla coppia Dunston-Zizic, da capire, come detto sopra se Luca Banchi preferirà avere un dodicesimo uomo tra i lunghi o se invece preferirà tenere tra le sue carte a disposizione un esterno come Dobric.

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