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Troppi errori e reazione tardiva: la Fortitudo perde a Chieti 58 a 57

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Crediti: Fortitudo Flats Service Bologna

Caffè Mokambo Chieti – Fortitudo Flats Service Bologna 58-57 (25-17, 13-13, 9-11, 11-16)

Caffè Mokambo Chieti: Darryl Jackson 13, Andrea Ancellotti 13, Michele Serpilli 12, Terrence Roderick 10, Martino Mastellari 8, Saverio Bartoli 2, Elhadji Thioune 0, Gabriele Spizzichini 0, Thomas Reale 0, Matteo Pichierri 0, Miroslav Gjorgjevikj 0, Riccardo Febbo 0
Tiri liberi: 4 / 6 – Rimbalzi: 36 9 + 27 (Terrence Roderick 12) – Assist: 15 (Terrence Roderick 11)
Fortitudo Flats Service Bologna: Pietro Aradori 15, Matteo Fantinelli 11, Marcus Thornton 9, Nazzareno Italiano 9, Valerio Cucci 7, Alessandro Panni 4, Simone Barbante 2, Steven Davis 0, Ygor Biordi 0, Saliou Niang 0
Tiri liberi: 4 / 6 – Rimbalzi: 30 3 + 27 (Matteo Fantinelli 7) – Assist: 12 (Matteo Fantinelli, Marcus Thornton 4)
 

Continuità. Questa è stata la parola d’ordine ricercata e richiesta da società, allenatore e giocatori nelle scorse settimane in casa Fortitudo Flats Service, che dopo una splendida e convincente prestazione al Paladozza contro Udine e il finale positivo anche se al cardiopalma di Rimini sembrava finalmente aver trovato equilibrio e solidità. La sconfitta per 58 a 57 di questa sera contro la Caffè Mokambo Chieti al PalaTricalle Sandro Leombroni però ha fermato la striscia vincente. Servivano i due punti, sia per certificare le sensazioni positive viste nelle ultime uscite, sia per la classifica (anche se Coach Dalmonte nella conferenza stampa pre-partita ha vietato categoricamente di pensarci), vista la sconfitta di Cividale contro la capolista Forlì ed il quinto posto lontano due sole lunghezze. Di fronte però c’era una formazione da non sottovalutare: nonostante l’ultima posizione nel girone rosso, Chieti ha dimostrato in stagione un’ottima qualità sul perimetro e sugli esterni, qualità che si è confermata anche questa sera, con la squadra di Coach Rajola che è riuscita a fermare Aradori e compagni. In questo 21esimo turno di Serie A2 (ottava giornata del girone di ritorno) è arrivata quindi una dolorosa sconfitta, che ha portato all’arresto della striscia utile consecutiva per i biancoblù.

Dopo aver salutato in settimana Josip Vrankic, accasatosi a Ravenna, Coach Rajola schiera il quintetto Bartoli, Thioune, Serpilli, Roderick e Jackson. Nei minuti iniziali del match, la partita si dimostra subito molto rapida e veloce: i biancorossi vincono la palla a due e con Roderick trovano i primi due punti della gara, ma Thornton risponde immediatamente con una tripla in arresto e tiro. La Mokambo poi approfitta poi di alcune disattenzioni difensive degli ospiti, e attaccando in transizione trova il vantaggio con un parziale positivo che li porta sul +8. Questo costringe Dalmonte a chiamare il primo Time-Out della gara, da cui i giocatori rientrano in campo però con una palla persa, a confermare il trend negativo dei molti errori del periodo. Inizialmente il giro-palla della Fortitudo fatica a trovare continuità, ma poi si riprende velocemente e, complice una maggiore attenzione difensiva in cui Barbante rimane dietro i difensori a coprire la linea di transizione, i biancoblù riescono a tornare inizialmente a contatto. L’inerzia del match però torna presto tutta dalla parte dei teatini, che con Mastellari, che sigla due tiri da tre punti consecutivi, e Ancellotti (MVP del match assieme a Roderick, quest’ultimo autore di una tripla-doppia) in transizione, riportano a distanza i padroni di casa. Termina così con uno svantaggio di 8 punti il primo deludente quarto della Effe, che necessita per il rientro sul parquet di maggiore concentrazione, soprattutto a rimbalzo.

Il secondo periodo si apre con altri due punti di Mastellari, tra i migliori dei suoi nel primo tempo, che portano al +10 i biancorossi, massimo vantaggio fino a questo momento. Un attacco in transizione di Ancellotti poi certifica il ritmo spento nelle prime fasi dei biancoblù, che lasciano colpevolmente libero il giocatore avversario permettendogli di schiacciare senza problemi. Le difficoltà non si limitano però alla difesa, ma si possono evidenziare concretamente anche in costruzione: complici gli ottimi cambi difensivi avversari sui blocchi, la Effe sembra riuscire a trovare la via del canestro solamente con azioni individuali e transizioni che non sempre si concretizzano, faticando così in fase offensiva. Oltre a ciò, la prima metà del secondo quarto si dimostra all’insegna degli errori e della confusione al tiro da entrambe le parti, dettati dalla poca pazienza. Errori che rallentano inevitabilmente il ritmo del gioco. Il clima sul finale del primo tempo poi si accende: due falli tecnici chiamati a Dalmonte prima e Aradori poi, per chiamate arbitrali considerate discutibili ed eccessivamente severe, dimostrano il grande nervosismo della Fortitudo, che chiude il primo tempo in svantaggio 38 a 30.

Al rientro dall’intervallo lungo, il capitano dei teatini Ancellotti segna prima in Post Basso, a dimostrare le numerose difficoltà in fase difensiva nel pitturato per la Effe, e poi un tiro libero, siglando il +11 per i suoi. La Mokambo in questo quarto certifica le sensazioni viste fin qui: i biancorossi sembrano in totale controllo del match, riescono a rallentare la manovra offensiva degli ospiti ma soprattutto costringono gli avversari a moltissimi errori in impostazione. Fino a questo momento, la Effe è lontana parente della squadra dominante vista contro Udine e Rimini: in attacco il canestro in molte occasioni sembra stregato, ma a pesare sono soprattutto le molte palle perse, che permettono ai padroni di casa di mantenere e controllare il vantaggio. A differenza dell’avvio di gara, il terzo periodo si rivela lento e con poche idee in entrambe le zone del campo, con l’unica buona notizia per Bologna che arriva dalla riduzione parziale dello svantaggio, più per demeriti altrui difensivi che per meriti biancoblù, visti i soli 41 punti segnati in tre quarti da Fantinelli e compagni.

Ultimo quarto che si apre con la stessa assenza di lucidità vista finora: Air Ball, primo ferro, errori sotto canestro, passaggi sbagliati e tabellone a vuoto si sprecano da entrambi i lati del parquet. La Effe però sembra avere più determinazione e un atteggiamento maggiormente vivo: la Caffè Mokambo si spegne e per circa quattro minuti non riesce più a segnare. La squadra di Dalmonte ne approfitta e riesce così a riportarsi a 2 punti dai padroni di casa, fino a trovare il canestro del primo e unico vantaggio della sfida da parte degli ospiti che arriva con una tripla di Thornton. Pochi minuti dopo, Jackson realizza un canestro dal peso specifico infinito e riporta in pareggio la gara, e successivamente una tripla ancora più importante di Serpilli infiamma il PalaTricalle. Nelle ultime azioni e fasi concitate del match, il risultato rimane in bilico e si alternano pareggi e controsorpassi, fino ai canestri di Jackson e Ancellotti (quest’ultimo con un Alley Oop) che riportano a due possessi di vantaggio i biancorossi, modificando l’inerzia del match che sembrava essere dal lato ospite. La tripla pesantissima di Italiano rimette tutto in discussione, riportando gli ospiti sotto di un punto. Dall’altra parte poi la Mokambo sbaglia, e la palla dell’ultimo tiro, all’ultimo secondo, arriva nelle mani nuovamente proprio di Italiano, che però sbaglia sulla sirena. La Fortitudo perde così 58 a 57 e ferma a due la propria striscia di vittorie consecutive.

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