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Una Fortitudo ai minimi termini dà battaglia, ma a Smirne vince il Pinar Karsiyaka per 80-69

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Basketball Champions League

 

 

PINAR KARSIYAKA – FORTITUDO LAVOROPIU’ BOLOGNA 80 – 69 (19-17; 41-31; 57-49)

Pinar Karsiyaka: Birsen 8, Morgan 20, Tuluoglu ne, Agva ne, Erden 4, Bitim 2, Kennedy 5, Taylor 13, Henry 13, M’Baye 15, Sonsirma, Yildirim ne. All. Ufuk Sarica.

Fortitudo Lavoropiù Bologna: Banks 9, Palumbo 10, Hunt 18, Baldasso 13, Cusin 2, Withers 12, Totè 3, Sabatini 2. All. Meo Sacchetti.

Tiri liberi: PK 6/11 (55%); BO 10/12 (83%).

Rimbalzi: PK 34; BO 31.

Falli: PK 17; BO 16.

Tiri da 2: PK 19/35 (54%); BO 13/34 (38%).

Tiri da 3: PK 11/25 (44%); BO 11/25 (44%).

 

QUINTETTI INIZIALI

Pinar Karsiyaka: Taylor, Bitim, Henry, M’Baye, Morgan.

Fortitudo Lavoropiù Bologna: Sabatini, Banks, Palumbo, Withers, Hunt.

 

E’ una Fortitudo rivoluzionata quella che si presenta all’appuntamento europeo di stasera contro il Pinar Karsiyaka in quel di Smirne. Sono quattro le vittorie consecutive dei biancoblù in campionato, decimati negli interpreti ma non nello spirito e che stasera ha a disposizione come unico risultato possibile la vittoria per evitare l’uscita prematura dalla competizione.

Pronta a graffiare, sul parquet della Karsiyaka Arena è proprio l’Aquila a sbloccare la gara, grazie al canestro di Hunt dopo novanta secondi. Difende grintosamente il Pinar e trova anche il pari con Morgan, cui successivamente rispondono Withers e Banks. L’incontro è molto equilibrato e procede punto a punto: i padroni di casa trovano una tripla fondamentale con l’ex Virtus Tony Taylor, ma l’uomo di serata per i biancorossi è Morgan, a segno con 8 punti a due minuti dal termine del quarto. La Fortitudo non sta a guardare e, con Banks, Cusin e Hunt, resta a contatta di Karsiyaka, giungendo al primo giro di boa sul punteggio di 19-17.

Alla ripresa del gioco cerca la fuga la formazione di casa: Erden si iscrive ai marcatori del secondo periodo con quattro punti, seguito a ruota da Taylor che trova un canestro più fallo. Timeout obbligato per Dalmonte, per non deragliare dai binari giusti, ma Banks non basta ai biancoblù e Birsen dall’arco scrive il primo vantaggio interno in doppia cifra. Pressing asfissiante del Pinar, che chiude la porta agli ospiti più volta, mandando a segno Henry, M’Baye e Kennedy per legittimare il proprio vantaggio all’intervallo. Non ci sta la Fortitudo e perfora la difesa casalinga dalla lunga distanza con Banks e Withers che, coadiuvati da Hunt, Palumbo e Withers, permettono agli ospiti di contenere i danni sul 41-31 all’intervallo.

La pausa lunga regala una Fortitudo diversa al rientro sul parquet e, dopo i centri di Morgan, la guardia ex Brindisi, insieme a Palumbo e Baldasso, danno il là ad un concerto di triple che chiude la forbice del divario sulle otto lunghezze di divario al terzo giro di boa. Manovra orchestrata alla perfezione sul perimetro per cercare l’uomo libero, appoggiandosi ad Hunt all’interno del pitturato per concentrare gli sforzi del Pinar a contenere il numero 16 biancoblù, che produce ben 18 punti per l’Aquila. Fatica a ripetere lo sforzo offensivo dei precedenti periodi la formazione di Sarica, assestando due staffilate dalla distanza grazie a M’Baye, su cui mette il punto esclamativo Henry a ridosso dell’ultima curva della gara per il 57-49 al 30’.

Solo due i possessi a separare i due schieramenti in gioco, bruciati in un amen dopo il mini break dalle triple di Toté e Withers, che minano le certezze dei padroni di casa. Non ci pensano troppo su gli uomini di Sarica, a referto con Birsen e Taylor dai 6,75, canestri che sono ossigeno puro per una formazione schiacciata dalla ritrovata verve ospite. L’asse Hunt-Baldasso lavora meravigliosamente, cucendo lo strappo fino al -4 del playmaker ex Virtus Roma a novanta secondi dalla sirena finale. Costretti agli straordinari gli emiliani, Morgan ne vanifica gli sforzi travestendosi da pompiere e spegnendo le velleità ospiti, assistito da M’Baye, assassino delle speranze ospiti con cinque punti nei secondi finali dell’incontro, su tutti la tripla a sedici secondi dal termine.

Alla Karsiyaka Arena passa il Pinar 80-69.

Con l’organico a disposizione ridotto all’osso, una grintosa Fortitudo si ribella ad un esito già scritto, mettendo in campo una prestazione gagliarda che ne certifica il valore, nonostante l’esito finale. Eroe di serata per l’Aquila è senza dubbio Dario Hunt, miglior marcatore per gli ospiti con 18 punti, 6 rimbalzi e 2 assist.

Da par suo il Pinar, obbligato ad una vittoria, trova i due punti e si innesta al secondo posto nel girone, grazie alla prestazione sopra le righe di un mortifero Raymar Morgan, MVP della contesa con 20 punti complessivi conditi da 5 rimbalzi.

Risulta così fuori aritmeticamente dai discorsi per la qualificazione al turno successivo nella competizione Bologna, che sul finire dell’incontro ha tenuto ha riposo la stella Adrian Banks a causa di un fastidio al quinto metatarso del piede destro, che verrà rivalutato nei prossimi giorni e sarà oggetto di terapie per avere a disposizione il giocatore domenica contro Trieste.

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