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Verso Fortitudo-Orzinuovi, le parole di Comuzzo – 21 Ott

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È stata una settimana positiva. Stiamo recuperando gli infortunati”. A parlare è Stefano Comuzzo, vice di Matteo Boniciolli. “L’unico non disponibile è Chillo che non giocherà. Questa settimana è servita anche per migliorare la condizione dei giocatori che hanno saltato tanti allenamenti nel precampionato. Ma ci manca lavorare tutti insieme per costruire l’identità di squadra e le gerarchie”.

 

 

AVVERSARI. “La sfida con Orzinuovi è importante. Vincere ci permetterebbe di arrivare a pari punti con Trieste. E, poi, giocarci il primato nello scontro diretto. Ma dobbiamo partire dal presupposto che dobbiamo guadagnarci tutto. Dobbiamo pensare che incontreremo una squadra che combatterà dal primo all’ultimo secondo. Orzinuovi è una squadra ruvida ed atipica. Ha mantenuto gran parte dell’ossatura della squadra della scorsa stagione e ha aggiunto due americani di buon livello. Sono molto aggressivi in difesa. Siamo consapevole che se non saremo sufficientemente concentrati sarà una gara difficile. Loro non hanno niente da perdere. Mentalmente è una delle partite più difficili da preparare. Rimbalzi offensivi? Loro sono una delle squadre migliori da questo punto di vista. Questa può essere una delle chiavi della partita, visto che in alcune partite abbiamo sofferto a rimbalzo. Già a Ferrara non abbiamo sofferto così tanto. Questo sarà un bel test da questo punto di vista”.

 

SINGOLI. “Italiano? La mancanza di Chillo, per certi versi gli consente di giocare da 4. E questo gli può servire per prendere fiducia. Ma il suo obiettivo è quello di diventare un 3. Sta lavorando duramente per questo. Ci vorrà ancora un po’ di tempo. Mancinelli? È stato il migliore anche grazie ai compagni che gli stanno attorno. Per il suo modo di giocare gli si sono aperti molti spazi con tre esterni che non possono essere battezzati. Poi, lui fa la differenza. Mentre Gandini è un giocatore a cui tutti vogliono bene. L’ho avuto a Trieste. È il primo che si sbatte per i compagni, che fa un tuffo quando serve. Uno così è sempre apprezzato da tutti i compagni. In questo senso, lui è anche un leader. Riesce a dare energia alla squadra con alcune giocate, anche quando le cose non vanno”

 

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