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Virtus – Al via la corsa tricolore, Brindisi la prima tappa

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Giunta al termine la stagione regolare LBA, è ora tempo di play-off scudetto. La Virtus Segafredo Bologna chiude con una vittoria casalinga non semplice ai danni di Varese, la contemporanea vittoria di Milano su Sassari colloca però le Vu Nere al secondo posto in classifica, incrocio quindi con la settima della classe nei quarti di finale: Happy Casa Brindisi. 

Gli scontri diretti tra Scariolo e Vitucci in questa stagione recitano 1-1 con differenza canestri a favore della Virtus di +29. La gara d’andata giocata al Paladozza finì 98-68, con il vantaggio costruito da Belinelli e compagni già nel primo quarto e a seguire una gara in discesa in assoluto controllo, il ritorno al Palapentassuglia lo ricordiamo tutti per quel finale rocambolesco in cui la Virtus dilapidò un largo vantaggio, fino ad arrivare alla tripla della vittoria di Ky Bowman a 6’ dalla fine. 

La squadra pugliese ha terminato la sua stagione con quindici vittorie ed altrettante sconfitte, vivendo un’annata di alti e bassi, mancata la qualificazione alle final eight di Coppa Italia, c’è stata la reazione. Dopo la già citata vittoria contro le Vu Nere, la squadra di Vitucci ha conquistato cinque vittorie in fila ed ha ricostruito il suo fortino in casa, dove, nel girone di ritorno, ha perso solo due partite, contro Milano e Trento. L’ultima sfida di campionato, sempre in casa, contro Trieste è finita 92-70 per i biancoblù, con cinque dei dieci giocatori utilizzati in doppia cifra. 

Quali sono i punti di forza della squadra di coach Vitucci? Ripensando sempre alla sfida persa lo scorso gennaio, viene subito in mente l’imprevedibilità, dovuta principalmente a giocatori di striscia come Harrison e Bowman, e all’andamento oscillante di Nick Perkins. L’Happy Casa può mettere in difficolta le Vu Nere a rimbalzo, fondamentale in cui si è sofferto durante l’arco della stagione, Brindisi è infatti la quinta squadra per rimbalzi totali catturati, ed è quarta per rimbalzi offensivi con 10,8 a partita. Ci vorrà quindi un gran lavoro da parte di Mickey, Jaiteh e Shengelia, che hanno come unico vero pari ruolo Perkins, di fatto il reparto lunghi di Brindisi è abbastanza scarno. La Virtus è chiaramente favorita nel pronostico, quali saranno però le chiavi per affrontare questa serie senza grosse complicazioni? Ci vorrà un’ottima difesa sugli esterni, che durante l’anno hanno tirato con medie basse da oltre l’arco ma che sono capaci di scaldarsi in poco tempo e infilare parziali pericolosi, ma sopratutto bisognerà evitare di farsi bucare innescando aiuti continui dei lunghi che possano liberare Perkins sotto canestro. Attenzione difensiva alla base quindi, con Pajola e Hackett sugli scudi e Cordinier che pian piano sta riprendendo la sua forma fisica. Probabilmente nel corso della serie anche Lundberg potrà ancora avere spazio, proprio per la sua attitudine difensiva, in attesa sopratutto di rivedere in campo Teodosic. Il serbo ha saltato la gara contro Varese per un forte attacco febbrile, ma sarà indispensabile iniziare a fargli ricalcare il campo, nonostante sia uno che non ha bisogno di troppo tempo per rientrare nei meccanismi di squadra, essendo lui stesso a dettarne tempi e modalità di gioco quando è sul parquet. In fase offensiva la chiave sarà sfruttare la differenza di centimetri e peso che le Vu Nere hanno in quasi tutte le posizioni, con Shengelia, Mickey e Jaiteh chiamati a dominare dal primo all’ultimo minuto, con grande attenzione a rimbalzo, ma sopratutto per gli ultimi due con un approccio mentale determinato, che durante l’anno è mancato troppo spesso. 

L’obiettivo primario per la Virtus Segafredo Bologna dev’essere quello di arrivare a Brindisi sul 2-0 e possibilmente chiuderla già alla prima occasione. Il Palapentassuglia, come già detto è un fattore per Harrison e compagni, ma la differenza di organico è ampia e va messa in campo con intelligenza e senza mai abbassare la guardia, in una serie play-off in generale e ancor meno quest’anno, ci può essere spazio per cali di tensione o passaggi a vuoto. 

L’unico precedente tra le due squadre in una serie play-off è quello della semifinale del 2021, fu un 3-0 netto per le Vu Nere che si lanciarono verso la finale, vinta 4-0 contro l’Olimpia Milano, con la storica riconquista dello scudetto. 

Nel mentre iniziano i movimenti anche in chiave futura, con il rinnovo fino al 2026 di Alessandro Pajola, ormai bandiera bianconera, colori con i quali è diventato un professionista esemplare e un giocatore chiave di cui la Virtus non può fare a meno, sia per il passaporto che per il suo valore in campo. Il futuro rimane importante e per salire ancora di livello c’è bisogno di muoversi per tempo, ma in queste settimane il focus della squadra sarà solamente il campo, con gara 1 già questo sabato alla Segafredo Arena. 

 

 

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