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Virtus Segafredo in scioltezza sui Giants di Anversa: 92-73 alla Segafredo Arena

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photo Giants - Goyvaerts - GMax Agency


VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – ANTWERP GIANTS  92 – 73    (26-21; 57-35; 73-59)

Virtus Segafredo: Tessitori 8, Deri, Abass 11, Alibegovic 16, Markovic 5, Ricci 9, Adams 11, Galli, Hunter 7, Weems 14, Teodosic 3, Gamble 8. All. Djordjevic

Giants: Branch 7, Jenkins 6, Van Den Eynde 2, De Ridder T., Bleijenbergh 14 , De Ridder N. , Kesteloot 13, Dudzinski 12, Faye 14, Donkor 5. All. Beghin

Arbitri: Aliaga, Trawicki, Thepenier

Tiri liberi: BO 13/15; AN 9/13

Rimbalzi: BO 29; AN 26

Falli: BO 20; AN 20

Tiri da 2: BO 29/41; AN 14/33

Tiri da tre: BO 7/20; AN 12/27

Tutto come previsto alla Segafredo Arena per l’ultima giornata, in teoria (perché mancano alcuni recuperi, fra cui quello tra Virtus e Andorra il 22 dicembre) della prima fase di Eurocup. All’ingresso delle squadre la cosa che si nota è l’assenza di Pajola, che si siederà poi accanto a Belinelli. Nulla di serio, pare, ma di questi tempi preoccuparsi è il minimo. Per il resto questo turno di Eurocup tra Virtus Segafredo e Antwerp Giants non poteva che regalare qualche momento spettacolare in una gara segnata e ben poco significativa a livello di classifica, con la Virtus prima e i Giants ultimi ormai definitivamente.

Quintetto bolognese con Markovic, Abass, Weems, Ricci e Tessitori; Antwerp risponde con Branch, Van Den Eynde, Kasteloot, Dudzinski, Faye. L’inizio è caratterizzato da un clima d decisa spensieratezza; Anversa in principio fatica a muovere l’attacco e subisce qualche contropiede, Bologna si sente troppo presto padrona della gara e comincia ad esibirsi in “prillate” che si rivelano a volte velleitarie, un po’ da campetto, insomma. Bellissima la prima schiacciata di Tessitori (che però commette in un amen due falli), elegante una penetrazione di Adams, tanto per cambiare compare dal nulla l’assist da antologia del dio Milos. I belgi non si lasciano peraltro intimorire, e sfruttando diverse indecisioni degli avversari riescono a tenersi a galla fino alla prima sirena: 26-21.

L’alley oop di Teodosic per Hunter varrebbe il prezzo del biglietto, se si potesse pagare, ad avvio di secondo periodo, mentre dall’altra parte per ora da solo Ibrahima Faye sta segnando più di un terzo del totale di squadra. Poi anche lui si spegne (o viene spento dai virtussini) e si scava il primo solco, 40-29 a metà quarto, che praticamente termina con l’ennesima rubata che si trasforma in fantastica schiacciata di Hunter, più aggiuntivo e rimessa per l’antisportivo, forse di frustrazione, commesso su di lui da Branch. Poi, qualche frazione di minuto concessa a Deri, e all’intervallo lungo è 57-35.

Al rientro succede che si gioca forse soprattutto per portare a termine la partita. Djordjevic sembra attento soprattutto ai movimenti difensivi dei suoi, mentre l’attacco tende ad impigrirsi, ma in fondo ci sta anche, visto che il distacco rimane comunque in doppia cifra e il periodo si chiude 73-59, con Kasteloot che si è affiancato a Faye fra i marcatori fiamminghi in doppia cifra.

Le cose più belle dell’ultimo quarto sono come si mette al servizio della squadra un Abass che cresce di partita in partita e i tre minuti e mezzo finali abbondanti concessi a Lorenzo Deri, che risponde con più che discreta personalità. Quasi due minuti pure per il giovanissimo Lapo Giacomo Galli, che si segnala per un paio di difese che producono altrettante palle recuperate, col punteggio che si fissa sul 92-73.

Tutto bene, pertanto, in conclusione: la Virtus sbriga la pratica che si è confermata un buon allenamento. Antwerp, che alla fine ha portato in doppia cifra pure Bleijenbergh e Dudzinski, torna a casa senza sfigurare particolarmente, sebbene le differenze di qualità fra i due roster siano pressoché abissali. Ora, per la Segafredo l’incognita della partita in casa, in campionato, contro Treviso domenica prossima: visti i precedenti, guai ad abbassare la guardia!

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