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Vittoria complicata in una grande nuovissima Arena per la Virtus Segafredo contro De Longhi Treviso: 84 – 79

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VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – DE LONGHI TREVISO      84 – 79      (20-17; 40-46; 68-60)

Virtus Segafredo: Gaines 20, Deri n.e., Pajola, Baldi Rossi, Markovic 10, Ricci 13, Cournooh 2, Hunter 6, Weems 9, Nikolic n.e., Teodosic 12, Gamble 12. All. Djordjevic

De Longhi: Tessitori 10, Logan 16, Alviti 6, Nikolic, Parks 10, Imbrò, Chillo 7, Uglietti 8, Severini n.e., Fotu 13, Cooke III 9. All. Menetti

Arbitri: Biggi, Sardella, Galasso

Tiri liberi: BO 20/29; TV 3/5

Falli: BO 16; TV 24

Rimbalzi: BO 41; TV 48

Tiri da 2: BO 20/37; TV 20/46

Tiri da 3: BO 8/27; TV 12/33

Come conclusione di un periodo intensissimo, colmo di lutti e inaugurazioni, successi e inviti all’umiltà, la partita di esordio della Virtus Segafredo Arena (davvero bella) pone di fronte una squadra in buona salute, la Virtus Segafredo, ed un’altra che sta avendo un rendimento diversissimo in casa e in trasferta, dove fin qui ha solo perso. Anche solo sul piano scaramantico, quindi, dopo i sorci verdi visti nel turno infrasettimanale di Eurocup, obbligo per i bianconeri sarà un approccio alla gara deciso e concentrato, utile, se non ad uccidere subito la partita, a evidenziare i progressi richiesti da Djordjevic nelle ultime ore.

Quintetti iniziali con Markovic, Gaines, Weems, Ricci, Gamble per la Virtus, A. Nikolic, Logan, Cooke, Fotu e Tessitori per Treviso. Subito una infrazione di campo virtussina che non depone favorevolmente sulla concentrazione dell’approccio. Treviso invece apre con una bella tripla di Cooke e dà un’impressione iniziale tutta diversa. Gira così, fino alla tripla di Ricci che suona come la tromba della cavalleria: dal 5-6 dopo due minuti e mezzo arriva prima il pareggio, poi il temporaneo sorpasso con Markovic in contropiede (10-8) e anche il +4 con l’alley-oop di Markovic per Gamble. La De Longhi tuttavia non vuole essere vittima sacrificale, reagisce e in un amen è di nuovo sopra, 14-15 a 2’22” dalla prima sosta. Djordjevic allora cambia quasi tutta la formazione in campo, resta solo Weems, e a fine periodo si è 20-17, con Treviso che non cede di un centimetro.

Si riparte come all’inizio, tripla trevisana (Alviti) stavolta per il pareggio. Per diversi minuti la confusione regna sovrana, perché i veneti mettono grande intensità e i bolognesi rispondono quasi increduli. Il rientro dopo una manciata di minuti di Markovic lascia intendere possibilità di rilancio bianconero, ma al 14°minuto e 20” il serbo deve uscire per gli esiti di uno scontro fortuito con Uglietti e allora Teodosic è quasi costretto ad entrare in partita, con conseguente allungo bolognese. Logan, Uglietti e Cooke peraltro non ci stanno e riportano la De Longhi anche avanti di uno, un 40-41 che con una grande azione di Parks diventa 40-43 e poi con Logan da metà campo sulla sirena 40-46. Ci sarà da faticare come mercoledì contro Ulm.

Si ricomincia come ci si era fermati: La De Longhi pare averne un briciolo in più, perché anche quando la Virtus si riacìvvicina trova sempre il canestro dell’allungo, come con Tessitori dalla media. Tuttavia a 5’33” dalla fine del quarto è Gaines a ritrovare il vantaggio con una tripla dall’angolo creata col miglior giro-palla bolognese: 52-51. Forse questa è la volta buona, perché Gaines è diventato una mitraglia, segna 18 punti nel periodo e all’ultimo intervallo la Segafredo è sopra di otto: 68-60.

Gaines commette quasi subito il quarto fallo e si tira pressoché fuori dai giochi. La partita riprende col ritmo dei primi 25 minuti, con il tiro da tre adesso a fare da protagonista nel bene e nel male. Teo prima, Weems dopo riscavano un solchetto; Fotu crea un paio di bei semiganci per tenere in vita Treviso, ma poi è Gamble ad improvvisarsi assistman. A 2’42” dalla fine Tessitori commette il quinto fallo ed è una bruta botta per la squadra di Menetti, che chiede time out, sul 78-73. La schiacciata di Gamble a poco meno di due minuti dalla fine, su assist di Markovic, dovrebbe chiudere definitivamente i giochi: 82-73, nonostante la determinazione con la quale Parks realizza la tripla del -5 a uno e mezzo dalla conclusione. A 48” Logan realizza addirittura la tripla del -2 (poi “retrogradata a tiro da due”), risponde Teo con una tripla decisamente a vuoto ma poi torna Santeodosic rubando palla e lanciando Hunter per la schiacciata del +5. L’ultimo attacco trevisano è annullato dall’imprecisione al tiro e da una stoppatona di Hunter a Parks. Resta poco, giusto lo spazio per commettere gli ultimi errori di una serata un po’ così così; la Virtus vince l’ottava partita in campionato, resta sola in vetta alla classifica ma bisognerà che trovi maggiore continuità nei suoi giochi se non vuole, prima o poi, lasciarci le penne. Non credo che Djordjevic arriverà contentissimo, in sala stampa, un po’ come mercoledì sera, anche se ancora una volta non si può non rimarcare che questa squadra di carattere ne ha inequivocabilmente, benché 16 rimbalzi offensivi concessi agli avversari questa sera siano davvero troppi, per i valori e i diversi fisici in campo.

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