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Virtus Bologna – Brandon Taylor: croce e delizia

Prima vera occasione in maglia V Nere per Brandon Taylor che ha messo in campo una prestazione dai vari spunti di riflessione legati a quanto può dare o sottrarre ai suoi in attacco e difesa

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Brandon Taylor tra i suoi compagni (©Virtus Pallacanestro)
Brandon Taylor tra i suoi compagni (©Virtus Pallacanestro)

Ancora una sconfitta per la Virtus Bologna, il Taliercio non sorride ai bianconeri che si costringono a Gara-5 per provare a conquistare la semifinale. Quella di ieri è stata sicuramente una sfida approcciata meglio rispetto a Gara-3, con anche una buona notizia in cabina di regia. Il nuovo arrivo Brandon Taylor è stato protagonista di una prova offensivamente solida ma non senza criticità difensive.

L’ex Reggio Emilia ha chiuso con 9 punti e 7 assist in 22 minuti d’impiego, guadagnati nel corso del match e accumulati principalmente nel secondo tempo. Le caratteristiche fisiche del numero 11 bianconero lo portano però ad essere “croce e delizia” per il gioco Virtussino. 

Taylor Virtus Bologna

Brandon Taylor (©Virtus Pallacanestro)

Delizia: l’attacco

Il prodotto di University of Utah è arrivato sotto le due torri qualche giorno prima dei playoff, cambiando totalmente ambiente. In Spagna ha provato, senza successo, a guidare Basquet Coruna verso la salvezza, a Bologna si è ritrovato ad iniziare un playoff scudetto tra le fila della testa di serie numero uno del campionato. Richieste e responsabilità differenti. Nelle prime tre gare solamente pochi minuti per lui, con il fondo toccato in Gara-2, quando Ivanovic gli ha concesso solo pochi secondi.

Alla prima vera occasione, arrivata ieri sera, il numero 11 della Virtus Bologna ha preso in mano le operazioni in attacco. La Virtus non è mai riuscita a giocare dei pick and roll efficaci per via delle caratteristiche dei propri portatori di palla. Taylor in 22 minuti è invece riuscito a distribuire 7 assist, servendo in maniera ottimale i rollanti verso il ferro. Il “folletto” di West Hollywood, complice il suo baricentro molto basso e le capacità di controllo si è rivelato essere anche un portatore di palla migliore di tutti quelli presenti al momento in Virtus. Per lui nessuna palla persa, nonostante la grande voglia di correre il campo.

Nonostante il fisico non gli sia d’aiuto ha chiuso anche al ferro un gioco da tre punti su fallo subito (1/3 in totale da 2 punti). Anche dall’arco una prova soddisfacente con due triple realizzate su cinque tentate. Certo una di quelle non andate a segno sarebbe potuta essere di fondamentale importanza sul -1 a 1:50” dalla fine, ma la percentuale del 40% rimane degna di nota. Chissà poi come sarebbe andata la gara se il possesso a 47” dalla fine l’avesse gestito lui e non Cordinier. Il francese si prende un jumper dal gomito che puntualmente si spegne sul ferro e consegna la palla della vittoria alla Reyer.

Brandon-Taylor

Brandon Taylor (©Basquet Coruna)

Croce: la stazza in difesa

Centosettantotto centimetri, questa l’altezza dichiarata, probabilmente anche qualcosa in meno nella realtà. Se è vero che questo ti aiuta nel palleggio, ti penalizza però in difesa. Che sia spalle a canestro, dove subisce il fisico altrui, o che sia sul perimetro, dove tutti gli esterni veneziani possono tirargli sopra la testa: Taylor in difesa lo paghi. Non manca certo di applicazione o voglia, tutt’altro, ieri chiude anche con due recuperi a fronte di quelle zero perse sopracitate.

Riesce a mettere buona pressione sulla palla ma inevitabilmente gli avversari provano a far forzare i cambi difensivi su di lui. Nella serata di ieri poi il passivo subito è anche più ampio di quanto non lo potrà essere in futuro. Munford segna due triple da gran tiratore (chiude con 4/7 dall’arco) e si rivela forse la vera carta vincente per uno Spahija che lo ha rispolverato dopo tanta tribuna.

Ivanovic avrà oggi un allenamento per trovare qualche accorgimento tattico in funzione di limitare il più possibile questa croce e poter godere invece della delizia offensiva che il nuovo acquisto da lui voluto ha dimostrato di poter essere. Milano aspetta in semifinale, la Virtus Bologna deve lottare per conquistarla. 

 

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