BasketVirtus Bologna
Virtus ad un centimetro dalla vittoria ma con fiducia nel percorso
Le V Nere rientrano da Belgrado con una vittoria e una sconfitta ma sopratutto diverse consapevolezze dalle quali ripartire per continuare a migliorarsi
La Virtus Bologna non riesce a farsi il regalo più grande in vista di Natale e torna da Belgrado con una vittoria su due. Quello che rimane comunque un ottimo risultato vista la difficoltà a vincere in trasferta avuta fino ad oggi, lascia un po’ di amaro in bocca per quanto si sia andati vicino al bottino pieno. Quel tiro di Edwards preso sulla sirena, inutile pensare che avrebbe potuto scaricare o giocare il possesso in maniera diversa, è ciò per cui la V Nera lo ha firmato quest’estate ma come detto da Ivanovic nel basket si vince e si perde e questa volta si è perso.
Smailagic (©Virtus Bologna)
Si poteva vincerla prima?
Si. La squadra felsinea ha avuto diversi momenti in cui si era guadagnata con merito l’inerzia del match. Specialmente a metà del terzo quarto le V Nere si sono portate in vantaggio sul +5, sono arrivate anche al 60-66 con palla in mano ma qui, ancora una volta, a costare caro sono state le palle perse: Vildoza ed Edwards pasticciano nel superare la metà campo e Butler ruba andando ad appoggiare il -4. Da quel momento in poi un libero a segno di Jallow e in fila altre due palle perse cruciali dei bianconeri.
Alla fine del match sarà 17 Virtus e 10 Stella Rossa il computo delle palle perse, ad evidenziare come quello della gestione dei possessi rimane il punto dolente della Virtus, che nonostante ciò riesce comunque a giocarsela fino all’ultimo possesso.
Certo è che si poteva anche perderla prima, quando a circa due minuti dalla fine i serbi si sono portati sul +5 e la Virtus ha saputo rimanere concentrata portando la sfida ad essere decisa nei secondi finali. Rimane anche il canestro di Butler arrivato su una carambola sotto canestro in cui Jallow sporca e la palla torna fortuitamente tra le mani del numero 6 biancorosso che appoggia quello che sarà l’ultimo canestro del match.
©Virtus Bologna
Consapevolezze da Belgrado
La prima, la più importante è che la Virtus Bologna ha fatto seri passi avanti nella gestione delle sfide in trasferta. Da Barcellona (-7) in poi è un miglioramento costate che ha visto le V Nere passare dai passivi di -21 (Kaunas), -16 (Bayern), -11 (Vitoria) fino a prestazioni sempre più convincenti accompagnate da passivi che denotano presenza nell’arco dei quaranta minuti: – 2 con il Fener, la grande vittoria con il Partizan e il -1 di ieri con la Stella.
A Belgrado la formazione felsinea ha ritrovato la vittoria esterna in Eurolega dopo due mesi e può ora concentrarsi sul continuare a limare gli aspetti più critici del suo gioco per rimanere attaccata al treno dei Play-in. Senza dimenticare che la classifica è così corta che con due vittorie in più si arriva al quinto posto e con due in meno al diciassettesimo.
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