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Punto Virtus – Il bicchiere mezzo pieno dopo Istanbul
Il Punto in casa Virtus Bologna dopo la sconfitta sul campo dei Campioni d’Europa in carica: una prestazione di livello che solo nei dettagli ha visto sfumare il successo finale
La Virtus Bologna chiude un primo, lungo ciclo di gare con la sconfitta in casa dei Campioni d’Europa in carica del Fenerbahce. Una sfida persa solo nel minuto finale per via del tap-in vincente firmato Melli e il fallo in attacco di Pajola sul consegnato ad Edwards. Ora le V Nere, sempre più vicine a sfatare il tabù delle trasferte europee avranno a disposizione una decina di giorni di riposo e allenamenti in Porelli.
La sfida di Istanbul, tutta esperienza
Una Virtus insolita quella vista ieri alla Ulker Arena, capace di condurre per la quasi totalità del tempo nonostante si sia giocata una pallacanestro diversa da quella alle V Nere più congeniale. Melli e compagni di fatto sono sempre riusciti a tenere basso il punteggio, senza mai avere il pieno controllo della gara ma riuscendo a portarla nella terra degli ultimi possessi decisivi. Qui la differenza l’ha fatta una sola componente: l’esperienza. Non a caso le giocate decisive sono arrivate proprio dal nazionale azzurro in maglia gialloblù. Non tanto per il tap-in vincente, quanto per la capacità di subire quel fallo in attacco da Pajola.
Niang (©Virtus Bologna)
In precedenza alle V Nere è costata cara una palla persa dalla rimessa di Niang, classe 2004 alla prima esperienza in Eurolega. Arrivata in un momento in cui i felsinei potevano mettere a segno una mini fuga decisiva e hanno invece subito la tripla del pareggio sul 57 pari che ha fatto esplodere i tifosi turchi. I ragazzi di Ivanovic stanno portando avanti un percorso di crescita importante, che sta già dando i suoi frutti e passa anche da questo tipo di sconfitte sulle quali poter lavorare.
Il bicchiere mezzo pieno
Dalle batoste di Valencia, Parigi, Kaunas e Monaco si è passati ad un crescendo continuo. I primi segnali di ripresa in trasferta sul campo di Vitoria-Gasteiz, poi la “follia” di Barcellona in cui è costato caro il blackout del quarto periodo. Fino a ieri, dove solo i dettagli non hanno permesso di raggiungere la vittoria contro i campioni in carica in striscia aperta da otto vittorie consecutive.
Oltre all’esserci andati vicini, che sappiamo contare ma fino ad un certo punto, c’è da sottolineare la capacità di giocarsela anche su quelli che erano i ritmi imposti dai padroni di casa. La miglior difesa d’Europa si è dimostrata tale, ha estromesso Edwards dal gioco bianconero forzandolo ad un disastroso 0/8 da tre e in generale ha fermato ogni tentativo di correre dei felsinei.
Edwards (©Virtus Bologna)
I ragazzi di Ivanovic hanno risposto con difese altrettanto di livello ma sopratutto con grande energia da giocatori come Jallow, Diouf lo stesso Pajola ma anche Diarra e Akele che hanno giocato meno di dieci minuti a testa. Ci sono state poi le fiammate dell’ormai solito Morgan e un buon inizio di gara da parte di Alston. Ancora una buona prestazione anche da Vildoza, che mette a segno due canestri importanti e serve cinque assist.
Jallow (©Virtus Bologna)
Riposo e lavoro per la Virtus Bologna
Ora dieci giorni di meritata pausa, i ragazzi rimarranno tutti a Bologna a disposizione di coach Ivanovic. Si lavorerà sul rientro in gruppo di Taylor e Smailagic e si proveranno a limare i difetti di questa squadra. Ciò che più conta, ed è stato dimostrato anche ieri è che questa è una squadra, ed è capace di sopperire ad assenze d’infortuni (ottimo Diouf dallo stop di Smailagic) ma che sta imparando anche a nascondere i propri “limiti” quando le difese avversarie riescono ad estromettere Edwrads dalla partita. Fiducia e lavoro, gli obbiettivi sono ancora lontani ma la strada intrapresa sembra essere quella giusta.
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