Basket
Virtus Bologna: le risorse non sfruttate, i conti si fanno a giugno!

La Virtus Segafredo Bologna esce sconfitta dal Palaserradimigni di Sassari con il risultato di 76-68 e se il focus riguarda l’aver perso due punti in classifica contro una squadra reduce da tre sconfitte in fila e con evidenti problemi strutturali, noi proviamo a spostarlo e ragionare a più ampio raggio.
La V Nera ereditata da coach Ivanovic, viveva una grossa difficoltà sopratutto in campo europeo, dove, nonostante i play-in fossero e continuino ad essere irraggiungibili non si possono certo tirare i remi in barca. Non lo farebbero mai i giocatori e non sarebbe una mossa intelligente se ci si vuole provare a garantire ancora un futuro nel massimo campionato europeo. Il risultato è attualmente di 5 vittorie e 4 sconfitte: assolutamente di livello se si pensa alle condizioni in cui versa il roster dal punto di vista degli infortuni.
Ma il focus odierno riguarda però il campionato, dove, dall’arrivo del coach Montenegrino sono arrivate 4 vittorie e 3 sconfitte.

Dusko Ivanovic (©Virtus Pallacanestro)
L’esempio virtuoso
Delle quattro vittorie ottenuta, quella più di prestigio è sicuramente il successo esterno in casa di Reggio Emilia, dove Ivanovic ha ruotato 9 giocatori con almeno 15 minuti (Diouf e Tucker per essere precisi 14). Pajola fu in quel caso, come sempre nella gestione Ivanovic, il più utilizzato, complici anche gli zero minuti di Morgan. Il resto della squadra vide però ampie rotazioni con tutti o quasi, i giocatori sempre pronti a dare il loro contributo in campo. Arrivò così una vittoria importante senza portare allo stremo energetico nessun profilo e gestendone anche l’agonismo e la voglia di emergere in campo. Il tutto nostante le assenze di Shengelia, Clyburn infortunatosi ad inizio partita e anche Zizic.
Questo a dimostrazione di come la V Nera possa vantare in campionato un roster, che nonostante i problemi fisici, ha e dev’esser consapevole di avere, giocatori di alta classifica anche tra gli ultimi uomini a disposizione.
L’esempio vizioso
Vizioso, in quanto ripetuto in diverse gare. Lo faceva Banchi e sembra continuare a farlo anche Ivanovic. Manca la ricerca di energie in giocatori diversi: Akele, Visconti e Polonara avrebbero tutti ruoli da protagonisti o quasi in un roster come quello attuale di Sassari, eppure hanno chiuso la propria gara con rispettivamente: 0, 4 e 8 minuti. Mentre davanti a loro, in campo, giocatori di uno status sicuramente più elevate hanno giocato una gara con poca voglia e tanti errori.
Il problema in gare di questo tipo non è certo la sconfitta in se, la classifica ha avuto sempre il suo peso (poco) in questo periodo dell’anno e i conti si sono sempre fatti in primavera. Stessi conti nei quali la Virtus Bologna ha dovuto inserire in passato il sovrautilizzo di alcuni giocatori, arrivati ai playoff già in riserva d’ossigeno. Situazione creatasi per il mancato inserimento nelle rotazioni di giocatori che possano garantire buoni minuti durante la stagione regolare (Akele e Visconti).
Per tornare al dato: 4 vittorie e 3 sconfitte in campionato probabilmente sarebbero arrivate anche con rotazioni più larghe e tenendo qualche leader a riposo, dando fiducia ai già citati, ma anche ad un profilo come Tucker, che nelle ultime due partite è riuscito finalmente ad emergere per almeno diversi buoni minuti.
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