Virtus Bologna
2021: sedicesimo scudetto
L’11 giugno 2021 la Virtus batte l’Olimpia Milano, chiude la serie 4-0 e vince il sedicesimo scudetto
E venne anche il giorno di gara quattro che potrebbe assegnare il sedicesimo scudetto. Molta tensione in città, la sensazione della grande occasione è palpabile. Dentro il palazzo grande entusiasmo, ma anche molta attesa, con picchi di tifo entusiasta e momenti di silenzio gravido di ansia e attesa. Parte 5-2 la Virtus, tutti di Markovic, ma Shields ne segna quattro, 5-6. Abass, Leday e Pajola, vantaggi alterni, 9-8, poi uno 0-9, 9-17. Hunter e la tripla di Pajola, con la sicurezza del veterano, 14-17, poi cinque punti di Punter, 14-22. Weems da tre, 17-22. Ancora Punter, ma risponde Alibegovic, 19-24 al 10′. Cinciarini fa il suo esordio nella serie, tripla, 19-27, poi un 13-0 Virtus: Belinelli, Alibegovic, Pajola, ancora Amar, Weems da tre e Hunter, 32-27. Milano replica con uno 0-7, 32-34. Tripla di Beli, poi due liberi di Datome e due di Shields, 35-38. Azione da quattro di Belinelli, 39-38. Rodriguez da tre, poi Pajola e Teodosic fanno uno su due in lunetta, 41-41. Shields chiude i primi venti minuti, 41-43. Tre falli per Markovic e due per Teodosic per le V nere. Quindici liberi Milano, solo cinque la Segafredo, quattro nell’ultimo minuto. Si riparte e Weems sorpassa da tre, poi Milos con due liberi, 46-43. Accorcia Hines. ancora Weems e di nuovo Hines, 48-47. Ricci firma il 50-47, Punter segna il libero per il tecnico a Teodosic, poi Milos replica da due, 52-48. Punter da tre, ma Teodosic allo scadere lo imita, sfruttando al meglio i pochi secondi che mancano allo scoccare del trentesimo minuto e il terzo quarto termina 55-51.
L’ultimo quarto che porta al sedicesimo scudetto
Belinelli apre l’ultimo periodo anche lui con la tripla, 58-51, ma Milano non molla, con Hines e la tripla di Rodriguez, 58-56. Qui la Segafredo strappa: Belinelli mette la tripla, Pajola recupera palla, Teodosic serve Hunter che schiaccia, poi il canestro pesante di Weems, 66-56, con 8-0 di parziale. Shields non si arrende, schiacciata e due liberi, 66-60. Markovic mette il solito canestro importante nel finale, un paniere di classe, opportunismo, intelligenza e coraggio, insomma un canestro di Pefi, 68-60; poi Ricci la chiude da tre, 71-60, e il boato che accompagna il pallone che s’infila nella retina sa di gioia e liberazione, a meno di novanta secondi dal termine Milano è al tappeto. Finisce 73-62. Top scorer Belinelli con 15 punti, 14 di Weems e 10 di Teodosic, MVP delle finali. Per Pajola 8 punti, 7 recuperi e 4 assist. La Virtus vince anche gara quattro e conquista il suo sedicesimo scudetto battendo Milano in finale, ed è la terza volta nella storia. Si tratta anche della terza occasione in cui non lascia nulla agli avversari nei playoff: dopo il 7-0 del 1993, il 9-0 del 2001, ecco il 10-0 di quest’anno. Soprattutto torna a vincere lo scudetto dopo vent’anni. Poi c’è solo lo spazio per la festa, per l’invasione pacifica, per le lacrime, le dediche e gli abbracci, quello di Djordjevic con i suoi giocatori, quelli di Alibegovic con il padre, icona Fortitudo. Poi dopo la premiazione, i festeggiamenti continuano negli spogliatoi con gli innaffiamenti di rito, ma continuano soprattutto in una città, la cui corposa fetta virtussina, riempie di gioia e colori assenti da tempo.
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