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Virtus, la crescita di Aliou Diarra che fa comodo alle V Nere

Aliou Diarra sta trovando spazio e continuità: energia, fisicità ed efficienza che ampliano le soluzioni nelle rotazioni bianconere

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Foto Virtus

Nelle ultime settimane Aliou Diarra si è ritagliato un ruolo sempre più rilevante nelle rotazioni della Virtus Olidata Bologna. Il lungo maliano, arrivato in estate come investimento futuribile, sta accelerando il suo processo di crescita grazie a minuti via via più consistenti e a un impatto sempre più evidente su entrambe le metà campo. Numeri e sensazioni concordano: Diarra sta diventando una risorsa concreta nel presente, oltre che una scommessa affascinante per il futuro bianconero.

Aliou Diarra

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SOLIDITA’ E PRESENZA FISICA.

In campionato Diarra ha disputato sei partite a una media di 11,6 minuti, producendo 3,8 punti, 2,8 rimbalzi e una valutazione media di 6,2. L’efficienza al tiro è il primo dato che salta all’occhio: un buon 61,5% da due, frutto in gran parte della sua capacità di correre il campo, giocare sopra il ferro e farsi trovare pronto in situazioni dinamiche. L’80% ai liberi della gara di Treviso – suo massimo stagionale da 11 punti e 18 di valutazione- è un altro segnale incoraggiante di sviluppo tecnico.

Il contributo difensivo è altrettanto rilevante. Diarra chiude con 0,8 stoppate di media, e la sua combinazione di apertura di braccia e tempismo lo rende un dissuasore naturale vicino al ferro. Nei 21 minuti giocati a Trento ha mostrato con chiarezza il tipo di impatto che può avere: protezione del ferro, verticalità e un paio di letture offensive in crescita. Pur con qualche naturale passaggio a vuoto, la tendenza generale è quella di una curva ascendente molto evidente.

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EUROLEGA, MINOR IMPIEGO MA RESA DI ALTO LIVELLO.

Il contesto europeo, più fisico e complesso, non ha frenato la progressione del maliano. In otto presenze Diarra produce 3,6 punti in 7:40 di media, con un impressionante 72,2% da due e 2,8 rimbalzi, dati particolarmente significativi considerando il limitato minutaggio. Il suo massimo stagionale europeo, 12 di PIR, è arrivato contro l’AS Monaco e fotografa bene ciò che può offrire: intensità, tagli forti, presenza a rimbalzo e un crescente senso della posizione.

Anche qui la difesa è il suo marchio di fabbrica: 3 stoppate totali, diverse situazioni in cui ha cambiato conclusione avversaria e una mobilità laterale in netto miglioramento. Diarra è ancora un progetto, ma un progetto che cresce alla velocità giusta: con continuità e fiducia, il suo plafond sembra davvero molto alto.

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