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Virtus, Aliou Diarra cresce partita dopo partita
Arrivato in estate come alternativa a Diouf, Aliou Diarra sta crescendo passo dopo passo. A Udine ha mostrato lampi del suo potenziale
Tra le scommesse estive della Virtus Olidata Bologna, Aliou Diarra rappresenta uno dei prospetti più interessanti in ottica futura. Arrivato in sordina per recitare il ruolo di cambio naturale di Momo Diouf sotto le plance, il lungo maliano classe 2001 si sta ritagliando con pazienza il proprio spazio all’interno delle rotazioni di coach Ivanovic.
Al momento il tecnico serbo preferisce spesso adattare Smailagic nel ruolo di centro, ma Diarra ha già mostrato segnali incoraggianti quando è stato chiamato in causa. Nonostante la poca esperienza ad alto livello (questa è la sua prima vera avventura europea), il giovane lungo ha risposto presente con energia, atletismo e voglia di imparare. La definizione di “diamante grezzo” non è casuale: i mezzi fisici ci sono tutti, così come la verticalità, una qualità rara tra i lunghi attualmente nel roster bianconero.
UDINE, UNA PICCOLA FINESTRA SUL SUO POTENZIALE.
La partita di ieri sera a Udine ha offerto una nuova testimonianza del potenziale di Diarra. In appena 8 minuti di impiego, il centro maliano ha saputo lasciare il segno con 2 punti, 3 rimbalzi e una stoppata, confermando la sua capacità di incidere anche in un minutaggio limitato. La sua presenza fisica è evidente: attacca il ferro con aggressività, è rapido nel leggere la traiettoria dei rimbalzi e ha un istinto naturale per la protezione del ferro.
Certo, qualche ingenuità è ancora presente nel suo gioco — normale per un ragazzo alla prima esperienza fuori dall’Africa — ma l’impressione generale è che con il tempo e il lavoro potrà diventare un asset importante per la Virtus. Diarra oggi è una risorsa in divenire, ma con il giusto sviluppo tecnico e mentale, potrebbe presto diventare molto di più di un semplice cambio.
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