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Brunamonti: «Contento che in Virtus ci sia questa forte impronta italiana»
L’intervista a Roberto Brunamonti che ha parlato della nuova Virtus Bologna
Roberto Brunamonti, leggenda della Virtus Bologna con cui ha vinto numerosi trofei, è stato intervistato da Alessandro Gallo su Il Resto del Carlino. L’intervista, chiaramente, è stata incentrata sulle V Nere. Queste le sue dichiarazioni:
«La Virtus è stata costruita da Dusko Ivanovic e Paolo Ronci, con intelligenza e senso preciso. Prima di sbilanciarmi, però, vorrei vederla all’opera».
«Sono contento che ci sia questa forte impronta italiana. Non è un segreto per nessuno che Pajola sia sempre stato un mio pallino. Poi ho visto e ammirato la crescita di Momo Diouf. Sono proprio contento per lui, per la Virtus e per la Nazionale».
«Conosco Akele da tanto tempo. E’ un ragazzo straordinario. Quando viene chiamato in causa lui c’è sempre, e con risultati ottimi».
«Niang deve essere lasciato in pace. Si sono create grandi aspettative su di lui dopo l’Europeo. E’ un ragazzo di valore, ma facciamolo giocare e sbagliare».
«Hackett è un’assicurazione. Un ragazzo che sa sempre cosa fare. Ripeto, mi piace la scelta che ha fatto la Virtus di puntare su uno zoccolo duro italiano. Sarà importante».
«Vildoza è argentino, la Virtus con gli argentini ha scritto pagine importanti di storia. Sono sicuro che farà bene».
«Edwards è stato il cannoniere dell’ultima EuroLega. Ha 20 punti nelle mani e non sono pochi. La Virtus lo ha scelto per questo».
«Credo che un allenatore come Ivanovic non si discuta. Ha vinto ovunque, anche con la Virtus e con un gruppo che non aveva costruito lui. Ha le sue idee e, giustamente, le porta avanti. Seguiamolo con fiducia».
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