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Diouf: «Contento di come ha giocato la squadra, un bacio ad Achille»

Le parole di Momo Diouf al termine di Germani Brescia – Virtus Bologna

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Foto Virtus Segafredo

Momo Diouf era arrivato la scorsa estate per ricoprire il ruolo di terzo lungo, alle spalle di Ante Zizic e Devontae Cacok. Il lungo numero 35, complici i problemi fisici di Cacok e le difficoltà oggettive nel trovare il giusto ritmo di gioco di Zizic, si è guadagnato mese dopo mese maggiori minuti fino ad arrivare a ricoprire il ruolo di lungo titolare. La sua grande stagione, frutto anche del duro lavoro svolto durante l’anno assieme allo staff tecnico bianconero, ha fatto sì che Momo diventasse una stella di questa squadra, sia durante la gestione di coach Luca Banchi che durante quella di coach Dusko Ivanovic.

UN IMPATTO SIGNIFICATIVO.

Con il tecnico montenegrino, Diouf ha dovuto accettare anche lunghi minuti in panchina, ma ha avuto la maturità per accettare le decisioni del capo allenatore. Ed è così che si è arrivati ai Play-Off 2025, durante i quali Diouf ha giocato un ruolo chiave sotto i tabelloni, ritrovandosi a lottare contro Kabengele nei Quarti di Finale vinti contro la Reyer, contro Diop nella Semifinale contro Milano ed infine contro Ndour nella Finale Scudetto vinta contro la Germani. In tutte queste occasioni, tra alti e bassi, il centro classe 2001 non ha deluso le aspettative. Queste le sue parole al termine di Gara-3, vinta pochi giorni fa contro Brescia, che ha regalato alle V Nere il 17esimo Scudetto:

«Sono veramente contento di come ha giocato la squadra, non abbiamo mai mollato, nè in gara 5 con Venezia nè con Milano. Ci meritiamo quello che abbiamo sofferto per tutto l’anno. Un bacio ad Achille, è stato sempre qua con noi, ha giocato quasi tutta la stagione con impegno e umiltà».

«Sono venuto in Virtus dopo un infortunio che mi ha tenuto fermo sei mesi, ho accolto l’opportunità con umiltà e ora siamo tutti contenti. Ho cercato di rubare qualcosa a tutti i miei compagni, specie Shengelia, e spero di poterlo fare in futuro dato che ho ancora tanto margine di crescita: è un trampolino di lancio. Ripartiremo l’anno prossimo a testa bassa, ma ora festeggiamo».

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