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Hackett: «Ci stiamo aggiustando, la squadra è nuova e serve pazienza»

Le parole del numero 23 bianconero, Daniel Hackett, che ha parlato a pochi giorni dal back to back di EuroLega

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Hackett
Foto Virtus Segafredo

La Virtus Olidata Bologna è pronta ad affrontare una nuova settimana ricca di appuntamenti. Le V Nere, reduci dalla vittoria in volata conquistata ad Udine grazie alle magie di Carsen Edwards, sono chiamate a giocare un nuovo back to back di EuroLega.

Mercoledì 15 ottobre, ore 20.30, la formazione di coach Dusko Ivanovic ospiterà al PalaDozza il Monaco Basket mentre venerdì 17 ottobre Pajola e compagni saranno impegnati in trasferta, sul campo dell’ASVEL Villeurbanne.

Daniel Hackett durante l’amichevole Bertram Derthona Tortona Basket – Virtus Olidata Bologna

LE PAROLE DI DANIEL HACKETT.

A pochi giorni dalla prima sfida della settimana ha parlato su Nettuno Bologna Uno il numero 23 bianconero, Daniel Hackett:

«Mi sembra di aver già affrontato metà stagione, abbiamo giocato tantissime partite tra Supercoppa, Campionato ed EuroLega. Ci stiamo aggiustando, la squadra è nuova e ci vuole pazienza. Non manca la buona volontà di mettersi sulla giusta strada, lavoriamo sodo in palestra ed ho fiducia che Dusko ci farà trovare la giusta chimica».

«La squadra è quasi totalmente rinnovata ed abbiamo riavuto abbastanza tardi i ragazzi impegnati con la Nazionale. Il pacchetto dei nuovi è interessante e giovane, ma con anche esperienza di EuroLega come Edwards e Vildoza. Ho trovato un gruppo disponibile e aperto, dei ragazzi la voglia di migliorarsi. Ora sta a noi compattarci e trovare i giusti equilibri sia in squadra che in spogliatoio».

«Niang non lo conoscevo, ma ho trovato un ragazzo d’oro. E’ umile, disponibile e con un’ottima etica di lavoro. A Trento è cresciuto bene, fisicamente non ha bisogno di descrizioni. Ha tanto atletismo, ma deve sicuramente migliorare alcune letture di gioco perchè non è più una sorpresa per gli avversari ma ha grosse attenzioni. Sta anche a lui capire e maturare in questo».

«Edwards ha una licenza particolare, è un ragazzo che quando è in serata è bello da vedere e difficile da fermare. Sanno tutti che tipo di giocatore è, sta a noi facilitare il suo gioco e metterlo nelle condizioni di poter giocare senza troppe pressioni difensive addosso. L’attacco non deve dipendere solo da lui, anche perchè farlo per tante partite è impossibile».

«E’ la prima volta in carriera in cui sono il più anziano in spogliatoio. Mi fa piacere che Pajo sia il capitano della Virtus, ha tutte le qualità tecniche ed umane per farlo. Io sono al suo fianco, gli darò una mano nel far remare nella stessa direzione il gruppo. Tutti dovranno fare un sacrificio per essere leader di sé stessi perchè la stagione è lunga e logorante. Ci saranno giorni bui e giorni belli, dobbiamo fare gruppo e restare uniti perchè tutti si aspettano tanto da noi».

«Il rapporto con la città di Bologna è ottimo. Mi sono sentito subito voluto ed ero stimolato a giocare per questa maglia. Ripagare gli sforzi e tutto quello che c’è stato in questi anni con uno Scudetto era quello che desideravo. A Bologna sto bene con la mia famiglia, continuiamo questa avventura con entusiasmo e provando a vincere ancora».

«Spero che non vediate una Virtus che regala 20 palloni a partita mercoledì sera. Vogliamo essere una squadra che gioca in velocità, che sa leggere le difese, non spreca palloni e lotta . Abbiamo giocatori duttili, freschi e dinamici, che hanno le qualità per giocare in ruoli diversi. Non sarà semplice, lo sappiamo, ma dobbiamo acquisire esperienza lavorando sodo in palestra».

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