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Shengelia ed Hackett: due leader al comando della Virtus Bologna

L’analisi sull’impatto avuto da Shengelia ed Hackett nella decisiva Gara-5 giocata e vinta dalla Virtus contro la Reyer Venezia

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Hackett
Foto Virtus Segafredo

Il primo turno di Play-Off ha regalato un mix di emozioni particolare alla Virtus Segafredo Bologna. Le V Nere, giunte alla post-season da prime della classe, se la sono dovuta vedere con la Reyer Venezia che, fino all’ultimo, ha provato a mettere i bastoni tra le ruote a Belinelli e compagni. La serie, infatti si è decisa a Gara-5 ed ha visto un costante equilibrio, spezzatosi solo grazie alle giocate dei veterani bianconeri.

Foto Virtus Segafredo

LA FORZA DEI LEADER.

Nel decisivo quinto atto della serie, vinto dalla Virtus Segafredo Bologna per 86-84, ad aver giocato un ruolo chiave sono stati due giocatori che, per tutto l’anno, hanno vissuto di alti e bassi: Daniel Hackett e Toko Shengelia. Il primo ha giocato una delle partite migliori di quest’anno, segnando 21 punti in 22′ di impiego, tirando con percentuali molto alte ed ottenendo 21 di valutazione. Il numero 23 bianconero ha mostrato leadership e carisma nel momento più delicato del Quarto di Finale, prendendosi le responsabilità nel momento del bisogno ed aiutando i propri compagni di squadra ad avere la meglio su un avversario che è uscito a testa altissima da questi play-off.

Foto Virtus Segafredo

Shengelia, invece, ha vissuto una serie travagliata. Il trauma cranico avuto in seguito ad un duro contatto di gioco in Gara-3 lo ha costretto a guardare i compagni dall’Ospedale in Gara-4. Come sottolineato da coach Dusko Ivanovic, però, il georgiano ha voluto a tutti i costi essere parte del match, mostrando carattere e senso di responsabilità. Shengelia, buttato in campo negli ultimi 5′ di gara, a situazione quasi compromessa, si è caricato la squadra sulle spalle segnando sette punti, compreso il canestro che ha regalato la vittoria finale alla Virtus. Queste le parole del 21 bianconero, rilasciate ai microfoni di Nettuno Bologna Uno:

«Onestamente tutte e due le squadre meritavano, noi abbiamo fatto un po’ meglio. Abbiamo lottato, oggi come durante tutta la stagione il che ci ha permesso di avere la prima posizione in classifica e il vantaggio del fattore campo che oggi è stato importante. Il mio rientro? Devo ringraziare Dio, forse non avrei dovuto giocare. Devo ringraziare anche il coach, ha creduto in me nonostante tutto. Sarebbe stato forse meglio riposare ma non era questo quel giorno. Sono davvero orgoglioso di come abbiamo giocato, sin dal primo minuto. La semifinale con Milano? È sempre difficile giocare contro Milano».

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